Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
MULTIPLICARE
Apri Voce completa

pag.1067


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MULTIPLICARE.
Definiz: Accrescer di numero, e di quantità. L. multiplicare, augere. Gr. πολλαπλασιάζειν.
Esempio: Boc. g. 4. p. 5. Io avviso, che avanti ch'io pervenissi alla fine, essi potrebbono in guisa esser multiplicati.
Esempio: E Bocc.Nov. 33. 13. Ma come la copia delle cose genera fastidio, così l'esser le desiderate negate, multiplica l'appetito.
Esempio: E Bocc. Nov. 83. 2. Ciò che da lui si ragiona, non può altro, che multiplicar la festa.
Definiz: §. In signif. neut. Crescere in numero, e in quantità. Lat. crescere.
Esempio: Boc. Nov. 11. 9. La calca multiplicava più ognora addosso maggiore.
Esempio: E Bocc. Nov. 48. 3. Pareva, che quanto piu la speranza mancava, tanto più multiplicasse il suo amore.
Definiz: §. Multiplicare: Termine aritmetico.
Esempio: Moral. S. Gregor. Quando si multiplica per le parti sue medesime, fa dodici, perocche se noi multiplichiamo tre via quattro, o quattro via tre, fanno pur dodici.
Esempio: Lib. Astrol. E che sappia altresì l'abbaco, e sue figure, e multiplicare, e come si parte un conto con un'altro.
Definiz: §. Multiplicare in novelle: Dilatarsi con lunghezza di ragionamento.
Esempio: Boc. Nov. 82. 8. Multiplicando la Badessa in novelle.