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1) Dizion. 5° Ed. .
CALDO,
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CALDO,
Definiz: in forza di Sost. masc. Quell'effetto o Quel senso che è prodotto dal fuoco, dal sole, e in generale dal calorico. L'opposto di Freddo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 79: E nulla creatura li potea nuocere; chè nè sole, nè luna gli avrebbe fatto caldo o freddo contra suo volere.
Esempio: Dant. Purg. 3: A sofferir tormenti, e caldi e gieli, Simili corpi la virtù dispone, Che, come fa, non vuol che a noi si sveli.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 111: Come voi vedete, il sole è alto ed il caldo è grande.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 202: Incitandogli il buio e l'agio, e 'l caldo del letto.
Esempio: Ar. Sat. 1, 162: E non mi nocerebbe il freddo solo; Ma il caldo delle stufe ec.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 28: Produrranno [le parti calorifiche] col lor toccamento su noi un certo grato diletico, che noi poi chiamiamo caldo soave, ovvero una violenta dissoluzion di parti con molto nostro dolore, la quale scottamento o abbruciamento vien detto.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 32: Beni del senso solamente quegli chiamar si possono,.... che noi godiamo a comune con gli irragionevoli, come s'è il nutrirsi,.... il ripararsi da' caldi della state e da' freddi dell'inverno.
Definiz: § I. Per Luogo caldo, Stagione, Temperatura, Ora calda. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Non isperate mai veder lo cielo, I' vegno per menarvi all'altra riva, Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Quivi mi misi a far baratteria, Di che io rendo ragione in questo caldo.
Esempio: E Dant. Parad. 21: Che pur con cibi di liquor d'ulivi Lievemente passava caldi e gieli.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 37: La Belcolore.... disse: O sere, voi siate il ben venuto. Che andate voi zacconato per questo caldo?
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 3: È [l'Europa] la meglio abitata terra del mondo, perchè più temperata di freddo e di caldo che le altre due.
Esempio: Ar. Rim. 1, 473: Quell'arboscel che.... lieto e verde al caldo e al ghiaccio vive.
Esempio: Tass. Lett. 3, 6: Stia sana in questi caldi.
Definiz: § II. E per Pietanza calda, adoperato per lo più nei modi Qualcosa di caldo o Nulla di caldo. –
Esempio: Dat. Lepid. 173: Il balì G., sperando qualcosa di caldo, si tratteneva. Il caldo non venne, ed egli si trovò alla fine senza aver desinato.
Definiz: § III. E per Calore. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Sì come il sol che si cela egli stessi Per troppa luce, quando il caldo ha rose Le temperanze de' vapori spessi.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 43: Il movimento del caldo.... è fatto rivolgere in se medesimo e tornare addietro dal freddo del luogo adombrato e aduggiato.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 225: Essendo già del corpo quasi ogni natural caldo partito.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 186: Come dal foco el caldo esser diviso Non può.
Definiz: § IV. Figuratam., ed anche in locuzione figurata. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Quest'altri fuochi tutti contemplanti Uomini furo, accesi di quel caldo Che fa nascere i fiori e i frutti santi.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Nel ventre tuo si raccese l'amore, Per lo cui caldo nell'eterna pace Così è germinato questo fiore.
Esempio: Bocc. Amor. Vis. 14: Ahi lasso! quanto nelli orecchi fioco Risuona altrui il senno del mendico, Nè par che luce o caldo abbia 'l suo fuoco.
Esempio: Ar. Rim. 1, 293: A me il cor fisse [Amore], a voi non toccò il manto; Voi non sentite il caldo, ed io tutt'ardo.
Definiz: § V. E pur figuratam., per l'Ardore, il Fervore dell'età, o per il Calore del temperamento. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 255: Dissonle gli medici, che se ella non si rimaritasse, per lo troppo caldo metterebbe la barba come uomo.
Esempio: Morell. Cron. 241: E mancata la roba e 'l caldo della giovanezza, e' diventò il più assegnato uomo del mondo.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 34: Audace e baldo Il fea degli anni e dell'amore il caldo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 4: Per domarmi, e ammorzare il troppo caldo, Discorre di mandarmi a San Vivaldo.
Definiz: § VI. E per Forte commozione dell'animo, Affetto gagliardo. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 8: Io temetti che troppo caldo non trasportasse la lingua.
Definiz: § VII. Riferito a passioni, vale Veemenza, Impeto, Gagliardia. –
Esempio: Vill. M. 351: Il re nel caldo del suo furore non pensando che la città era sua e antica nel regno, la fece ardere e disfare.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 34: Audace e baldo Il fea degli anni e dell'amore il caldo.
Definiz: § VIII. Fu anche usato per Vivo affetto, Amore intenso. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 178: E per lo caldo de' suoi consorti imprese molte cose per farli grandi.
Esempio: Vill. G. 225: Papa Niccola Terzo fu magnanimo, e per lo caldo de' suoi consorti imprese molte cose per farli grandi; e fu de' primi e 'l primo Papa, nella cui corte s'usasse palese simonia per li suoi parenti.
Definiz: § IX. Per Aiuto o Favore efficace, Protezione, e simili. –
Esempio: Vill. G. 778: I Guazalotri di Prato, col caldo e favore di certi Fiorentini, levarono a romore la terra.
Esempio: Vell. Cron. 87: Col caldo di messer Mastino, avendo mandato per messer Giovanni, il sostenne.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 25, 155: Le quali [redenzioni] sono molto più spesa, più pericolo, e più danno; e non se n'ha nè caldo nè favore alcuno.
Esempio: Dav. Tac. 1, 125: Nè osò chiederne grazia, se non al tempo di Tiberio, col caldo di Marco Silano suo fratello.
Definiz: § X. Trovasi anche per Istigazione, Suggerimento, Consiglio, colle particelle A o Per. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 127: I Pisani per caldo del Re Manfredi ruppono la pace, ch'era tra loro e' Fiorentini e' Lucchesi.
Esempio: Vill. G. 161: I Pisani per caldo e sodducimento del Re Manfredi ruppono la pace ch'era tra loro e' Fiorentini ec.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 26, 14: Tutto fecero a caldo e istanza del tiranno, lo quale sempre ha avuto l'occhio a quella terra.
Esempio: Pucc. A. Centil. 10, 2: Trattar che il popol fosse guasto e rotto A caldo di Manfredi e d'altri strani.
Esempio: E Pucc. A. Centil. 65, 50: Soldò molta gente, ed a suo caldo Fece ammiraglio di quella brigata Messer Gianni.
Definiz: § XI. Riferito a ricchezze, trovasi per Copia grande, Abbondanza. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 21, 45: O se t'insuperbisti, O in greco salisti, Per caldo di ricchezza, O per tua gentilezza ec.
Definiz: § XII. A caldo, dicesi di Qualunque cosa che si faccia per via di fuoco, o si lavori mentre è calda. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 135 t.: Ogni lavoro d'oro e d'argento, e così anco di rame, si lavora a caldo ed a freddo.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 136: Se [il rame] si lavora alla fucina con il fuoco, si fa.... per tirarlo a caldo per li colpi di qualche grava mazza.
Definiz: § XIII. Al caldo e al gelo; modo poetico, usato a significare In ogni tempo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 11: Sì mi governa il velo, Che per mia morte, ed al caldo ed al gelo, De' be' vostr'occhi il dolce lume adombra.
Definiz: § XIV. Nel caldo di una cosa o di un'azione, vale Nel calore, Nell'entusiasmo cagionato da quella. –
Esempio: Vill. M. 457: Sentendosi il favore della fortuna, ed essendo nel caldo della vittoria ec.
Definiz: § XV. In caldo, coi verbi Essere in caldo, Venire in caldo o Entrare in caldo, espressi o sottintesi, vale In lussuria, In amore, e dicesi degli animali. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Fa di mestiere prenderle prima che le vipere vadano in caldo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 23, 21: E fischia come serpe quando è in caldo.
Esempio: Bern. Orl. 4, 94: Gli corre addosso a guisa d'un serpente A chi presso gli passa quando è in caldo.
Esempio: E Bern. Orl. 27, 6: Paion due orsi, anzi due draghi, in caldo.
Definiz: § XVI. In caldo, usato figuratam. per In prospero stato, In fiore, In potenza. –
Esempio: Vill. G. 291: In questo tempo, che 'l popolo era fiero, e in caldo, e in signoria.
Definiz: § XVII. In caldo, coi verbi Mettere in caldo, Stare in caldo, Tenere in caldo, vale In luogo caldo, e anche In modo che una cosa stia calda o si riscaldi. –
Esempio: Cant. Carn. 2, 335: Voglion essere i ricci, a stare in caldo, L'un sopra l'altro messo.
Definiz: § XVIII. Dar caldo a una cosa, vale Riscaldarla; ma è per lo più accompagnato con un aggettivo notante il grado o la misura del calore. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 25: Accostisi destramente l'opera al detto fuoco, e comincisi a darli moderato caldo.... Non bisogna dargli tanto caldo, sicchè la tua opera s'infocasse.
Definiz: § XIX. Figuratam., Dar caldo a una cosa, vale Darle aiuto, impulso, Eccitarla, Sollecitarla. –
Esempio: Vill. M. 521: Sotto colore di guardia, ma nel vero per dare alla compagna (compagnia) caldo e favore, e in caso di zuffa aiuto e soccorso.
Esempio: Nadd. Ricord. 38: Credesi che per loro gli fosse data gran balìa, e che fosse molto confortato e riscaldato di far uffizio contro a coloro che tolsono detto Scatizza, e che diedero caldo e favore a ciò.
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 52: Mi par necessario che in Vinezia sia una somma di danari pronti per dar caldo alle risoluzioni da farsi.
Definiz: § XX. Darsi un caldo, e Pigliare un caldo, vagliono Scaldarsi leggermente al fuoco; che oggi più comunemente dicesi Prendere una fiammata. –
Esempio: Bemb. Pros. 50: Preso prima da ciascuno di loro un buon caldo, essi a seder si posero.
Esempio: Grazz. Comm. 238: Andiam via al Proconsolo,.... ch'io piglierò un caldo.
Esempio: E Grazz. Pros. 196: Sicchè preso un caldo, e lavatosi le mani, si misero a tavola.
Definiz: § XXI. Pigliare il caldo, vale Riscaldarsi, Divenir caldo; detto più specialmente dei metalli. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 37: Messolo [lo smalto] a poco a poco dentro [nel fornello] perchè non pigli il caldo a un tratto.
Definiz: § XXII. Render caldo, vale Tramandar calore, Riscaldare. –
Esempio: Esop. Fav. 27: Quando è la state, sì rende [il sole] tal caldo, ch'e' fa seccare molte cose.
Definiz: § XXIII. Tener caldo, dicesi di vestimenti che riparano la persona dal freddo, e mantengono caldo il corpo. –
Esempio: Sassett. Lett. 177: E quelle pellicine bianche, con le quali costì si foderano i guanti, sono leggieri e tengono caldo.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 275: Caduto lor [alle pelliccie] quel pelo, col mezzo del quale esse tenevan caldo al bisogno, le divengon cartapecore da far vento per trastullo.
Definiz: § XXIV. Non avere di una cosa nè caldo nè freddo o Non sentire di una cosa nè caldo nè freddo, vale proverbialm. Non importare nulla, Non averci nessuno interesse, Non aver per quella alcuna premura.
Definiz: § XXV. Non fare una cosa nè caldo nè freddo, pure proverbialm., vale Non essere quella cosa di alcuna conseguenza, Non fare nessuna impressione, o Non importare altrui nulla. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 257: Di nostro bene e di nostro danno a lui [a Dio] non fa nè freddo nè caldo: se tutti ci salvassimo, a lui non cresce gloria; se tutti andassimo ininferno,.... a lui non scemerebbe gloria;... dunque le nostre opere a Dio non fanno nulla.
Definiz: § XXVI. Battere due chiodi a un caldo o Fare due chiodi a un caldo; proverbio che significa: Far più faccende a un tratto; lo stesso che Fare un viaggio e due servizj. –
Esempio: Vill. M. 78: Onde essi sottilmente pensarono di fare due chiovi a uno caldo.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 7, 60: E' si potea con uno altro partito A un caldo due chiodi insieme battere.
Definiz: § XXVII. Non aver tanto caldo da cuocere un uovo; proverbio che dicesi di Chi non ha nè credito nè autorità. –
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 171: Ma con qual facilità? Con tale, che in proverbio suol dirsi di quelli che non hanno alcuna autorità: e' non ha tanto caldo che cuoca un uovo.