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1) Dizion. 5° Ed. .
CONSOLARE
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CONSOLARE.
Definiz: Att. Indurre con parole di conforto, di speranza e simili, quiete nell'animo di chi è travagliato da angoscia, afflizione o grave apprensione e simili; Alleviare l'altrui dolore, Tranquillare alquanto: e figuratam. dicesi anche della cosa che reca consolazione, come atti, opere, notizie e simili.
Dal lat. consolari. –
Esempio: Dant. Inf. 2: L'aiuta sì, ch'io ne sia consolata.
Esempio: E Dant. Conv. 161: Io, che cercava di consolare me, trovai non solamente alle mie lagrime rimedio, ma ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 22: Lo suo parlare era molto discreto, e temperato, e virtuoso; consolava li tribolati, insegnava agl'ignoranti.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. appr.: Diceva che molto era ottima cosa, che i Frati si confortassero, e consolassero insieme.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 118: Giudico mai rincrescer non dover l'ascoltare ed a' felici ed agli sventurati, in quanto li primi rende avvisati ed i secondi consola.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 236: Va' dunque, figliuolo,.... e consola la tua donna, la qual sempre.... è stata in lagrime.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 17: Il pietoso pastor pianse al suo pianto. Poi dolce la consola, e sì l'accoglie, Come tutt'arda di paterno zelo.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 554: Sono stato quasi tutt'oggi a la finestra, aspettando ch'ella venisse a vedermi ed a consolarmi come suole.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 98: Io feci il possibile per racchetarlo, e, se fosse stato possibile, per consolarlo.
Esempio: Mont. Poes. 1, 390: Lassù consola la dolente madre.
Definiz: § I. E costruiscesi anche con la particella Di reggente la cosa, e per ellissi, oggi poetica, anche la persona, che è cagion del dolore, della afflizione o apprensione, che si vuol consolare o acquietare. –
Esempio: Dant. Parad. 20: Colui, che più al becco mi s'accosta, La vedovella consolò del figlio.
Esempio: Orig. Omel. volg. 288: Io credo certamente, ch'eglin (gli angeli) sieno venuti per consolarti di lui.
Esempio: Leopard. Poes. 119: La madre e il genitore Il prende a consolar dell'esser nato.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 104: E già mancato ogni pregio a questa vita, cercavano i sapienti quel che gli avesse a consolare, non tanto della fortuna quanto della vita medesima.
Definiz: § II. E riferito a dolore, afflizione, pianto e simili, vale Lenire, Mitigare, Temperare. –
Esempio: Orig. Omel. volg. 288: Gli ha mandati per annunziar la sua resurressione, e per consolare il tuo pianto.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 22: Chi consolerebbe i tuoi dolori?
Esempio: Petr. Rim. 2, 175: I' presi esempio de' lor stati rei, Facendomi profitto l'altrui male In consolar i casi e dolor miei.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 95: Visitommi egli spesso; e 'n dolce suono Consolando il mio duol, meco si dolse.
Definiz: § III. E riferito a condizione trista, dolorosa, a sventura, fatica, travaglio e simili, vale Rendere più tollerabile, Fare che sia meno grave, meno increscioso. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 9: Consolan ora con la lor dolcezza I tristi fati di me invecchiato.
Esempio: Cas. Rim. 1, 22: Quel vago prigionero peregrino Ch'al suon di vostra angelica parola Sua lontananza e suo carcer consola (qui in locuz. figur.).
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 216: Dove egli passava (il Crisostomo), venivano a lui i popoli interi,... a consolare con un commune compianto le sue miserie.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 105: Infrattanto il lungo Lavoro col cantare consolando, Con strepitante pettine le tele Giù e su ne ripassa la consorte.
Definiz: § IV. E figuratam., riferito al tempo che altri passa nell'afflizione, nella sventura, e simile. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 31: A che ne vieni? A consolar presente Le mie vedove notti e i giorni tristi? O vieni a mover guerra?
Definiz: § V. E per Rassicurare, Quietare, Confortare; riferito così a persona, come all'animo, alla mente di essa; che talvolta si costruisce con la particella Di reggente la cosa per la quale si rassicura alcuno, o si acquieta l'animo e la mente di esso. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 80: Siamo venuti a consolarti del tuo dubbio.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 47: Or che s'è la tua spada a me congiunta, D'ogni timor m'affidi e mi console.
Esempio: E Tass. Gerus. 5, 92: Con questi detti le smarrite menti Consola, e con sereno e lieto aspetto ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: In vedelli Con quell'aria che punto non consola, Sul capo mi si rizzano i capelli.
Definiz: § VI. E per Acquietare con parole, suoni e simili; nel qual senso è usato più che altro in poesia, anche assolutam. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Che, se l'antiveder qui non m'inganna, Prima fien triste che le guancie impeli Colui, che mo' si consola con nanna.
Esempio: E Dant. Parad. 15: L'una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l'idioma Che pria li padri e le madri trastulla.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 359: Dice che di quelle alcuna vegghiava a cullare il suo fanciullo per adormentarlo, consolandolo con quelle materne e vezzose e dolci lusinghe.
Definiz: § VII. E per Appagare, Compiacere, Far contento. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 249: Io ti consolerò di così lungo disio.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 80: La libertà elevar gli animi, l'equalità consolargli.
Definiz: § VIII. E riferito ad alcun bisogno fisico, trovasi per Soddisfarlo, Toglierlo via. –
Esempio: Segner. Pred. 697: Non vi paia ora grave se potete mal consolare la vostra fame.
Definiz: § IX. E per Ristorare, Ricreare, Allietare, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 62: La stanca vecchierella pellegrina.... Talora è consolata D'alcun breve riposo.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 206: Indarno mi dorrò d'avere la mia giovinezza perduta, alla qual dover consolare m'è egli assai buono maestro ec.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 193: Vago arboscello, Cui d'un ruscello Sotto il Nemeo Leon l'onde consolano L'arso terren.
Esempio: Pindem. Poes. 122: Tra i più bei doni, onde propizio il Cielo Questa vita mortal consola ed orna, Bel dono parmi ec.
Esempio: E Pindem. Poes. 393: Sulle tue rive (o lago di Ginevra), e sallo Amore, Di te l'egre pupille io consolava.
Esempio: Leopard. Poes. 160: Al cielo Di dolcissimo odor mandi un profumo, Che il deserto consola.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 45: Già sin d'allora una più prospera fortuna avrebbe potuto consolar Roma.
Definiz: § X. E per Convalidare, Sostenere, Afforzare, riferito figuratam. a voci, vocaboli, modi di dire e simili. –
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 3, 331: Anche un idiotismo, che in sè racchiugga gran forza di sentimento,... può dare lume tale a esprimerne in altre parole, o con fiancheggiarlo e consolarlo con altre forme più illustri, il nervo e l'energia.
Definiz: § XI. E riferito a metallo da batter moneta, o alla moneta stessa, si usò per Comporre, Mescolare con lega, Allegare. –
Esempio: Galig. Prat. Aritm. 38 t.: Uno ha libbre 16 d'ariento fine, e vuole fare moneta o lega di 2 oncie e mezzo per libbra, domando quante libbre consolerà e quanto rame arogerà.
Definiz: § XII. Neutr. pass. consolarsi Darsi conforto, Tranquillarsi con pensieri o con opere atte ad alleggerire il proprio dolore, o scemare e quietare qualche grave apprensione dell'animo; e usasi tanto assolutam. quanto con la particella Di reggente la cosa di che ci consoliamo. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 343: Coloro che ora piangono, in futuro si consoleranno per vedere Iddio.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 257: La donna rispose, che niuna cosa disiderava quanto di consolarsi onestamente.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 339: Non ho che dirvi altro, se non che vi consoliate il meglio che si può.
Esempio: Segner. Lett. 169: Se le piaghe del Padre Magalotti si potessero sanare col tempo, ci potremmo consolare in vederlo tuttora stare ove sta.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 80: Gli uomini sono.... prontissimi e risolutissimi a consolarsi di qualunque sventura.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 87: Se mi disprezzeranno, cercherò di consolarmene.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 135: Si consolavano col pensare che i Francesi, come incostanti, avrebbero finalmente lasciato Italia in balìa propria.
Definiz: § XIII. E si usò con l'ellissi della particella pronominale. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 25: Credendolo a porto giunto o presso ad esso, in loco securo di morte, come non consolare del tutto deggio?
Esempio: E Fr. Guitt. Lett. appr.: Onde prego allegriate e consoliate e oriate per lui.
Definiz: § XIV. Consolarsi con alcuno di qualche sua buona ventura, o del suo bene stare, vale familiarmente Sentirne gran piacere, Provarne contentezza.