Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GUASTARE.
Apri Voce completa

pag.696


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GUASTARE.
Definiz: Att. Ridurre in cattiva condizione, Ridurre checchessia in istato da non poter più servire, o servir bene, all'ufficio od uso suo proprio: Deformare, Sciupare.
Dal lat. vastare, che risponde ad uno dei significati di Guastare. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 237: Io vi mando alcune reliquie di Santi del nostro Ordine e Sante; ma non di tutti, perchè ne ho tanta poca quantità, ch'è quasi indivisibile; e ancora le ho incluse in modo non le posso guastare.
Esempio: E Lett. Gh. 45: Quanto alle trine,... ti se ne manda parecchi pezzi.... Ti priego averci buona cura..., e ti priego che le pezze non si guastino nè taglino.
Esempio: Falc. Istruz. 6: Deve [il piloto] vedere le chiesole delle bussole, le lampe per la notte, la giustezza delle bussole,... sfuggire alle chiesole di esse altri pezzi di calamita, ferro, odor di aglio, e altro, che per lor natura le smuovon ed inbriacono e guastano talmente che escono di lor diritto vento.
Esempio: Targ. Tratt. fior. 256: Penso che.... [le borse] dovessero in oltre essere tutte d'un solo pezzo senza alcuna cucitura, perchè altrimenti sdrucendole, e poi ricucendole, si sarebbe potuto agevolmente alterare il numero e la bontà de' fiorini, senza guastare la legatura ed il sigillo.
Definiz: § I. E per Alterare, Viziare, nel proprio essere, checchessia; Corrompere, Mandare a male. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 2, 181: Anche si dice, che sotto la lor corteccia (de' pini) nascono agevolmente vermini, che rodono il legno e guastano; onde se si spoglierà spessamente delle sue cortecce, durerà più lungo tempo.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 215: Infino a tanto che la piaga si nasconde al medico, diviene ella putrida e guasta il corpo; ma palesata, le più volte lievemente si sana.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 3: Avere tre o quattro some d'uve in uno tinello, e come fossono calde, gittarvi su otto barili di questo vino e non gittarvi il fondigliuolo; e in tre dì sarebbe ottimo: e imbottarlo, e in otto dì si berebbe. L'altre sono favole: però che con lo letto suo, ciò che si mettesse guastarebbe.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 122: Nè sgombrar la sala Prima che le rapine e il fiero pasto Contaminato il tutto avesse e guasto.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 48: Scrivono che le foglie del cavolo nella botte di vino lo guastano.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 38: Sono ancora dominate [le olive] dai vermi che le guastano, e rendon la raccolta dell'olio scarsa e di peggio sapore.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 35: La quale [novella] nel vero da sè era bellissima; ma egli, or tre e quattro e sei volte replicando una medesima parola, ed ora indietro tornando,... e spesso ne' nomi errando, un per un altro ponendone, fieramente la guastava.
Esempio: Libr. Sent. 22: La nobilità guasta chi lo non degno priega.
Definiz: § III. E per Corrompere la bontà o sincerità intrinseca di checchessia; Adulterare, Falsare. –
Esempio: Targ. Tratt. fior. 252: I fiorini.... che si battevano nella nostra zecca erano tanto accreditati sopra degli altri fatti a loro imitazione in diversi paesi, che andavano ogni giorno più alzando di pregio e d'aggio, e perciò diedero incentivo a molti scellerati di fare un disonesto guadagno col guastargli.
Definiz: § IV. Pure per Corrompere, Alterare, Viziare; riferito a testo, lezione, e simili. –
Esempio: Salvin. Casaub. 96: A guastar questo passo contribuì l'ignoranza d'una elegantissima guisa di dire, ec.
Definiz: § V. E per Danneggiare gravemente, Rovinare; anche in senso figurato. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Ma tu che, sol per cancellare, scrivi, Pensa che Pietro e Paolo, che moriro Per la vigna che guasti, ancor son vivi.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 6: L'ira è da tòrre dal cuore, perocch'ella è quasi una tempesta, che guasta la mente d'una subita e pericolosa gragnola, come dice san Gregorio: onde come la gragnola si teme alla vigna, perchè rompe e guasta le gemme e i fiori dell'uva, così l'ira è da temere alla mente, perocch'ella guasta e toglie ogni buon proponimento.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 184: Anco i derisori sono come quelle volpicelle, delle quali si dice nella Cantica, che guastano la vigna nelle sue gemme.
Esempio: Vill. G. 499: Durò [la neve] più di quattro ore: non si apprese nella città, ma di fuori per tutto, e predettesi che avesse guaste tutte le frutta e vigne, e non fece quasi danno niuno.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 201: Quando luogo e tempo gli parve, avvisando in quella parte della gola là ove la lancia avea l'armi guaste, alzato il braccio, sì forte il ferì, che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 77: O pur t' hanno trovata i lupi rei Senza la guardia del tuo fido Orlando? E il fior ch'in ciel potea pormi fra i Dei, Il fior ch'intatto io mi venia serbando Per non turbarti, ohimè! l'animo casto, Ohimè! per forza avranno colto e guasto.
Esempio: Adr. Al. Plut. Vit. 1, 56: Non guasta [l'avvoltoio] semenza o germe piantato dall'uomo, ma si pasce solo di carogne, ec.
Definiz: § VI. Per Danneggiare, Pregiudicare, Offendere ; in senso morale. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 150: Così vediamo alcun, che non gli basta; Che, peccando, sè guasta: Mettesi a far li suoi falli palese, Per dar esemplo dannoso al paese.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 153: E, se voi griderrete, o in alcuna maniera farete che questo si senta mai per alcuna persona, due cose ne avverranno. L'una fia (di che non poco vi dee calere), che il vostro onore e la vostra buona fama fia guasta.... Appresso questo, ne seguirà ec.
Definiz: § VII. E riferito a nazione, popolo, cittadinanza, forma di governo, stato, istituzione, e simili, per Corrompere, Depravare, Pervertire, con loro grave disordine e danno; ed altresì, in più assoluto significato, Disordinare, Perturbare, Sconvolgere, Danneggiare. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 39: Essendo papa Giovanni dodecimo, figliuolo d'Alberto imperatore, siccome di sopra è fatto menzione, e guastando la Chiesa per sue ree opere, fu da parte de' Cardinali mandato per Otto re della Magna per levare il detto Papa di signoria e far lui imperatore.
Esempio: Vill. G. 1, 127: Al tempo di questo Luis.... re di Francia e imperadore, e di Gregorio papa, per alquanti grandi uomini di Roma e scellerati e fuori d'ogni fede, per loro tirannia vollono guastare lo 'mperio.
Esempio: E Vill. G. 1, 146: Che passasse.... in Italia a correggere la Chiesa, e addirizzare lo 'mperio che Berlinghieri e Alberto guastavano.
Esempio: E Vill. G. 257: Per la qual cosa i parenti della prima donna promessa, raunati insieme, e dogliendosi di ciò che messer Bondelmonte aveva loro fatto di vergogna, sì presono il maladetto isdegno, onde la città di Firenze fu guasta e partita.
Esempio: Petr. Rim. 2, 268: Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte.
Esempio: E Vit. volg. 2 t.: Nel vivere fu moderatissimo e massimamente di vino; in modo che Catone usava dire, che Cesare veniva sobrio a guastare la repubblica.
Esempio: Stef. March. Istor. 4, 1: Aggiunsesi adunque la parte Nera e Bianca all'altra maladizione di Guelfa e Ghibellina parte; che l'una e l'altra hanno guasta e divisa la nostra città di Firenze.
Esempio: Land. Diar. 138: Ancora lo 'nbasciadore di Francia andò su alla Signoria a dire che questo Frate era quello che guastava Firenze.
Definiz: § VIII. Pure per Corrompere, Pervertire, Depravare, riferito a persona, o ad accolta di persone, ovvero a loro qualità. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 105: Il fante mio ha in sè nove cose tali che, se qualunque è l'una di quelle fosse in Salamone o in Aristotile o in Seneca, avrebbe forza di guastare ogni lor virtù, ogni lor senno, ogni lor santità.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 116: Ma veramente debbi considerare lo stato e utilità di tal famiglia, e studiare tu non la guasti: sarebbe così a tuo danno come di loro.
Esempio: E Domin. Gov. Fam. appr.: Molti sarebbono buoni nello stato loro, se non fussi chi gl'invita, aiuta o lusinga al contrario. Il poter far male, o men che bene, n'ha guasti molti.
Definiz: § IX. Pure per Corrompere, Indurre a parzialità verso chicchessia o checchessia. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 286: Vede il giudice d'oggidì dove chi dice vuol battere, e (non essendo da filatessa d'argomenti o belle sentenze o descrizioni vaghe invitato e guasto) si sdegna col ciarladore.
Definiz: § X. Per Danneggiare, Rovinare, e propriamente abbattendo e distruggendo col ferro e col fuoco; Disertare, Devastare: riferito a paese, territorio, città, campagne, luoghi coltivati, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 90: I Fiorentini feciono oste al detto castello (di Figline), e guastarono intorno intorno, e non l'ebbono.
Esempio: Giamb. Oros. 353: E quello medesimo Lucullo con discorrimento Apamia guastò, e.... Prusa, guernitissima cittade, combattuta e presa disfece.
Esempio: Vill. G. 56: E corsero e guastarono Cicilia e Puglia, ed assediarono Roma,... e poi quasi tutta Toscana guastarono.
Esempio: E Vill. G. 58: I Normandi, e quelli di Danesmarche, distrussero e guastarono gran parte del reame di Francia e d'Alamagna.
Esempio: E Vill. G. 127: I Fiorentini fecero oste sopra i Sanesi, e guastarono il loro contado infino alla Pieve a Sciata verso Chianti.... E poi l'anno appresso.... i Fiorentini fecero generale oste sopra Siena.... E poi andarono per Val d'Orcia infino a Radicofani, e passarono le Chiani per guastare i Perugini, perchè aveano favorati i Sanesi.
Esempio: Liv. Dec. 1, 278: Da due lati assalirò la terra de' nemici, e per grande gara guastarono dall'una parte gli Equi, e dall'altra i Volsci.
Esempio: Petr. Vit. volg. 64: Dipoi assalito la Brettagna, quivi avendo e' nimici sconfitto con fuoco e con ferro la guastò.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 1: Teneva ancor pure Ascalona stretta Folco, e d'intorno quanto può la serra, E con trabocchi e con briccole getta sì che per tutto guastava la terra.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 45: Lionfante comincia a dimandare Di Carlo, di sua gente e sua possanza, E la cagion che vengon per guastare Montalban, ec.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 295: E per non ci essere altre biade a guastare, e Giuliano Lapi non si potere servire di questi guastatori per non avere ferri atti, li abbiano licenziati.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 208: Noi vogliamo ad ogni modo.... assaltare il dominio di Lucca, e quello predare, guastare, ruinare e ardere ostilmente, non perdonando ad alcuna cosa che si possa fare loro di danno, e soprattutto spianare Viareggio, e qualunque altro luogo avessino d'importanza.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 4 t.: Non lasciando però per questo di guastare co 'l ferro e col fuoco tutti i paesi da lui trascorsi.
Esempio: Varch. Stor. 1, 389: Stimassero il valore de' campi, o altre terre che in fortificando occorresse guastare.
Esempio: E Varch. Stor. 3, 179: L'esercito imperiale.... cominciò a patire assai delle cose da vivere; perciocchè il signore Anna di Memoransì, il quale era gran contestabile di Francia, aveva guastato tutto il paese intorno a Marsilia.
Esempio: Leopard. Poes. 41: Non vedesti in braccio L'itala moglie a barbaro soldato; Non predar, non guastar cittadi e cólti L'asta inimica e il peregrin furore.
Definiz: § XI. E figuratam. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 153: Dicendogli alcuni cittadini dopo la sua tornata dall'esilio, che si guastava la città, e facevasi contro a Dio a cacciare di quella tanti uomini dabbene, rispose: Com'egli era meglio città guasta che perduta.
Definiz: § XII. E per similit., detto di bestia feroce. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 187: Guasta e distrugge il Calidonio campo Un troppo crudo, un troppo orribil mostro (un cinghiale), Incontra al cui furor non trova scampo Nè ingegno uman, nè fero artiglio o rostro.
Definiz: § XIII. E assolutam., o in forma di Neutr., Dare il guasto. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 91: I Fiorentini.... andarono per Val d'Orcia infino a Radicofano, e passarono le Chiani per guastare nel contado di Perugia, perchè aveano favoreggiati i Sanesi.
Esempio: E Malisp. Stor. fior. 194: Tornarono [i Pisani] in Porto Venero, e puosonsi all'isola del Cirro, e guastarono intorno al porto e al golfo della Spezia, e partirsi per tornare a Pisa.
Esempio: E Malisp. Stor. fior. 197: Andarono insino nel porto di Genova,... e feciono grande onta a' Genovesi, e presono loro legni, e rubarono e guastarono in più parti della Riviera.
Esempio: Vill. G. 127: Guastò la detta oste intorno alla città infino nelle borgora, e disfecero le torri di Monte Fiori, ch'erano molto forti.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 34: Rodasio, poi re de' Gotti,... giunse a Firenze, per Lombardia e per Romagna, guastando.
Definiz: § XIV. E riferito ad edifizio qualsiasi, per Atterrare, Rovinare, Disfare, in tutto o in parte; sia per violenza di guerra, per tumulto, e simili, sia in esecuzione di pubblica condanna o sentenza. –
Esempio: Ordinam. Giust. G. 26: Debbia (il Potestà) e sia tenuto di fare i loro beni e di ciascheduno di loro guastare e distruggere.
Esempio: E Ordinam. Giust. G. appr.: E tutti i beni di loro siano guasti e distrutti; e guasti, vegnano nel comune di Firenze.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 173, 14: Cacciarono molti cittadini.... Molte magioni guastorono, e molti ne puniano, secondo che tra loro era ordinato e scritto.
Esempio: Vill. G. 455: I Fiorentini fecero rifare il castello di Casaglia sopra l'Alpe, il quale avea fatto guastare il Conte da Battifolle a Sinibaldo Donati quando era in bando al tempo de' Bianchi.
Esempio: Vill. M. 501: I quali tutti si ricolsono in piccolo tempo.... con tanta pace e buono volere, che a niuna persona non fu nè guastagli casa ned ezianzio mandatogli messo.
Esempio: Petr. Vit. volg. 52 t.: Rifece le chiese che al tempo d'Heraclio suo avolo erono sute guaste.
Esempio: Land. Diar. 359: Guastorono le scalee della Badia, e di que' tetti. Non si perdonava a nulla. Fracassavasi sanza discrezione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 10: Gettan le turbe da le eccelse cime E merli e torri, e si metton per morte. Guastare i tetti non è alcun che stime; E legne e pietre vanno ad una sorte.
Definiz: § XV. Si usò per Giustiziare; così nel senso di Far morire, come in quello di Sottoporre a qualsivoglia altra pena corporale che rechi strazio; e tanto per esecuzione di sentenza, quanto per cagione d'ostilità, rappresaglia, o simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 31: Costuma era nel reame di Francia, che l'uomo, che era giudicato d'esser disonorato e guasto, sì andava in su la carretta.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 83: Il podestà o rettore della terra fa parlamento, e dà la sentenza che il furo e il malfattore sia guasto; e comanda poi alli soldati e messi, che la sua sentenza mettano ad esecuzione.
Esempio: Vill. G. 213: A' quali fu tagliata la testa.... E la mattina quando s'andavano a guastare, Neracozo domandò, ec.
Esempio: E Vill. G. 610: Per certo trattato dovea esser data l'entrata della città di Reggio al Legato del Papa.... Onde furono presi e guasti di coloro che lo aveano ordinato.
Esempio: Stor. Pistol. 48: Non era preso nessuno per quelli dentro, che non fosse impiccato per la gola; e quando quelli dentro ne guastavano uno, e quelli del campo ne guastavano due.
Esempio: E Stor. Pistol. 161: Ed a' forestieri, a quale fece tagliare il piè, a quale la mano e gli occhi, e cui guastò per un modo e cui guastò per un altro.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 108: Il consolo, pensando che fosse il meglio sbrigarsene quella prossima notte, acciocchè in questo mezzo non apparisse novità, comandò a' soprastanti ch'apparecchiassono quelle cose ch'egli volea, per guastargli.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. appr.: Cetego, Statilio, Gabinio e Cepario furono guasti in quel medesimo modo.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 156: E lui tra tutti i sergenti corse ad abbracciare; e.... pregò colui, che a guastare il menava, che gli piacesse d'attendere tanto quivi, che ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 56: Si chiamò.... la Porta alla Giustizia, perchè fuori di essa.... è il Tempio, cioè la chiesa nella quale i malfattori, condennati dalla Giustizia a dover morire, si posano, innanzichè vadano a guastarsi.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 11: Venuta dunque la mattina che ella doveva morire, chiese a coloro che a guastar la menavano, acciocchè ella non fosse riconosciuta, che di alcuna cosa la volessero trasfigurare.
Definiz: § XVI. E per Conciare malamente, Fracassare, Fare in pezzi, e simili: riferito così a cose ed animali, come a persone. –
Esempio: Vill. G. 344: II ponte alla Carraia, il quale era allora di legname da pila a pila, si caricò sì di gente che rovinò in più parti, e cadde con la gente, e vi morirono, e molti si guastarono le persone.
Esempio: Tav. Rit. 1, 257: Ma alcuna fiata ch'egli (il folle) andava fuori, egli andava guastando e rompendo le cose d'altrui: e se trovava cavalli e uomini, gittavagli a terra, guastava i cavalli, e niuna persona l'osava per nulla maniera pararglisi davanti.
Esempio: Tratt. Falcon. 13: Quando tu vuoli largare l'astore all'oche o alle grue, guardati di largarlo se sono molte, imperocch'elle l'offendono e guastallo (guastanlo) sì che mai non vi si può ravviare.
Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 47: S'io ti volessi guastare il lione, Guarda battaglio ch'ha quel compagnone.
Esempio: Pitt. B. Cron. 105: Fu preso il detto Carlo,... e la magiore parte de' migliori uomini d'arme che si avessono, e morti e guasti molti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 63: Come sparvier che nel piede grifagno Tenga la starna e sia per trarne pasto, Dal can che si tenea fido compagno, Ingordamente è sopragiunto e guasto; Così ec.
Esempio: Bern. Orl. 5, 7: Prese partito di smontare a piede, Perchè colui non guastasse Baiardo Con quel baston ch'ogni misura eccede.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 56: Si pasce [l'avvoltoio] solo di carogne, e non uccide nè guasta creatura animata.
Definiz: § XVII. Per Mutilare. –
Esempio: Senec. Declam. 219: Alcuni altri, che ricoglievano i detti fanciulli, allevavangli, e gli accecavano, e rompevano loro i membri, e poi andavano per la terra con essi accattando di molte limosine. Uno, che di questa materia faceva una grande arte, e molti fanciulli aveva guasti, fu accusato che egli offendeva la repubblica.
Esempio: E Senec. Declam. 220: Tu hai accecati e mozzi i membri a molti, che se non tutti, parte potrebbono essere venuti valenti e forti, e avrebbono difesa la repubblica, se tu non gli avessi guasti.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 228: Fu uomo pio e benemerente dell'umanità, per la guerra che mosse all'uso infame di guastare i fanciulli, onde indolcirne e infemminirne la voce.
Definiz: § XVIII. Trovasi per Deflorare. –
Esempio: Bart. D. As. 1, 72: La disonestà.... era in eccesso, e le mogli in non pochi luoghi eran communi,... oltre a quella sozzissima cerimonia di dar le spose vergini a guastare solennemente a' sacerdoti.
Definiz: § XIX. E riferito a corpo, o a membra di esso, per Lacerare, Straniare; od anche semplicemente Offendere, Far male. –
Esempio: Dant. Inf. 33: La bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a' capelli Del capo, ch'egli avea diretro guasto.
Esempio: Bocc. Filoc. 252: O bella giovane, non guastar con l'amaritudine del tuo pianto la tua bellezza.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 828: Del capo, ch'elli avea di rietro guasto; cioè roso a quell'altro peccatore che gli era inanzi.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 1, 25: Morso forse di cerbero m'ha guasto?
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 298: Quest'arme, che magica Piagando non guasta, A guisa dell'asta Del greco guerrier, Quest'arme invincibile, E il dardo d'Amore, Che porta nel core Dolcezza e piacer (qui figuratam.).
Definiz: § XX. Riferito a terreno lavorativo, vale Renderlo meno acconcio alla buona vegetazione lavorando quando la terra da ararsi non è tutta egualmente inzuppata, ossia è bagnata di sopra e asciutta di sotto, o viceversa.
Definiz: § XXI. Si usò per Mandar male, Dissipare, Disperdere; ed altresì per Distruggere, Mandare in rovina, in malora. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 163 t.: Cato disse : Chi guasta le sue cose, chiede altrui quando non ha più che guastare.
Esempio: Cat. Cost. volg. 46: Usa le cose che tu avrai acquistate in tal modo che paia che tu non le guasti; chè quelli che consuma le sue cose, quando li sono venute meno, va cercando l'altrui (il lat. ha: ne videaris abuti).
Esempio: S. Bern. Pist. 10: Se nella casa tua le spese e le rendite sono eguali, uno caso non pensato può guastare lo stato tuo (il lat.: destruere statum tuum).
Esempio: Cess. Scacch. volg. 113: Questi cotali o egli sono dilicati e non possonsi affaticarsi, o e' sono nobili vergognosi di domandare; e così interviene, da che hanno guasto il loro, si cominciano a tòrre l'altrui.
Esempio: Stor. Barl. 35: L'altro [figliuolo], ch'avea domandata parte, quando lo padre li ebbe data la parte sua, incontanente si partío e andò in lungo paese, e lussuriosamente guastò tutto ciò ch'avea.
Definiz: § XXII. E per Gettar via, Perdere, Sciupare, riferito a tempo. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 27: Queste genti, che tanto amano a vegghiare di notte e guastano lor tempo in oziositade, coricandosi tardi, peccano in molte maniere. Primieramente in ciò ch'elli guastano lor tempo ed il bistornano, quand'elli fanno della notte giorno, e del giorno notte.
Definiz: § XXIII. Trovasi per Distruggere, Levar via, Togliere, Abolire; riferito a cosa morale. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 67: Che lo re de' C cavalieri stesse al porto con certi cavalieri ed altra gente, perchè s'elli avenisse che la batallia vencesae de Tristano, per poter quella malvagia usanza guastare.
Definiz: § XXIV. Per Trasgredire, Rompere, Violare, facendo cosa non permessa in certo tempo o condizion e, non osservando una data regola o norma, o simili. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Non son gli editti eterni per noi guasti.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 201: Basta che stiate bene, e che abbiate guasto la quaresima, se vi faceva male, e che pigliate qualcosa la sera, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 195: Voi sarete accusati davanti a Dio di avere guastata la festa, e v'arriverà nuova l'accusa; ma avrete il torto, perchè se non avete lavorato con le vostre mani anche voi, avete lavorato con le mani degli altri.
Definiz: § XXV. E per Turbare, Disturbare, Attraversare, Sconvolgere, Scompigliare; od anche Mandare a vuoto, Privare d'effetto, di esecuzione: riferito a cose da farsi o che si stanno facendo. –
Esempio: Vill. G. 638: E di certo sarebbe venuto fatto; ma per l'invidia e avarizia, le quali guastano ogni bene, parte di quelli Fiorentini che sentiano e guidavano il detto trattato co' caporali cittadini di Lucca,... lo scopersono a messer Gherardino.... Per la qual cagione si guastò l'un trattato per l'altro.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 161: Se io consentissi che voi andassi a combattere, e fossi vinto, a me non si converrebbe d'andare a volere racconciar quello che voi avessi guasto, nè potrei, nè mi sarebbe sofferto.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 154: Signor mio, perchè usanza è de' più savj il crucciarsi a questo giuoco (degli scacchi), però voi meno savio non reputo, perchè contro gli scacchi crucciato siete. Ma se voi aveste ben riguardato il giuoco, primachè guastolo, voi avreste conosciuto che io era in due tratti matto da voi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 57: Ma la gran moltitudine contende Con questo ancora, e i suoi disegni guasta.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 5: Ma un'altra impresa che, se qui tu stessi, Veder potresti, questa in modo guasta, Ch'a parlar teco non che ci traessi A correr giostra, a pena tempo basta.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 4: Essendo guasto lo spettacolo e per la paura scompigliata la festa, i dolenti padri e madri delle rapite fanciulle si fuggirono, accusando la violata religione del santo ospizio, ec.
Esempio: Cecch. Ass. 2, 5: Voi mi dite che non gli avete ancor mai parlato del fatto mio? A. Messer no, perchè come io vi dissi l'altrieri, io le sono più volte entrata così dalla lunga in qualche cosa d'amore, e d'aver delli innamorati, e l'ho trovata più da queste cose discosto che gennaio dalle rose; di modo che per non guastare, io non ho cominciato.
Esempio: E Cecch. Dot. 4, 5: Andate via, che 'l vecchio non giugnesse Prima di voi, e fusse guasto il sesto.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 434: E voi adoperate delli amici, che più pensate vi sieno fedeli, a tentare a chi più vi sentite inclinato; e fate in segreto, acciò non vi sia guasto.
Esempio: Red. Lett. 3, 9: Del resto, fino a suo tempo non promulghi cosa alcuna di quello che io qui le ho scritto, acciocchè non guastassimo il fatto, e gli altri pretensori potessero far de' garbugli.
Esempio: Giust. Vers. 37: E ognuno si scapa A far de' lunari, Guastando gli affari Del Trono e del Papa.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 135: Sarebbe però un bell'onore, senza contar la mancia,... se tornando al palazzo, potessimo raccontare d'avergli spianate le costole in fretta in fretta, e così da noi, senza che il signor Griso fosse qui a regolare. E guastare il negozio principale! rispondeva l'altro.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 220: Ma voi,... voi guastate le mie faccende, con quel vostro contraddirgli in tutto, e dargli sulla voce, e canzonarlo anche, all'occorrenza.
Definiz: § XXVI. E per Disfare, riferito a cosa che debba essere corretta, migliorata, mutata, e simili. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 99, 2: È il modello prima e principal fatica di tutta l'opera, essendo che in essa, guastando e raccomodando, arriva l'artefice al più bello ed al più perfetto.
Definiz: § XXVII. E detto di persona, usasi familiarmente e in modo assoluto, per Essere, Riuscire, Sopraggiungere, importuno; Sconciare con la propria presenza gli altrui ragionamenti od operazioni; Recar disturbo, incomodo, impaccio. –
Esempio: Cecch. Ass. 1, 2: Dove fuggite voi? o messer Giulio, venite qua, dico, non abbiate paura, no.... G. O, s'io guasto, i' mi partirò. R. Niente: o di chi altri m'ho io in questo caso a fidare, non mi fidando di voi?
Esempio: Dav. Tac. 2, 281: Non avea a pena finito Materno, alterato e quasi in estasi, quando Vipsanio Messalla entrò in quella camera, e vedendo tutti stare attenti, pensò che trattasson qualche gran negozio, e disse: Guasto io forse? No no, disse Secondo, così ei fustù giunto prima, chè ec.
Esempio: Fag. Comm. 3, 48: Signore, guasto? si può passare? c'è impedimento?... F. I virtuosi rassettano per tutto dove vanno: passate, passate, signor Arsilio gentilissimo.
Definiz: § XXVIII. Pure in modo assoluto, usasi comunemente, e per lo più, in proposizione negativa, per Esser cagione che una cosa non si faccia, che vada a vuoto; ovvero noti si possa dire, credere, accettare, e simili; Essere checchessia, o Fare, difficoltà, all'effettuazione di una cosa, ovvero alla sua possibilità, credibilità, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 357: Perchè, lasciando l'altre ragioni da parte, una sola basti per tutte: che Livio.... non nominò mai se non una Sena Colonia, fra le marittime in sul mare di sopra,... e fra le mediterranee nessuna. Nè guasta, che paia che Polibio la metta parecchi anni.... dopo a quel che mostra di far Livio.
Esempio: Grazz. Comm. 117: Niccodemo, padre della fanciulla, gliene dava volentieri, ma la dote guastò.
Esempio: Cecch. Dot. 3, 2: Se la dota non guasta, il parentado mi piace.
Esempio: Dav. Tac. 1, 19: Vennero [i soldati] in furia tale, che vollon fare delle tre legioni, una; ma l'onore del nome, che ciascun volea dare alla sua, guastò.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: Cari signori, mi lascino andare: Mi raccomando con le braccia in croce, Guardiani se si potesse accomodare. I denari non guastano.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 21: La stanza minore.... dovrebbe essere, rispetto allo stanzone, nella proporzione almeno d'un terzo. Il poco più o poco meno non guasta.
Definiz: § XXIX. Neutr. pass. guastarsiAlterarsi, Viziarsi, nel proprio essere, Corrompersi, Andare a male, Disfarsi; detto di cosa. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 222: Questo mondo corre per andazzi: e quando corre un andazzo di vaiuolo, quando di pestilenze mortali, quando è andazzo che si guastano tutti i vini, quando è andazzo che in poco tempo s'uccideranno molt'uomini, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 230: Io vorrei che mi fussino stati innanzi tolti gli agli miei, che si guastassino come pare che si guastino. Dice il Minonna: Come? egli erano così belli. E quelli dice: E' sono tutti appassati da ieri in qua.
Esempio: Soder. Agric. 104: È tenuto da greco autore, che quell'acqua che una volta si sarà corrotta, non tornerà mai più a guastarsi, se in spazio di tempo si purifichi da per sè e si faccia buona.
Esempio: E Soder. Agric.116: Tutti i legnami dolci e flessibili agevolmente si guastano.
Esempio: E Soder. Coltiv. 87: Bollendo [i vini] tanto quanto possono durare a bollire perdono la maggior parte di queste condizioni, snervandosi e disvigorendo senza fine, e ciò gli rende ancora atti a guastarsi, offuscando il colore.
Esempio: Pallav. Tratt. Ben. 339: Alcune frutte più dure son cotte e perfezionate dal verno; altre più gentili hanno bisogno di mite cielo, e si guastano all'aria cruda.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 371: Per il che tali acque vennero a guastarsi, e ad esser piene di piccolissimi insetti e peggiori di un sudicissimo ranno. Ma vaglia il vero, si ammalarono anche delle famiglie, alle quali non si erano guastati i pozzi, e per lo contrario, restarono esenti dall'influenza molte altre, alle quali si erano essi guastati.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 198: E che i rami che sien punto grossi non vadano mai nè tagliati, nè spuntati, se non se quando incominciano a guastarsi, e si veggion prossimi a perire.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 2, 182: Posti questi principj, passiamo ora ad esaminare come mai e per quali cagioni possano in quest'anno essersi guastati tanti vini oltre al solito, e così fuor di stagione.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 21: La maggior parte di questi gambi si staccherebbero da per sè, ed ogni frutto, da cui sia staccato il gambo e la corona, è soggettissimo a guastarsi.
Definiz: § XXX. E figuratam. –
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 21: La qual corruzione viene e dalle propie e dalle contrarie cagioni d'essi stati. Io chiamo guastarsi uno stato dalle propie cagioni, conciosia che cavatane la Republica ottima ogni altro stato guastar si possa, ed allentandosi e ristrignendosi sì come nel popolar governo interviene, che non pure egli si guasta, allentandosi di sorte, ch'e' balza nella podestà di pochi, ma si guasta ancora faccendosi troppo popolare.
Definiz: § XXXI. Nello stesso senso, detto pure di cosa, e in costrutto con alcuni verbi come Fare, Lasciare, Vedere, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 85: Io che doveva fare o debbo di quel che gli avanza? debbolo io gittare a' cani? non è egli molto meglio servirne un gentile uomo che più che sè m'ama, che lasciarlo perdere o guastare? (qui figuratam.).
Esempio: Lastr. Agric. 3, 21: L'arance ed altri agrumi ammassati fermentano, e traspirano un umore acquoso, che gli farebbe guastare, se s'incassassero avanti di fargli traspirare e sudare.
Definiz: § XXXII. Detto di persona, vale Perdere l'innocenza dell'animo, Contrarre abiti cattivi, Divenir vizioso, Corrompersi: e dicesi specialmente di giovinetti. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: Or qui nell'ozio tanto tempo a starmi, Io risicherei molto di guastarmi. Oh, rispose lo zio, quest'angiolino Bisogna badar ben che non si guasti.
Definiz: § XXXIII. E in più largo senso, vale Perdere l'integrità, l'onestà, la bontà dell'indole, e simili. –
Esempio: Capp. Econ. 384: Aggiungerei che i mercati non fossero troppo lontani e difficili; perchè il contadino, se buono, rifugge da quell'incomodo mercatare; e se inchinato a scioperatezza, si guasta col praticare le piazze e i mezzani.
Definiz: § XXXIV. Detto pure di persona, per Alterarsi di salute, Infermare, Contrarre infermità. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 38: I fisici soglion bene spesso tagliare un membro guasto e magagnato, perchè l'infermo non si guasti tutto.
Definiz: § XXXV. Guastarsi, dicesi familiarmente di persone, le quali abbiano che dire fra loro e cessino di essere amiche; e Adirarsi e Guastarsi con alcuno, dicesi pure per Rompere l'amicizia con quello, Cessare di essergli amico, Adirarsi con lui.
Definiz: § XXXVI. Si usò per Innamorarsi fieramente; anche in costrutto con la prep. Di. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 386: Io vo disegnando che la Fausta Si stia qui quattro o cinque giorni.... La ha a starci insin che l'ha rincrescere A vostro padre.... G. A mano a man fa' ch'e' si guasti. S. Guastisi, Chè non sarà nè il primo, nè il centesimo.
Definiz: § XXXVII. Per Scomporsi, Turbarsi. –
Esempio: Bern. Orl. 7, 72: Astolfo non si guasta di niente, Anzi par ben che dica da dovero.
Definiz: § XXXVIII. Dicesi di tempo, stagione, o simili, per Cessar di essere sereno o asciutto, e mettersi a piovere, e simili. –
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 302: E se si guastassi il tempo, conoscerebbeno V. S. che cosa fussi l'avere condotte le cose cum scarsità di capi.
Esempio: Soder. Agric. 28: Le civette cantando forte, dimostrano doversi guastare il tempo.
Esempio: Targ. Alimurg. 113: Nel far della luna del mese di luglio si guastò il tempo, e cominciò a piovere.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 132: Se in breve si fosse guastato il tempo, e durato molto a piovere,... allora sarebbe marcito il seme nei solchi, ec.
Definiz: § XXXIX. Detto di strade, vale Divenire non praticabili a causa della cattiva stagione.
Definiz: § XL. Detto di bestia, vale Fiaccarsi, Rovinarsi, per eccesso di fatica, di peso portato, o simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 236: Un gentiluomo nel contado di Firenze va a furare un porco, e mettello su una cavalla; guastasi la cavalla, e 'l porco per poco sale pute, ec.
Definiz: § XLI. Si usò per Abortire, Sconciarsi. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 318: Migliore è quella [balia] Ch'ebe il suo propio figliuol maschio. E guarti da lei che si guastò, Così da quella che l'uomo non lassa, E an' da quella che gravida truovi.
Definiz: § XLII. Si usò per Rimanere offeso della persona, Rompersi alcun membro; e in più particolar senso, Ammalarsi di allentagione, Allentare. –
Esempio: Vill. G. 185: Morì giovane e sanza figliuoli, perochè si guastò a tendere un balestro.
Esempio: Land. Diar. 306: E rovinò palchetti e la sala dove si faceva detta festa; e morivvi circa 20 persone tra maschi e femmine, e più di cento se ne guastò.
Esempio: Bern. Lett. fam. 15: Ringraziato sia Dio che voi scriveste una volta più che un foglio di carta; ma non vi guastaste però.
Definiz: § XLIII. Si disse per Nuocere al proprio assunto o intendimento; Fare, o Dire, cosa che pregiudichi a questo. –
Esempio: Sassett. Lett. 97: Il più vecchio d'essi.... parlamentò in questa maniera: Un giovane pisano, un bel giovane.... (ma qui si guastò) che ha, fa' tuo conto, un anno men di voi, vuole ch'io il porti a Pisa in compagnia vostra domattina.
Definiz: § XLIV. Guastare di sangue, o di ruberia, e Guastare al fuoco, si disse per Distruggere, Sterminare, col ferro col saccheggio, col fuoco. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 239: L'oro e l'argento, e altre cose che principali son dette, portarono alla casa del Re: e quivi, di vino o di vivande ripieni, quelle cose, e la casa e lor medesimi, al fuoco guastarono.
Esempio: Vill. M. 368: Per la qual cosa, veggendosi i borghesi dentro a mal partito, elessono di concordia di volere innanzi essere all'ubidienza del Conte, che di lasciarsi prendere per forza da' Fiamminghi e da loro proprj cittadini, e guastare la città di sangue e di ruberie.
Definiz: § XLV. Guastare i fatti proprj o gli altrui, vale Far cosa che rechi danno a sè o agli altri, che abbia conseguente dannose per chi la fa o per altri. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 125: Furono a ragionamento di cui la giovane dovesse essere, ed in brieve ciaschedun la volea: per che, non trovandosi concordia fra loro, temendo essi di non venire a peggio, e per costei guastare i fatti loro, vennero a concordia di doverla donare a Federigo re di Cicilia.
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 62: Per non volere guastare i fatti miei,... mi sono portato con quella pacienzia il meglio ho potuto.
Esempio: Vai Rim. 6: Ah! che non son le genti oggi sì matte, Che voglin qui fra noi Mettersi a grattar rogna o pelar gatte, E guastar per quei d'altri i fatti suoi.
Esempio: Magal. Lett. At. 10: Adesso ch'egli (il cuore) si sente sano e gagliardo, è facil cosa ch'ei ve lo dica sotto voce, come quello che desidera forse di non essere inteso dalla vostra mente, il cui disinganno gli guasterebbe tutti i fatti suoi, se veramente ella restasse persuasa ec. (qui in locuz. figur.).
Esempio: Baldov. Lament. 189: Risvegliato ch'ei fu, visto un tal giuoco (dell'uccidersi) Di gran danno potergli riuscire, Stette sospeso, e risolvette poi Viver per non guastare i fatti suoi.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 4: Ma per dirvela giusta, non vorrei Guastar con questa abiura.... i fatti miei.
Esempio: Ricc. L. Teofr. 3, 42: E que' pressanti uficj dell'ospite o del convitante quanto gravano egualmente il goffo e il non goffo, a' quali nè mangiare nè bere a lor piacimento nè congedarsi è permesso, e costretti sono, o a sofferire gran noia, o a guastare i lor fatti, o a contendere vivamente, e per fine a separarsi corrucciati e scontenti.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 190: Questi certamente ebbe in mente il dottor Piero Neri nel suo sopraccitato poema manoscritto, allorchè disse:... Perchè 'n coscienza, a dirla qui fra noi, A morire si guasta i fatti suoi.
Definiz: § XLVI. E detto di cosa, fatto, atto, o simili, semplicemente per Recar molestia, incomodo, disagio. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 120: Io stimo, se a Dio piacerà, partire di qua per essere a Firenze il primo o 'l secondo dì di maggio. Sarei assai contento vi si trovasse qualcuno di voi: e di questo assai ti priego, non guastando i fatti tua.
Definiz: § XLVII. Guastare altrui i fatti suoi, vale Recargli danno o molestia. –
Esempio: Saccent. Rim. 1, 13: Mi tocca.... Girare il mondo in questa parte e in quella, Per guastare ai meschini i fatti suoi.
Definiz: § XLVIII. Guastar l'arte o il mestiere, vale propriamente Far disonore, Recare scredito, alla propria arte o mestiere, con l'esercitarla male; e figuratam., Fare una cosa fuor del suo ordine, della sua regola. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 51: Dite all'eccellentissimo signor Duca da parte mia, che chi fa patto con Sua Eccellenza guasta l'arte, e non se ne intende; che lascin pure, che la tassa sia fatta dalla cortesissima natura sua, che non è sottoposta a niun numero.
Esempio: Monet. Poes. 344: Un che non sa legger il saltero Spesso chiamato vien signor Dottore, Col non sapere un uom guasta il mestiero, E il merito sostien sempre l'onore.
Definiz: § XLIX. Guastare il desinare o la cena, o Guastarsi, il desinare o la cena, dicesi familiarmente per Mangiare o Bevere innanzi desinare o innanzi cena, per modo da indisporre lo stomaco, e non poter poi fare i detti pasti col solito appetito. E dicesi anche Sciupare, o Sciuparsi, il desinare o la cena. –
Esempio: Franc. Son. 82: E dar per collezion venti ducati, Si guasta il desinar, Guglielmo Becchi; Sicchè fie tempo omai che tu sparecchi, Ch'i' non vo' fare ancor piatanza a' frati.
Definiz: § L. Guastar la festa. –
V. Festa, § LXII.
Definiz: § LI. Guastar l'incantesimo. –
V. Incantesimo.
Definiz: § LII. Guastar la porrata. –
V. Porrata.
Definiz: § LIII. Guastar l'uovo o l'uova nel paniere, o Guastar l'uovo in bocca. –
V. Uovo.
Definiz: § LIV. Guastarsi della persona, o la persona, si disse per Danneggiarsi nella salute, Rovinarsi la salute. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 166: Dèi sì digiunare, che il corpo tuo sia sostentato, come si conviene, sicchè tu possi fare dell'altre buone opere, e orare, e altri beni; e possilo continuare e fare agevolmente: e non ti dèi guastare la persona altrimenti questo digiuno è mal digiuno, reo e vietato, ed àcci molto peccato, e toglie il merito. Onde disse Cristo: E' si guastano la faccia, ec.
Esempio: Morell. Cron. M. 52: Se tu tieni il contradio modo, tu ti guasterai della persona, tu infermerai ec.
Definiz: § LV. Guastarsi il sangue, vale Turbarsi, Adirarsi, fieramente. –
Esempio: Targ. Osserv. medic. 148: Senza guastarsi il sangue in dispute, chi non lo crede venga agl'incurabili, e lo vedrà.
Definiz: § LVI. Guastarsi lo stomaco, dicesi comunemente per Indisporlo con abuso, o cattiva qualità, di cibi; che anche dicesi Guastarsi la digestione: e Guastarsi il petto, o simili, per Danneggiarselo, Alterarne la sanità, con fatiche, disagj, strapazzi, e simili. –
Esempio: Morell. Cron. M. 52: Se tu tieni il contradio modo, tu ti guasterai della persona, tu infermerai, tu ti guasterai lo stomaco e le reni.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 34: Altri s'alzan tardissimo dal letto,... Non studian mai per non guastarsi il petto.
Definiz: § LVII. Guastarsi per poco, si disse di Chi ha quasi condotto una cosa a perfezione, e poi l'abbandona per quel po' che vi resta a fare. E Guastarsi per poco, o sul buono, si disse del Condur quasi una cosa a perfezione, e poi abbandonarla per qualche piccola cagione. –
Crusc. Vocab. I e IV.
Definiz: § LVIII. Guastarsi per poco, si disse altresì di Chi per qualche piccola cagione, disavvertenza, impazienza, o simili, pregiudica o danneggia una cosa quasi condotta a buon termine e che sarebbe ormai di sicura riuscita. –
Esempio: Salv. Granch. 2, 1: È gran cosa, Fortunio, che tu vogli Guastarti per sì poco. Tu potevi Pur lasciare scoccar le ventiquattro, Che non possono stare. F. Sentile: odi Ch'elle suonano. G. Sì, ciò che tu senti Ti pare ore che suonino. F. E' non c'è Pericol, Granchio, credi a me.... Non aver paura. Dimmi a che ne siam noi?
Definiz: § LIX. Guastando s'impara; proverbio che vale: Ch'e' bisogna fare, ancorch'e' si faccia male, volendo imparare: ed altresì, Che l'uomo, sbagliando, impara a correggersi e a far senno. –
Esempio: Bern. Orl. 10, 30: Ed un altro [proverbio] è che dice, che guastando, A poco a poco va l'uomo imparando. Cadde quel giorno Astolfo dell'arcione, Che non credeva, ed imparò dipoi A governarsi con più discrezione.
Esempio: Buomm. Cical. 35: E s'io vivessi ancor cinquant'anni, ci potrei far su un po' di pratica, e avvezzarmi a fargli (i versi) a occhio e croce. Perch'egli è troppo vero, che guastando s'impara, e 'l vincere insegna giucare.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 98: Imitano [i geometri] quegli artefici, che per arrivare alla maestria di un qualche lavorio non bene inteso da loro, lo cominciano diligentemente a disfare,... e poi tornano a ritesserlo o ricommetterlo, verificando quel trito proverbio: guastando s'impara.
Definiz: § LX. I troppi cuochi guastan la cucina. –
V. Cuoco, § II.