Lessicografia della Crusca in rete

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LUME
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LUME.
Definiz: Qualità attiva del corpo celeste: Splendor, che nasce dalle cose che lucono. Lat. lumen.
Esempio: Boc. Nov. 30. 6. Nella qual grotta dava alquanto lume uno spiraglio, fatto per forza, nel monte,
Esempio: Dan. Par. 1. Del suo lume fa il Ciel sempre quieto.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 3. Dritti nel lume della dolce guida.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 10. E 'l canto di quei lumi era di quelle.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 14. Ciò che ne dona Di gratuito lume il sommo bene, Lume ch'a lui veder ne condiziona (cioè notizia, e conoscimento)
Esempio: But. Lo lume dello 'ntelletto è, quando la luce della verità vi risplende, lo svegghia, e accendesi ad amare, e desiderare.
Esempio: Petr. Son. 211. Lo 'ngegno offeso dal soverchio lume.
Esempio: E Petr. Canz. 44. 5. Fra tanti amici lumi, Una nube lontana mi dispiacque.
Esempio: E Petr. Canz. 37. 7. Sovra dure onde, al lume della Luna.
Definiz: §. Per la Cosa, che luce.
Esempio: Fior. Virt. A. M. L'amore, ec. dimostra la sua virtù, come fa il lume, che posto in oscurità, allumina più.
Esempio: Dant. Par. 9. La Spera ottava vi dimostra molti lumi, li quali (cioè stelle)
Esempio: Tass. Ger. 15. 5. Or d'accesi rubin sembra un moníle, Or di verdi smeraldi il lume finge.
Definiz: §. Lume: Cosa celebre, chiara, gloriosa. Latin. lumen.
Esempio: Petrar. Cap. 10. Varrone è 'l terzo gran lume Romano.
Esempio: Bern. Orland. 1. 13. 5. Eterni lumi della lingua nostra.
Definiz: §. Lume: Occhio. Lat. oculus.
Esempio: Petr. Son. 221. Vive faville uscian di due be' lumi.
Esempio: Guid. Giud. 54. E mentre egli ficcava il suo sguardo ne' lumi d'Elena.
Esempio: Tass. Ger. 16. 59. E cadde tramortita, e si diffuse Di gelato sudore, e i lumi chiuse.
Esempio: Seg. Pred. 2. Sgombra ad un cieco la caligine de' lumi.
Definiz: §. Lume: Lucerna, o candela accesa. Lat. lucerna, fax.
Esempio: Bocc. Nov. 38. 10. Di che egli tutto smarrito, si levò su, e acceso un lume, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 22. 8. La camera da una cameriera, tutta sonnocchiosa fu aperta, e il lume preso, e occultato.
Esempio: E Bocc. Nov. 86. 8. Non si curò d'altramente accender lume, per vederlo.
Definiz: §. Dar ne' lumi: Detto proverbialmente: che vale, Furiosamente adirarsi. Latin. maximè indignari, mirificè excandescere.
Definiz: §. Pagare il lume, e i dadi: cioè Fare affatto.
Esempio: Morgante. Ma domattina in sul campo saremo, E so, che il lume, e i dadi pagheremo.
Definiz: §. Tenere il lume: si dice Intervenire in qualche maneggio, come per ombra.
Esempio: Varch. Stor. 12. E in somma non facevano altro, che stare, come si dice, a vedere il giuoco, o tenere il lume [Vale anche Pararlo. Lat. lumen adimere]
Definiz: §. Pigliar lume, Dar lume, o simili: vale Pigliare, o dare qualche principio di notizia.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 218. Noi ci pavoneggiamo d'avere arrecato qualche gran lume nella filosofia magnetica (Qui Lat. lucem afferre, illustrare)
Esempio: E Sag. Nat. Esp. 250. Per aver qualche lume, se il raffreddarsi d'un corpo derivi, ec.
Definiz: §. Non veder lume: dell'Esser sopraffatto da alcuna passione, e perdere la vera cognizione delle cose. Lat. perturbatione obcaecari.
Esempio: F. Giord. Pred. R. Sorpresi dalla immensa caligine dell'ira, non vedevano lume.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Massimamente la gente Francesca, Che per la sete, non vedeva lume.
Definiz: §. Far lume: per Fare scorta. Lat. viam mostrare, iudicare indicare, praelucere, viae ducem esse.
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 17. E gli altri fanno lor, come dir lume, E spalle, e scorta, e mostran lor la via.