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FORSECHÈ, che anche disgiuntamente scrivesi FORSE CHE,
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FORSECHÈ, che anche disgiuntamente scrivesi FORSE CHE,
Definiz: reggente proposizione, significa lo stesso che il semplice Forse, ma con maggiore efficacia e talvolta con ironia. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 244: Gli è pur dolce piacer quando t'abbatti A pigliarne (de' tordi) ora due, or quattro, or otto: Forsechè stimi del visco gl'imbratti.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 82: Forsechè tutta quella lor lingua.... ha in tutto il suo avere più di cento vocaboli; forsechè più di trenta in tutte le lor lettere si troveranno i parlari; forsechè con esse e con essi altra lettera si potrà scrivere che quelle sette o otto, di che ciascuna serve per formulario.
Esempio: E Salv. Avvert. 2, 24: E forsechè come ripieno altresì s'unì da prima con l'uscita di certo voci la medesima particella (Che): con quelle voci, dico, che e con essa, e sanza essa, non solamente non cangiano il sentimento, ma igualmente paion domestiche dell'una e dell'altra forma: mentre, mentrechè; quasi, quasichè; forse, forsechè, e più altre peravventura: quantunque all'ultima, cioè alla forse, la che non possa mai appiccarsi, se posto sia prima il suo verbo, ma solamente per lo contrario s'ella preceda a lui.... Perciocchè dicesi dirittamente: Forsechè tu vincerai il nemico.... E non già: Tu vincerai forsechè il nemico.
Esempio: E Salv. Oraz. Vett. 2: Ma forsechè nè anche di essi in cotale scelta fia da dannare il giudicio.
Esempio: Talent. Lez. II, 4, 73: Non hanno [i lirici] avuto a servar quest'ordine di cominciare o dal mezzo o dal fine. E forsechè, se avessero avuto a narrare, non l'avrebbero osservato, come si vede che è avvenuto al Petrarca.