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640) Dizion. 5° Ed. .
AUGURATO.
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pag.847



1) id: 0ada9928e28641c8a9aeac011e6cb5b8)
Definiz: § II. Bene augurato o Male augurato, significa Che è di buono o di cattivo augurio, Che apporta buono o cattivo augurio. –
641) Dizion. 5° Ed. .
EDIFICARE.
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pag.36



1) id: 142270b05d32452480c56e7446637811)
Esempio: Caran. Sallust. Prol. 3: Tutte le cose che fanno gli uomini o arando o navigando o edificando, sono ubidienti alla virtù.


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Definiz: § XIII. Edificare la casa di alcuno o ad alcuno, è maniera scritturale che significa Fargli aver prole, Prosperarlo di figliolanza. ‒


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Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 159: Questi Etiopi ad alcuni si paravano innanzi.... in ispezie d'alcuno che edificasse, o portasse alcun legno.


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Definiz: § XII. Ed usasi pure per Far restare alcuno bene impressionato di chicchessia o checchessia, Farglielo avere in buon concetto, Disporlo favorevolmente verso di quello, e simili. ‒


5) id: f79b0eae328f4710b50ae46bafc0f413)
Definiz: § XI. Edificare alcuno, usasi figuratam. per Indurre in esso buona opinione de' costumi, della vita, de' sentimenti di alcuno, ed altresì Dargli buono esempio, Indurlo con l'esempio o con le parole alla virtù, alla pietà, e simili. ‒
642) Dizion. 5° Ed. .
ESORTARE.
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pag.305



1) id: 26abebd324f947f19e5fa5a5047ca6d9)
Definiz: Att. Cercare di muovere o d'indurre alcuno, con ragioni o con esempj, a far checchessia; e propriamente cosa utile o doverosa.


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Definiz: § III. Pure per Confortare, Incitare, o simili, costruito con un nome retto dalla prep. A. ‒


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Esempio: E Tass. Gerus. 5, 22: E v'è chi ne 'l consiglia e ne l'esorta (O vergogna comune!), e chi gli applaude.


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Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 32: E senza che li prieghi o che gli esorti La donna afflitta a far la sua vendetta, Piglian la via verso quel luogo in fretta.
643) Dizion. 5° Ed. .
COSELLINA.
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pag.889



1) id: 9ed0fcd92bf8455f8a8e5a0d29533398)
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. dell'inusitato Cosella. Cosa molto piccola, o assai breve, o di poco pregio, o di poca importanza, e simile. –
644) Dizion. 5° Ed. .
COSINA.
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pag.891



1) id: b94ebfbfc30545ab9936e607698e4395)
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Cosa. Cosa piccola, o di non grande importanza, ma o gentile in sè stessa, o piacevole altrui.
645) Dizion. 5° Ed. .
BAGAGLIA.
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pag.18



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Definiz: § E per Qualsivoglia masserizia o arnese; e per lo più Quelli che si portan con sè, o viaggiando, o mutando abitazione. –
646) Dizion. 5° Ed. .
BUZZONE
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pag.337



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Definiz: § III. Star buzzone, dicesi di Chi o per stizza, o per sentirsi male, o altra simile cagione sta serio, quasi imbroncito.
647) Dizion. 5° Ed. .
CESTO, con l'e larga
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pag.793



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Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 68: Sei o sette spettacoli fece, che o furono di gladiatori, o di pugili armati di cesto.
648) Dizion. 5° Ed. .
CANINO
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pag.472



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Esempio: Grazz. Rim. 1, 200: O canino, o bertuccia, o pappagallo, A lei più grati e cari, Che non sono i danari.


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Esempio: Magal. Lett. scient. 142: Consideri V. P.... se v'è versificatorello che abbia un po' di straccio di cicisbea, alla quale morendo o il micino o il canino o la passerina non faccia subito l'epinicio.
649) Dizion. 5° Ed. .
CAPACCINA
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pag.499



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Definiz: Sost. femm. Dicesi quella Gravezza che viene alla testa o per raffreddore, o per aver bevuto troppo, o per altra cagione.
650) Dizion. 5° Ed. .
CACCABALDOLA
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pag.342



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Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 23: Caccabaldole sono spezie di soie, berte o moine, che si fanno a uno, o lodandolo o pregandolo.


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Esempio: Varch. Ercol. 107: Fare le paroline è dar soie e caccabaldole o per ingannare o per entrare in grazia di chicchessia.


3) id: 9b099193032848b084cfc3f17ac5bbd2)
Definiz: § Dar caccabaldole, si trova detto di Chi lusinga altrui per entrargli in grazia o per ingannarlo. –
651) Dizion. 5° Ed. .
CALIBRO.
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pag.399



1) id: 29549451a6844b518535b0683f7f594c)
Esempio: Montecucc. Op. 1, 117: Ognuno, o principe, o generale, o fonditore, ha voluto inventare a capriccio nuovi calibri e nuove dimensioni.


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Definiz: § II. E figuratam. per Qualità o Carattere delle persone. –


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Definiz: § III. E pur figuratam. trovasi detto della Natura, Importanza o Gravità delle cose. –


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Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 253: Quel calibro che fusse accomodato al peso d'un luogo, non potrà servirne al peso d'un altro, ma secondo che le libbre saranno maggiori o minori in uno che in un altro luogo bisognerà che le divisioni del calibro ottengano maggiori o minori intervalli.


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Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 252: Quelle sagome o calibri sopra i quali fussero notati i diametri delle palle di ferro con i pesi loro, non potranno servirci per le palle di pietra.
652) Dizion. 5° Ed. .
MESCERE
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pag.145



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Definiz: Att. Versare nel bicchiere, o tazza, il vino, l'acqua, o altro liquido, per bevere, o perchè altri beva; usato anche assolutam.


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Esempio: Guadagn. Poes. 2, 56: I legali non han furia, Ed in specie se il cliente Ha da mescer poco o niente.
653) Dizion. 5° Ed. .
IMBECCATA,
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pag.70



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Definiz: vale anche Infreddatura, Scalmana; onde. Pigliare l'imbeccata, o un'imbeccata, Prendere l'imbeccata, o un'imbeccata, Cogliere, e simili, l'imbeccata, o un'imbeccata, vale Infreddare. –


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Esempio: Allor. A. Cap. 385: Perchè si piglia spesso una imbeccata, O qualche doglia che ti dura gli anni.
654) Dizion. 5° Ed. .
MENARE
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pag.65



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Definiz: § XLVIII. E per Muovere intorno, Girare, con più o men vigore o violenza; riferito comunemente a spada o altra arme, e spesso coi compimenti In giro, A cerchio, A tondo. –


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Esempio: Soder. Op. 2, 22: Le cattive erbe, che tuttavia mena 'l terreno,.... si levino, o sbarbando o con tagliente marretto.


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Definiz: § LII. E per Dare con violenza; riferito a colpo sia di mano o di piede, sia d'arme o d'altro arnese. –


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Definiz: § XXXV. E detto di luogo, fiume o lago, terreno o simili, dove alcun che si generi, si produca, apparisca, e propriamente in copia. -


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Definiz: § XXXIII. Menare, detto di piante, terreno, o simili, vale Generare, Produrre. –


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Definiz: § XXIX. Detto di via, strada, o simile, rispetto a un dato termine o luogo, vale Condurre, Fare arrivare, ad esso, Esservi indirizzato, Farvi capo. –


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Definiz: § LIV. E riferito a calci, detto di cavallo, mulo, o simile, vale Tirare. –


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19) id: 94d7e7be39194233859bb26bba9e4a65)
Definiz: § XXXVII. Pure per Produrre, Generare, e propriamente per alterazione o corruzione, detto di checchessia. –


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22) id: 8d232a49b5104429837422324b9c3ae0)
Definiz: § XLVII. E riferito ad arnese o strumento qualsiasi, per Muovere, Maneggiare, secondo che si richiede all'uso o al fine pel quale si adopera; ed anche semplicemente Adoperare. Usato altresì figuratam. –


23) id: 9f579f0be8564cc5972f5157f3814994)
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 93: Ed in confuso lascia afflitta ed egra La gente o sia di Libia o sia di Francia: Tutti li mena a un parla buona lancia.


24) id: 07d3251496ee4c83b56e48c572fbf3dd)
Definiz: § LV. E in costrutto con le prep. Di od A, reggenti un compimento che denota l'arnese o l'arme con cui si colpisce, o la maniera come si colpisce; anche figuratam. –


25) id: 90c3678c8bb94a549e253eb9a149e7d8)
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 28: Veggiamo ancor, se miglior vita mena Il fratel suo che non ha polso o nerbo, Osso o medolla che non senta caldo De le fiamme d'Amor.


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Definiz: § XLVI. E riferito a braccio, per Spingere, Sospingere, violentemente, contro alcuno, percotendolo, o combattendo con esso. –


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30) id: bb78f63fec6b495eb713779e293cecb0)
Definiz: § XLIV. Pur riferito a membra o parti del corpo, per semplicemente Muovere, ed anche Spingere; usato anche figuratam. –


31) id: 13175cc9b3ea40198236caaa5b374d3a)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 277: Deasi l'acqua rosata sola, o con acqua di decozione di mastice e di gherofani, e spezialmente contra 'l flusso, che procede per debilità di virtù contentiva, o per acuità di medicina, quando menasse disordinatamente.


32) id: 99d57f7fc9cd4709bc66b4a7681efd15)
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: E tutto quel che l'arte o il caso mena, Altro non è che mutazion di scena.


33) id: 7053604f66834598b23f925805d9d66e)
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 417: Di fuor tacea..., e d'entro; cioè a me, dicea: Forse; mormorando o menando le labbra; ec.


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35) id: d9ec146cb5944f6cb8c9facc750a164c)
Definiz: § XLI. Detto di medicinali, si usò per Purgare; anche assolutam., o nella maniera Menare del corpo, per Fare andar di corpo, Far andare. –


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38) id: a1d38ebc9a5a4e75ab15774da510ca20)
Definiz: § XLII. Menare, vale anche Muovere per ogni verso, e propriamente con un certo vigore; Agitare, Dimenare, Scuotere; riferito a membro o parte del proprio corpo. –


39) id: a24fd30a8c1e49f39eb6e8fa0a49fb09)
Definiz: § XXXVIII. E per Ricevere in sè, Accogliere, Venire ad avere; riferito a qualità o accidenti, ed anche a sostanza, modificandone comecchessia la natura, la forma, le condizioni. –


40) id: 87435714cb2343709f6529a13ea31087)
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 16: Vedi, o Mercurio, che anche ammutoliti dalla forza della tua celeste verghetta, non cessano di menar le labbra, e borbottano, proferendo aria in vece di parole.


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42) id: 529293ab08414e8a8cfb963ca9473cd7)
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 16: Il che... è machina di troppo altro magistero, che il semplice traboccare, che ogni anno fa il Nilo sopre le rive, e d'ogni parte versando, fecondar l'Egitto, che senza lui, per lo fitto e riarso terreno ch'egli è, nulla o non altro che giunchi e lappole menerebbe.


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655) Dizion. 5° Ed. .
FANDONIA
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pag.534



1) id: 3d8d1dd6060e4e82bf53a5c88d1b6361)
Definiz: Sost. femm. Cosa non vera, che vien detta o per ingannare altrui, o per burla, o per falsa credenza; Fola, Frottola. –


2) id: 8eb43e0c43a54061984d0a6747383652)
Esempio: E Buonarr. Fier. 3, 4, 4: Provveduto mi son di due bicchieri, Non so se per incanto, O per alcuna altrui virtù celata, Resi maravigliosi, od è fandonia.
656) Dizion. 5° Ed. .
FISICO.
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pag.191



1) id: 4489213c0d6e4471ae808ca5a345c4dd)
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 19: Tutti prima erano poeti, quelli che sopra qualunque soggetto o teologico, o fisico, o etico versificassero.


2) id: 4bb04cdee20843e2820a38b89a7d1c23)
Definiz: § VII. Detto di bene fisico o di male fisico, Che è tale, in quanto giova o nuoce alla vita corporea, e che è dall'uomo naturalmente appetito o fuggito. –


3) id: ed261d6855b14f8c9d5b0612db036c72)
Definiz: § X. Detto di osservatore fisico, o speculatore fisico, vale Delle cose fisiche. –


4) id: 9d60df04673948d5ad84ad875aa38368)
Definiz: § III. Detto di ragione fisica o prova fisica, vale Che procede o si ricava dalla natura delle cose materiali. E detto di dimostrazione fisica, vale Che si serve di argomenti fisici. –


5) id: 32f156d8284b44aeb3bd3b5c49055018)
Esempio: Paolett. Append. 147: Le leggi naturali sono o fisiche o morali. Le leggi fisiche altro non sono che il corso regolato di tutti i fisici avvenimenti dell'ordine naturale il più vantaggioso al genere umano.


6) id: e76912168e85400cb6cc4c67bbbb5b0b)
Definiz: § V. E pure Term. delle Scuole, detto di evidenza, vale Che nell'ordine fisico o naturale non ammette dubbio. –


7) id: 95d863a665af4f3c96713545ff5e631a)
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 237: Quelle proposizioni sopra le quali, benchè prive dell'evidenza fisica o metafisica,... a nessun uomo nasce mai ombra di ambiguità.


8) id: 96a67cdb48c54db78984444bd3d2ce0f)
Esempio: Manfred. Inst. astron. 13: Orizzonte artificiale, che chiamasi anche fisico, di un luogo terrestre; preso sulla superficie, o anco su qualche prominenza della terra, è un circolo minore, tirato per quel luogo, e parallelo all'orizzonte astronomico.
657) Dizion. 5° Ed. .
IMPICCIO.
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pag.237



1) id: 8a3ae1a20e024f0da10f485914cbbff0)
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 21: O fosser gli stralocchi dei maggiori, O nuovi impicci, o mangerie legali, Il fatto è, che ec.
658) Dizion. 5° Ed. .
DENTELLATO.
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pag.136



1) id: 693153716ef04d8e967e95cec66c224d)
Definiz: Add. Munito o Fornito di dentelli, Fatto o Lavorato a dentelli, cioè a piccoli denti, o siano punte, risalti, e simili.
659) Dizion. 5° Ed. .
GOCCIOLA.
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pag.386



1) id: cf2fec0a5d544bef8b9d60686a6de1dc)
Definiz: Sost. femm. Piccolissima parte d'acqua, o d'altra materia liquida o fluida, cadente, o anche caduta, di forma per lo più rotondeggiante.


2) id: ef66c8e1f12f414b969f40e1ed32766e)
Esempio: Red. Opusc. 3: Ho osservato che ogni sorta di vetro o di cristallo di qualsisia pasta, o colore, o bianco, o rosso, o turchino, o giallo ec., è al caso per fabbricar quelle gocciole o fili. Che per fabbricarle basta gettare con destrezza il vetro fuso nell'acqua: nè importa se quell'acqua sia fredda, o tiepida, ancorchè paia che quando l'acqua è tiepida le gocciole vengan meglio, e con maggior facilità.


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Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 78: S'osserva nelle gocciole dell'argentovivo, e d'ogni altro fluido, le quali, o schizzino, o piovano per lo mezzo dell'aria, o posino sopra un corpo asciutto, tirano sempre al rotondo.


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Definiz: § VI. In modo figurato dicesi dai muratori a Quella fessura, o buco, di tetto o di muro, donde entri l'acqua e goccioli.


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Esempio: Legg. Band. C. 15, 296: La munizione minuta, cioè palline, gocciole, migliarole, dadi o quadrelli, o con qualunque altro nome si chiami, non si possa da persona alcuna tenere o usare, ancorchè avesse facultà di portare archibuso a ruota o a fuoco, se non ha particolare licenzia.


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Definiz: § XX. Ogni gocciola d'acqua, o assolutam. Ogni gocciola, lo bagna; si dice proverbialmente di Chi è in istato o in termine che ogni minima cosa gli apporta danno, e specialmente di Chi è cagionoso. Lo stesso che Ogni acqua, o Ogni po' d'acqua, lo bagna, o l'immolla.


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Definiz: § X. Trovasi poeticam. a denotare Piccola borchia, Bullettone, o simile, posto per ornamento. –


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Esempio: Baldin. Vocab. Dis.27, 1: Campanelle o Gocciole.... Membra degli ornamenti che si fanno sotto i triglifi.


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Definiz: § III. In senso particolare, Piccolissima parte di umore che in forma di lacrima distilla dal naso, o esce, per gran caldo o fatica, dai pori della pelle dell'uomo, o che, nella primavera, fluisce dai tagli della vite; ed altresì Piccolissima parte di succo melato che cade giù dal fiore di certe qualità di fichi, quando son ben maturi. –


10) id: d7335c00c7e1434a98e1041a68acdd01)
Esempio: Rondin. F. Relaz. 29: L'averne dato (del sciroppo) dodici o quindici gocciole per bocca,... è riuscito con ottimo successo.


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Definiz: § XV. Pure per similit., e conforme a proprietà latina, vale anche Macchia, per lo più rotonda, di qualsivoglia colore, in pietre o marmi. –


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Esempio: Magal. Operett. var. 415: La loro figura (di certi buccheretti) è di bottoncini tondi, ovati, perette, e simili, forati o da una parte sola da legarli in oro a uso di gocciole per adattarli a pendenti da orecchi, o da tutte due per infilarli in golette, in maniglie, ec.


13) id: 50342ebb45ab43b2a5ac78de6122e162)
Definiz: § XIII. E vale anche Specie di mensola, di capitello, o di peduccio, di poco aggetto, non sostenuto da altro membro architettonico, e nella parte inferiore terminato per lo più in punta, o in forma rotondeggiante a mo' di una mezza gocciola, per uso di reggere busti, vasi, ec., ovvero d'impostarvi sopra lunette, e cose simili. –


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Esempio: Crusc. Vocab. I: Stilla. Picciola gocciola.... Mor. S. Greg.: E questo egli appella piccola stilla de' suo' parlamenti.... Noi abbiamo veduto una piccola stilla, o vero gocciola, de' suoi parlamenti.


15) id: fd9b277369394ce1a45ac87d0409bfe7)
Esempio: E Incred. 333: Lutero, dopo aver la sera cenato con allegria, morì la notte miseramente affogato, non so dir se da gocciola, o se da sè con le mani propie.


16) id: 2c73731536474f22898c490b0b324339)
Esempio: E Esp. nat. 94: Presi due di quelle gocciole, o zucchette di vetro temperato nell'acqua, le quali, rotte in qualsisia minima lor parte, vanno tutte quante in polvere, o per dir meglio, si stritolano. Tagliai col fuoco le lor codette, e poscia feci inghiottire esse gocciole a due anitre domestiche, per veder l'effetto che avessero prodotto, se per fortuna si fossero stritolate ne' lor ventrigli.


17) id: ffd46b97194248999a852c0d9ff8c600)
Definiz: § XII. Term. di Architettura. Ciascuno di quei piccoli membri di forma conica o piramidale, che per ornamento pendono di sotto dal regolo dell'architrave dell'ordine dorico, a riscontro dei triglifi. E dicesi altresì Ciascuno di quei membretti parimente conici, che, pure per ornamento, sono intagliati nella faccia inferiore dei modiglioni, o nel soffitto del gocciolatoio del cornicione, dell'ordine stesso. Chiamansi, dalla loro forma, anche Campanelle, e oggi Campanelli. –


18) id: 2b10c8ea3a414dd68ac9f793e5b4ecf8)
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 11: Sopra di questi.... sorgevano due mensoloni o viticci alti, ne' quali intorno venti gocciole e mensolette, con cartelle sotto di argento, affisse erano, che reggevano vasi d'argento grandissimi.


19) id: 1d693720b49141f8815619774eceea6c)
Definiz: § VIII. Quindi la maniera Cadere o Cascare ad alcuno la gocciola, che si usò a significare Essere quegli colpito da apoplessia, e più specialmente da quella specie di apoplessia che è prodotta da versamento sanguigno nel cervello. –


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Definiz: § XI. E per Piccolo lavoro di vetro o cristallo fuso, avente forma di pera, e vuoto dentro, il quale serviva più specialmente per ornamento di lumiere, viticci e simili. E oggi dicesi a un Lavoro, pur di cristallo, ma sodo, e sfaccettato, di forma un po' allungata e alquanto schiacciata, il quale serve al medesimo uso. –


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Esempio: E >Martin. F. Tratt. Archit. 214: Le gocciole, le quali hanno conformità con i capitelli e base, e partecipano dell'uno e dell'altro, devono esser messe sotto le volte a lunette, e con le proporzioni del capitello o cornici. E di queste nessun autore antico fa menzione, nè mai ne ho potuto vedere in alcun edifizio antico, se non in un tempio guasto in.... Civita Castellana, dove ne era due bellissime e vetustissime.