Lessicografia della Crusca in rete

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LEVATO
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LEVATO.
Definiz: Add.
Esempio: Dan. Inf. c. 16. Così gridai, con la faccia levata [cioè alzata] Lat. elatus, sublatus.
Esempio: Bocc. n. 35. 7. Poi la mattina, levata, non avendo ardire, ec. [cioè uscita del letto]
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 1. Non dovesse percuotere se non l'alte torri, o le più levate cime degli alberi [cioè elevate] Lat. sublimis, elatus.
Esempio: E Bocc. n. 47. 20. E levata del parto, e davanti a Fineo, ec. venuta [cioè uscità]
Esempio: G. V. 11. 91. 1. Queste infrascritte erano le gabelle levate per noi diligentemente de' ligistri del Comune [cioè tratte, cavate, o copiate] Lat. elicitus, descriptus.
Esempio: E G. V. lib. 9. 277. 1. E vennero, per Lombardía, armati, a bandiere levate [cioè elevate, inarborate] Lat. sublatus.
Esempio: M. V. 11. 40. Li traditori, come li sentirono, che stavano, a orecchj levati, uccison le guardie [cioè attenti, e tesi] Lat. arrectus.
Esempio: Amm. ant. Sei sono le cose, le quali odia Dio, e la settima hae in abbominazione l'anima sua: occhj levati, lingua bugiarda, ec. [cioe altieri, e superbi] Lat. superbus.