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VINO
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» VINO
VINO.
Definiz: Liquor noto, Bevanda tratta dal frutto della vite. Lat. vinum. Gr. οἶνος.
Esempio: Bocc. nov. 60. 18. Poco più là trovai gente, che portavano il pan nelle mazze, e 'l vin nelle sacca.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 26. Li quali sentendogli bonissimi vini ec. gli si tenevano assai di presso.
Esempio: E Bocc. nov. 88. 6. Vi piaccia d'arrubinargli questo fiasco del vostro buon vin vermiglio.
Esempio: Cr. 4. 35. 1. Quando si tramuta il vino a luna piena, diventa aceto.
Esempio: E Cr. cap. 42. 1. Poichè il vin bianco di sua vendemmia in alcun vaso avrai tramutato, e per un dì sarà riposato, mettilo nel tino, del quale fu tratto il vin nero.
Esempio: E Cr. cap. 48. 1. Il vino, secondo Isac, dà buon nutrimento, e rende santà al corpo.
Esempio: Petr. son. 105. Di vin serva, di letti, e di vivande.
Esempio: Dant. Par. 10. Qual ti negasse il vin della sua fiala.
Esempio: Amm. ant. 24. 4. 9. Vino, e gioventute è doppio incendio di lussuria.
Esempio: Amet. 70. Sopra Falerno coperto di vigne portanti vino ottimissimo.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Il vino, e le femmine fanno immattire i savi.
Esempio: Red. Oss. an. 59. Tanto è veramente vino il vino vermiglio, quanto il bianco, il dorato, ed il mezzo colore.
Esempio: E Ditir. 17. Che vino è quel colà, Ch'ha quel color dorè?
Definiz: §. I. Vino vergine, si dice Quello, che nel tino non ha avuto la sua perfezione.
Esempio: Soder. Colt. 72. È ben vero, che quando il vino si tramuta vergine, mentre ancor bolle, e non è ben chiaro, o fatto, non riceve danno.
Esempio: E Soder. Colt. 75. E quando tu pensi, che egli abbia bollito, e sia presso che chiaro, e tu l'imbotta così vergine, affinchè nella botte egli si risenta un pochetto, e vi grilli qualche dì, che questo stabilirà il vino, e lo farà scarico di colore.
Esempio: E Soder. Colt. 78. Poi quando ella no getta più (la botte) riempila di vin vergine.
Esempio: E Soder. Colt. 105. Si dee ec. avvertire di ec. farlo ammostare co' pugni della mano, per non cavare il grasso dell'uve, e così vergine imbottarlo ec. e volendo, che abbia un po' di colore il vino sopraddetto, lascialo stare un dì in sulla vinaccia.
Definiz: §. II. Diciamo in maniera proverbiale: Domandar l'oste, s'egli ha buon vino; e vale Domandar cosa, che tu sappi di certo, che 'l domandato risponderà a favor suo, quantunque e' non sia per dir vero.
Esempio: Varch. Ercol. 168. Avevano ragione, o torto? V. Questo è un dimandar l'oste, s'egli ha buon vino.
Definiz: §. III. Il buon vino fa buon sangue, proverb. che vale, che Il buon vino giova alla salute.
Esempio: Red. annot. Ditir. 5. In Toscana sogliamo dir per proverbio: il buon vino fa buon sangue.
Definiz: §. IV. Vino amaro, tienlo caro, proverb. che vale, che Il vino, che non è dolce, è sempre di miglior qualità.
Esempio: Red. annot. Ditir. 18. Ma noi abbiamo in Toscana un dettato: vino amaro tienlo caro.
Definiz: §. V. Cavare altrui il vino dalla testa, o Trarre altrui il vino dalla testa, dicesi del Ridurlo a quella cognizione del suo dovere, turbatagli forse dal soverchio vino.
Esempio: Cecch. Mogl. 4. 11. Che tu non metta il mio zio in baiate, Che forse forse un legno ti potrebbe Trarre il vin della testa.
Definiz: §. VI. Al buon vin non bisogna frasca; proverb. che vale, Che 'l buono si fa conoscer per se medesimo, e non ha bisogno d'allettamento, o di contrassegno. Lat. vino vendibili suspensâ hederâ nihil opus. v. Flos 221.
Definiz: §. VII. Vino, per simil. diciamo a Liquore tratto da melagrane, mele, visciole, e simili.
Esempio: M. Aldobr. Il sidro, che è vino di mele, se è fatto quando le mele son mature, sì è caldo, e umido.
Esempio: Pallad. A fare vino violato, cinque libbre di viole, e senza rugiada colte.
Definiz: §. VIII. Dare il vino.
v. DARE IL VINO.
Definiz: §. IX. Levare il vino a' fiaschi.
v. FIASCO §. III.