Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
DIMETTERE
Apri Voce completa

pag.269


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DIMETTERE.
Definiz: perdonare, rimetter le 'ngiurie. Lat. ignoscere, dimittere.
Esempio: Passav. 95. Il misericordioso Dio, ec. gli abbia dimessi tutti i peccati suoi.
Esempio: G. V. 10. 7. 10. In nulla guisa volle veder la moglie, ne 'l figliuolo, ne dimetter, ne perdonare. Qui è sinonimo di perdonare.
Esempio: Stor. Tobb. C. Nel tempo della tribolazione, dimetti i peccati a coloro, i quali t'invocano.
Esempio: Don. G. dalle celle. La carità dimette ogni misfatto.
Esempio: Dan. Inf. 29. Se tu avessi, rispos'io appresso, Atteso alla cagion, perch'io guardava, Forse m'avresti ancor lo star dimesso.
Esempio: E Dan. Par. 7. O che Dio solo, per sua cortesia, Dimesso avesse.
Definiz: ¶ Per tralasciare, abbandonare. Lat. omittere, dimittere.
Esempio: Fior. d'Ital. Ma una delle donzelle di Cammilla, poichè vide la sua donna ferita, non dimise mai quello Arunto, che l'uccise [cioè gli tenne dietro]
Definiz: diciamo DISMETTERE una cosa, in signifi. di tralasciarla, e disusarla, non vi attender più: onde cosa dismessa, cosa disusata, e che non s'adopera più.
Esempio: Bern. Rim. Una barcaccia par vecchia dismessa.