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Dizion. 3° Ed. .
LEVATO
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LEVATO.
Definiz: | Addiettiv. da Levare. |
Esempio: | Dant. Infer. 16. Così gridai, colla faccia levata [cioè alzata]
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Esempio: | Boccacc. Amet. 42. Colla mente levato in alto, cercava i Cieli. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 35. 7. Poi la mattina, levata, non avendo ardire,
ec. [cioè uscita del letto] |
Esempio: | E Bocc. g. 4. p. 1. Non dovesse percuotere, se non l'alte
torri, o le più levate cime degli alberi [cioè elevate. Lat. sublimis,
excelsus] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 47. 20. E levata del parto, e davanti a Finéo,
ec. venuta (cioè uscita) |
Esempio: | G. V. 11. 91. 1. Queste infrascritte erano le gabelle, levate per noi
diligentemente de' legistri del Comune [cioè tratte, cavate, o copiate. Lat. elicitus,
descriptus] |
Esempio: | E G. V. 9. 277. 1. E vennero per Lombardía, armati a bandiere
levate [cioè elevate, inarborate. Lat. elatis signis, explicatis vexillis]
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Esempio: | M. V. 11. 40. Li traditori, come li sentirono, che stavano a orecchi levati,
uccison le guardie [cioè attenti, e tesi. Lat. arrectis auribus]
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Esempio: | Am. Ant. 36. 4. 3. Sei sono le cose, le quali odia Iddio, e la settima hae in
abominazione l'anima sua: occhi levati, lingua bugiarda, ec. (cioè altieri, e superbi. Lat.
superbus, elatus) |
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