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1) Dizion. 5° Ed. .
CONCEDERE.
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CONCEDERE.
Definiz: Att. Dare liberamente, di buon grado, Degnarsi di accordare checchessia; e riferiscesi a cosa chiesta, desiderata o desiderabile. Regge anche altro verbo soggiuntivo mediante la particella Che, o all'Infinito mediante la particella Di.
Dal lat. concedere. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Ma io perchè venirvi? o chi 'l concede? Io non Enea, io non Paolo sono.
Esempio: E Dant. Inf. 3: Perch'io dissi: Maestro, or mi concedi Ch'io sappia quali sono, e qual costume Le fa parer di trapassar sì pronte, Com'io discerno per lo fioco lume.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 60: M'ha conceduto il potere attendere a' lor piaceri.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 216: Più volte pregò Iddio, che grazia gli concedesse di poter degni meriti rendere a chiunque avea la figliuola onorata.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 84: In lui conoscevano ch'era conceduto per grazia acquisita, il visitare il regno de' morti senza alcuna pena.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 119: Perdona, o Appio, al dolor paterno, se contra te ho parlato troppo liberamente, e concedimi almeno ch'io possa qua interrogare la nutrice in presenza della fanciulla.... Appio gliel concesse.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 82: Il Papa disse che voleva la possessione di quelle fortezze;... gli oratori glie ne concederno per parte de' lor Signori liberamente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 2: Se da colei che tal quasi m'ha fatto, Che 'l poco ingegno ad or ad or mi lima, Me ne sarà però tanto concesso, Che mi basti a fornir quanto ho promesso.
Esempio: Varch. Stor. 1, 390: Non voleva concedergli licenza, nè per condizione alcuna tollerare ch'egli [Malatesta] co' Fiorentini s'acconciasse.
Esempio: Red. Lett. 3, 183: Mentre si avvicina il natalizio di V. A. Serenissima, io prego Iddio benedetto, che voglia concederle ogni bramata felicità, con lunghezza di giorni.
Definiz: § I. E assolutam. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 20: Incominciarono [gli Apostoli] a parlare con varie lingue, come lo Spirito Santo concedea.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 356: E sì le volsi, queste chiavi, serrando a chi negava, e disserrando a chi concedeva.
Definiz: § II. E per Consentire, Permettere, Dar facoltà, di fare checchessia, detto figuratamente anche di cose; e usasi col suo compimento o senza. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 48: Perciò che egli è più giovane, che per le leggi non è conceduto a sì fatta dignità.
Esempio: Ovid. Pist. 12: Io concedetti che 'l tuo lato s'accostasse col mio.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 256: Perchè sì tardi, e perchè non più spesso, Con ferma fede, quello eterno ardore Che mi lieva di terra, e porta 'l core Dove per sua virtù non gli è concesso?
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 64: Nè si dee negare al poeta, che dipinge colle parole, quel che si concede a chi dipinge co' colori.
Definiz: § III. E pur figuratam., detto di luogo, tempo, occasione e simili, vale Dar modo, opportunità, agio e simili, di far checchessia. –
Esempio: Colonn. Guid. 45: Mettendo le tenaci ancore in mare, i venti concedendolo, riposansi le navi.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 475: Arete parlato, e dipoi ordinato e provveduto, secondo che la occasione.... vi arà concesso.
Esempio: E Machiav. Scritt. ined. 245: Noi siamo in modo satisfatti delle opere vostre, che sommamente desideriamo potere, concedendolo la occasione, satisfarvi in qualche parte di esse.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 53: Sarò tuo cavalier, quanto concede La guerra d'Asia, e con l'onor la fede.
Definiz: § IV. Riferito a benefizj ecclesiastici, giurisdizione, signoria, dignità, ufficj e simili, vale Investirne alcuno. –
Esempio: Castiglionch. L. Epist. 21: La degnità si concede in altrui per pura grazia di colui che la concede.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 260: L'Imperatore.... concesse in feudo a Pierluigi il marchesato di Novara.
Definiz: § V. Riferito a persona, vale Darla, Cederla, in balía, in potere, di alcuno. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Molti sarebber lieti che son tristi, Se Dio t'avesse conceduto ad Ema La prima volta ch'a città venisti (qui figuratam. e poeticam.).
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 71: Alcuna cosa di lui [dell'eletto] concede, alcuna ne difende: che se egli concedesse Giobbe nella mano di tanto avversario, or che farebbe questo uomo?
Esempio: E Strat. Mor. S. Greg. appr.: Dicendo: Ma guarda che tu conservi l'anima, apertamente dimostrò, che egli conservava colui e teneva, il quale egli concedeva.
Definiz: § VI. E per Dare in sorte; che nella forma passiva, Esser conceduto ad alcuno una cosa, vale Toccargli essa in sorte, Ottenerla. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 78: Pochissimi erano coloro, a' quali i pietosi pianti e l'amare lagrime de' suoi congiunti fossero concedute.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 283: A cui già vicino alla vecchiezza, la fortuna concedette per moglie una gran donna.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 23: Usate que' beni che v'ha concessi fortuna.
Definiz: § VII. E per Consentire, Permettere, che altri usi o si valga per sua utilità di cosa nostra. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Mentre che torno, parlerò con questa [fiera] Che ne conceda i suoi omeri forti.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 453: Che ne conceda i suoi omeri forti; cioè le sue spalle, a portarci giuso nell'altro girone.
Esempio: Ovid. Pist. 15: T'aggrandii colle mie ricchezze, concedendo a te benignamente il porto di Tracia.
Definiz: § VIII. Riferito a luogo, vale Consentire, Accordare, che altri se ne serva per un determinato fine ed effetto. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 394: Noi demmo intenzione di conceder Pisa per celebrarvi detto Concilio.
Definiz: § IX. Concedere, riferito a regalíe, lavori pubblici, o altre cose appartenenti allo Stato, vale Accordare altrui, sotto determinate condizioni, la facoltà di usarne, di farli ec. –
Esempio: Instr. Cancell. 7, 382: Debbono tutti i cancellieri de' Comuni che levano il sale dalla gabella di Firenze.... far sì che ogni anno, un mese prima che si concedano le canove del suddetto sale,... si deputino da i rappresentanti ciascuno de' suddetti Comuni, due uomini da bene e pratichi.
Definiz: § X. Per Offrire, Somministrare, Portar seco, in senso figurato, detto specialmente di stagione o di luogo, e riferito a cose proprie o connaturali ad essi. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 22: Quindi, quasi di riposo vaghi, sopra una loggia che la corte tutta signoreggiava (essendo ogni cosa piena di quei fiori che concedeva il tempo, e di frondi) postesi a sedere, venne il discreto siniscalco ec.
Definiz: § XI. Concedere, dicesi anche per Ammettere come buono, vero, probabile. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 89: E concedesi questo, tantochè alcuna volta è già addivenuto che, per guardar quella, senza colpa alcuna si sono uccisi degli uomini.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 181: Posto pur, che in questo sia da concedere ciò che il frate, che vi sgridò, vi disse ec.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 88: Allora frate Iacopo con grande umiltade gli concedette, che quello che frate Matteo dicea, era vero.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 131: Mi concedete voi ciò, Monsignore? Perciocchè, se intorno a questo punto fosse tra noi controversia, il che non mi avviso, m'argomenterei di provarlo più largamente.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 132: Già che voi,... non solo m'avete conceduto quel ch'io richiedeva;... ma di più confermandolo con prove sì evidenti e sì dotte;... passerò avanti ec.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 9: Io che non voglio contendere, gli concedo per ora ed ammetto ciò ch'ei mi adduce.
Definiz: § XII. Neutr. pass.concedersi Darsi, Prestarsi cortesemente; per lo più col compimento di qualche Adiettivo. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 34: Pigliare ogni cosa in buona parte, stare ad ascoltare alcuno che ti ringrazi,... concedersi facile, affine che chi t'è obbligato si possa sciorre ec.
Definiz: § XIII. E assolutam., detto di donna, vale Prestarsi al congiungimento carnale. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 89: La seconda [giovane], concedendosi al Duca di Creti, scampa da morte la prima.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. 1, 329: Se conosceva non aver conceputo, gli si concedeva [al marito] un'altra volta; se conceputo avea, mai infino alla purificazione dopo 'l parto non gli si concedea.
Definiz: § XIV. E per similit., detto degli animali. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. 1, 329: Le femmine si rendono benivole ed amorevoli alli loro maschi, e loro si concedono.
Esempio: Bemb. Asol. 59 t.: Sono per le mobili acque nel loro tempo i pesci maschi seguitati dalle bramose femine, ed essi loro si concedono vogliosamente.
Definiz: § XV. Trovasi anche detto per Darsi in preda a checchessia, Abbandonarvisi. –
Esempio: Giamb. Onest. Vit. volg. 40: Non ti concedere agli presenti diletti.
Definiz: § XVI. Concedersi vinto, vale Dichiararsi, Confessarsi tale. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Soprato fosse comico o tragedo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 787: Vinto mi concedo; cioè me Dante concedo esser vinto da la bellezza di questa materia.
Definiz: § XVII. Neutr. Trovasi usato poeticamente, e alla latina, nella maniera Concedere al fato, che vale Morire. –
Esempio: Leopard. Poes. 71: Ma se tu vivi, o misero [cuore], Se non concedi al fato, Non chiamerò spietato Chi lo spirar mi dà.