Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
MULTIPLICARE
Apri Voce completa

pag.534


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MULTIPLICARE.
Definiz: Accrescer di numero, e di quantità. Lat. multiplicare, augere.
Esempio: Boc. g. 4. p. 5. Io avviso, che avanti ch'io pervenissi alla fine, essi potrebbono in guisa esser multiplicati.
Esempio: E Bocc.n. 33. 13. Ma come la copia delle cose genera fastidio, così l'esserle desiderate negate, multiplica l'appetito.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 2. Ciò che da lui si ragiona, non può altro, che multiplicar la festa.
Esempio: Dant. Par. 10. Multiplicato in te tanto risplende.
Definiz: ¶ In signific. neutr. crescere in numero, e in quantità. Lat. crescere.
Esempio: Boc. nov. 11. 9. La calca multiplicava più ognora addosso maggiore.
Esempio: E Bocc. nov. 48. 3. Pareva, che quanto più la speranza mancava, tanto più multiplicasse il suo amore.
Definiz: ¶ Per termine aritmetico.
Esempio: Mor. S. Greg. Quando si multiplica per le parti sue medesime, fa dodici, perocchè se noi multiplichiamo tre via quattro, o quattro via tre, fanno pur dodici.
Definiz: ¶ E multiplicare in novelle: dilatarsi con lunghezza di ragionamento.
Esempio: Boc. n. 82. 8. Multiplicando la Badessa in novelle.