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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPICCIO.
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IMPICCIO.
Definiz: Sost. masc. Impaccio, Imbarazzo, Impedimento, e simili; e con più grave senso Intrigo, Imbroglio. –
Esempio: Varch. Suoc. 5, 2: E io ti dico più oltre, che s'ella giustifica loro, e cava noi di questo errore, e di tanti impicci, buon per lei.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 21: O fosser gli stralocchi dei maggiori, O nuovi impicci, o mangerie legali, Il fatto è, che ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 29: Vedete che bei pareri mi sa dar costei! Viene a domandarmi come farò, come farò; quasi fosse lei nell'impiccio, e toccasse a me di levarnela.
Definiz: § I. Vale altresì Confusione, Viluppo, Imbroglio; riferito a idee, a esposizione di fatti, e simili. –
Esempio: Lam. Dial. 29: Un impiccio e confusione notabile face il signor Gori nel tomo I e II del Museo fiorentino, dove ec.
Definiz: § II. Vale anche Briga, Noia, Fastidio, e simili. –
Esempio: Red. Lett. 1, 328: Desidero che speditamente ella mi favorisca di fare avere al signor auditor Maggi questa mia inclusa lettera...; per amor di Dio, mi scusi se io le do questi impicci.
Esempio: E Red. Lett.1, 357: A V. S. grazie infinite per tanti e tanti impicci e impacci che ha per me.
Definiz: § III. Dare impiccio, vale Dare, Cagionare, Recare, imbarazzo, noia, fastidio, Impacciare, Imbarazzare. –
Esempio: Capp. Econ. 399: Il nuovo mestiere ad essi dava impiccio e paura per la disuguaglianza delle annate.
Definiz: § IV. Mettere chicchessia in impiccio, vale Fare che altri si trovi in mezzo a brighe, fastidj, molestie, imbarazzi, e anche pericoli. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 220: Quando s'ha che fare con persone tali, bisogna aver più riguardo di non metterle in impicci.