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1) Dizion. 5° Ed. .
ALLA.
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pag.355



1) id: e9887a8d39684b71957edf8b7fc1d3fc)
Dall'ingl. ell. −
2) Dizion. 5° Ed. .
N,
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pag.1



2) id: fbaad8b45c2c4111adf3a41148477d28)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Più di grandezza dà lo M, lo N, innanzi al P, al T ec. Bemb. Pros. 63: Molle e dilicata e piacevolissima è la L.... Allo 'ncontro la R aspera, ma di generoso spirito. Dimezzano poi tra queste due, la M e la N.


3) id: 197125a4738845c9809c10d3690d1f1e)
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 469: Io credo che nelle sopraddette parole sia scorso un piccolo errore.... che chi copiò, scambiasse dallo N all'V, e ch'egli abbia a dire ante vos.


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Definiz: lettera tredicesima dell'alfabeto, e una delle consonanti che i Grammatici dicono liquide. Chiamasi Enne, ed è più spesso di gen. femm. Ammette dopo di sè, nel mezzo delle parole in diversa sillaba, il C, il D, l'F, il G, il Q, l'S, il X il V, la Z, ed anche sè stessa; come in Ancora, Andare, Infondere, Angoscia, Dunque, Insano, Intero, Invocare, Inzuppare, Annuale, Rinnovare. Ammette pure la L nei composti del pronome lo con persone verbali, come Amanlo, Diconlo, Pregaronlo. In pochi casi ammette anche l'R come nel nome Enrico, e negli usi poetici di Onrato, sincope di Onorato, e simili voci. Si unisce nella medesima sillaba con G precedente, e forma un unico suono, come in Gnaulare, Gnomo, Regno, Ignorante, Ognuno. Si unisce pure nella medesima sillaba con S precedente, come in Snello, Snodare, e nei composti di Dis, come Disnodare (benchè i vecchi grammatici mantengano in tali voci separata la S dall'N). In parole forestiere si unisce pure in una stessa sillaba con M precedente, come in Mnemonico. Davanti a B e P, si cangia generalmente in M, come in Imbroglio, Imbevere, Impasto, Impigliare; e davanti ad L, M ed R, si assimila con queste lettere, come in Immenso, Irragionevole, Impersonale, Immedesimare, Irreligione, Irriveverente, Illogico, Collazionare, Combaciare. In fine di parola, dinanzi ad altra parola che cominci per consonante, sia in composizione, sia in due parole separate, trovasi negli antichi, secondo la volgare pronunzia vivente anche oggi, sostituita N ad M nelle prime persone di numero plurale, come: Passiàn di qui, Andiàn via, Credevàn certo, Sapessin tutto, Vedessin meglio, e simili; sostituzione che non si è poi conservata, per fuggire equivoci; e così in Mettianlo, Dicianlo, Levianci, Andianci, per Mettiamolo, Diciamolo, Leviamoci, Andiamoci, sincopati in Mettiamlo, Diciamlo, ec. –
3) Dizion. 5° Ed. .
MAGIA, con l'accento sull'i
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pag.655



1) id: a141f609b1fa4e9fa69ccacb7bc61bb9)
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 202: Non [intendeva] della magia, arte diabolica e superstiziosa.


2) id: 56444762126c4e7cbe4b94c114e92cab)
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 201: Notate: io dico dell'arte magica, non dico della magia, la quale è scienza, e, secondo Marsilio Ficino, la perfezione della filosofia.


3) id: 37be5860fce0445eaea843085672a842)
Esempio: E Gell. Lettur. N. 2, 202: Il Conte della Mirandola, avendo messo infra quelle conclusioni ch'ei disputò in Roma innanzi a Papa Alessandro, o vero a Sisto, questa, che la magia era lecita, si dichiarò, perchè la similitudine della voce non generassi confusione, e disse che intendeva della magia naturale e scienza.


4) id: 7f8bfc6662b840a7bef2294af45cf1a8)
Esempio: Martin. T. N. 3, 85: Ma un cert'uomo chiamato Simone stava già tempo in quella città, esercitando la magia.


5) id: ed3f716b966643dfb9e364e8158c61e7)
Esempio: Martin. T. N. 3, 85: E lo ubbidivano (Simone), perchè da molto tempo gli avea ammaliati colle sue magie.
4) Dizion. 5° Ed. .
INFINITISSIMO.
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pag.712



1) id: 00361c83d35040d2af2cf1396b2fc2a9)
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 135: Non sapendo tali regole, fanno nel comporle ignorantemente infinitissimi errori.
5) Dizion. 5° Ed. .
DISCACCIATRICE.
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pag.479



1) id: bbb35bcae9614694983744374ca59c5c)
Esempio: Gell. Lettur. 4, 19: Estirpatrice e discacciatrice del male.
6) Dizion. 5° Ed. .
ORGOGLIOSO.
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pag.665



1) id: 95449cc45d55488cbd23cd036aeb9938)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 499: Significa adunque orgoglioso (secondo il Poeta medesimo) fiero, cioè inumano e dispietato.


2) id: 7f77915a74d3436fb3981d2f92869791)
Esempio: Colonn. Guid. N. 111: E dalle latora delle dette piazze erano colonne di marmo con archivolti orgogliosi, fermati sopra i loro edificj.
7) Dizion. 5° Ed. .
INSOPPORTABILISSIMO.
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pag.943



1) id: e83794f224f949539e8951741034a2e0)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 670: Essendo in vero insopportabilissima quella ingiuria, che ha l'arme per mezzo della prudenza.
8) Dizion. 5° Ed. .
NOVERCA.
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pag.258



1) id: 90bb639de66143279d3e68bde50c0005)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 308: Chiamò [Plinio] la natura.... parente e madre degli animali, e noverca e matrigna dell'uomo.
9) Dizion. 5° Ed. .
ILLUMINANTE e anche INLUMINANTE.
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pag.



1) id: dd83b22b52114bcd834426329d7e24bf)
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 585: Aggiunta ancora la grazia illuminante di Dio, che conviene esser guida delle menti umane.
10) Dizion. 5° Ed. .
LIVIDO
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pag.420



1) id: cab69517b16e4d5987e7580df30d1528)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 264: Segni, che nascono da battiture o da percosse, i quali noi chiamiamo vulgarmente lividi.
11) Dizion. 5° Ed. .
COINQUINATO.
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pag.132



1) id: 4ade6aa3b7d14115bdf5a015997a4927)
Esempio: Gell. Lettur. 1, 175: Non v'ha cosa alcuna coinquinata nè macchiata.
12) Dizion. 5° Ed. .
GENERABILE.
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pag.103



1) id: 0e17b0caefe944dca74663272b10e69d)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 195: È ancor similmente atta e in potenza la prima materia a ricever tutte le forme generabili.
13) Dizion. 5° Ed. .
ARTIFICIOSISSIMO e ARTIFIZIOSISSIMO.
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pag.729



1) id: d83770e961a54687993a48202ff2f86a)
Esempio: Gell. Lettur. 2, 11: Ei finge e descrive uno artificiosissimo inferno sensibile.
14) Dizion. 5° Ed. .
IRRISOLUTAMENTE e IRRESOLUTAMENTE, ed anche INRISOLUTAMENTE.
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pag.1255



1) id: 0b5a0e9efc3242faa291ace6120df867)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 86: Non si potendo mai dire in verità, che chi vive irrisolutamente, e senza fine, usi la ragione.
15) Dizion. 5° Ed. .
GRUE, ed anche GRUE.
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pag.634



1) id: 8700bd6e4ad142099b719b4580626752)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 334: Gli Egizj quando ei volevano figurare ne' loro ieroglifici la custodia e la vigilanza, dipignevano un gru.
16) Dizion. 5° Ed. .
OTTOCENTO.
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pag.772



1) id: e7124aca30084c7baf75c7e323684d1a)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 108: Quella provincia non acquistò tal nome se non passati più che ottocento anni dopo la morte sua.
17) Dizion. 5° Ed. .
OCEANO con l'accento sulla seconda sillaba, e poeticam$. anche sulla terza.
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pag.396



1) id: 4e3b503e0f864ea7b9d29a3ec70b8979)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 224: Si son fondati principalmente in su l'autorità di Omero, il qual fu reputato uno oceano di scienze.
18) Dizion. 5° Ed. .
ORIZZONTE.
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pag.678



1) id: efe16898cc5442f0b2688cf6d9ba9c13)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 20: L'uomo solo è stato fatto libero da Dio, e posto in su l'orizzonte delle cose terrene e divine.
19) Dizion. 5° Ed. .
ILLUMINARE e, con forma oggi non comune, anche INLUMINARE.
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pag.50



1) id: e8fd28e0489346a18c63b01d9e6ed5c6)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 150: Questi sono i raggi del sole i quali la inluminano (l'aria), per esser egli appresso il nostro orizzonte.


2) id: b61c3c762eed4d89bc457757b6731be5)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 165: Chiama la religion nostra quegli spiriti beati,... santi. Al che fare la ha inluminata la dottrina di Giovanni Evangelista.
20) Dizion. 5° Ed. .
IDEALMENTE.
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pag.9



1) id: d314a271a8174d368b3fa21e71378db0)
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 128: Perchè ei potesse fabbricare e mettere in atto tutto quel ch'ei disegnava con essa arte idealmente nella fantasia.