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Dizion. 3° Ed. .
GUASTARE
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GUASTARE.
Definiz: | Tor la forma, e la proporzione alla cosa, sconciare, rovinare. Latin. vastare,
corrumpere. |
Esempio: | Petr. Canz. 29. 4. Guastan del mondo la più bella parte. |
Esempio: | Dan. Inf. 33. La bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a'
capelli Del capo, ch'egli avea diretro guasto. |
Esempio: | G. V. 9. 173. 1. Fecero rifare il Castello di Casaglia sopra l'alpi, il quale avea
fatto guastare il Conte di Battifolle. |
Esempio: | Boc. Nov. 45. 4. Temendo essi di non venire a peggio, e per costei guastare i
fatti loro, vennero a concordia, ec. [cioè sconciare] |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 5. 7. Prese partito di smontare a piede, Perchè colui non guastasse
Baiardo, Con quel baston, ch'ogni misura eccede. |
Definiz: | §. Guastare: neut. pass. |
Esempio: | Cron. Mor. Se tu tieni il contradio modo, tu ti guasterai della persona, tu
infermerai, tu ti guasterai lo stomaco, e le reni (qui Lat. infirmari, in malam
valetudinem incidere] |
Esempio: | G. V. 7. 1. 4. Morì giovane, senza figliuoli, perchè si guastò a tendere un
balestro [cioè crepò, s'aperse) |
Definiz: | §. Guastare: fig. |
Definiz: | §. Guastare: Confondere una cosa coll'altra. Lat. confundere, invertere. |
Esempio: | Boc. Nov. 51. 4. Spesso ne' nomi errando, un per un'altro ponendone, fieramente la
guastava. |
Definiz: | §. Guastare: Corrompere. Lat. corrumpere, vitiare. |
Esempio: | Boc. Nov. 60. 7. Avrebbe forza di guastare ogni lor virtù. |
Esempio: | Tratt. Gov. Fam. Il poter far male, o meno, che bene, n'ha guasti
molti. |
Definiz: | §. Guastare: Infracidare, putrefarsi. L. putrefacere, putrefieri. |
Esempio: | Boc. Nov. 57. 8. Non è egli molto meglio servirne un gentiluomo, che più, che se
m'ama, che lasciarlo perdere, o guastare? [Metaf. tolta dalle cose, che si putrefanno, come frutte, e altre cose
simili] |
Definiz: | §. Guastare: Mandar male, dissipare. L. rem perdere, dissipare. |
Esempio: | Tes. Br. 7. 49. Chi guasta le sue cose, chiede altrui, quando non ha più che
guastare. |
Definiz: | §. Guastare: Dare il guasto. |
Esempio: | G. V. 7. 91. 1. Guastarono in più parti la riviera. |
Esempio: | E G. V. 6. 5. 1. E guastò la detta oste intorno alla Città,
insin nelle borgora. |
Esempio: | Stor. Europ. 1. 4. Non lasciando però per questo di guastare col ferro, e col
fuoco tutti i paesi, da lui trascorsi. |
Definiz: | §. Guastare: Giustiziare. L. ultimo supplicio afficere. |
Esempio: | Boc. Nov. 47. 16. Pregò colui, che a guastare il menava, ec. |
Esempio: | Nov. Ant. 27. 1. Costume era nel Reame di Francia, che l'huomo, ch'era giudicato
d'esser disonorato, e guasto, sì andava sulla carretta. |
Definiz: | §. Guastar la fama: è Offenderla, bruttarla, macchiarla. Lat. infamia
afficere, alicui ignominiae notam inurere. |
Esempio: | Boc. Nov. 26. 22. Due cose n'avverranno; l'una fia, che 'l vostro onore, e la
vostra buona fama, fia guasta. |
Definiz: | §. Guastando s'impara: proverb. e vuol dire, Ch'e' bisogna fare, ancorch'e' si faccia male, volendo
imparare. Lat. errando discitur. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 10. 30. E un'altro, che dice, che guastando A poco a poco, va
l'huomo imparando. |
Definiz: | §. Guastarsi per poco: si dice del Condur quasi una cosa a perfezione, e poi abbandonarla, per
qualche poco, che vi resta a fare. |
Definiz: | §. Guastare il desinare, o la cena: si dice del Far colezion tale, che levi l'appetito. |
Esempio: | Lib. Son. E dar per colezion venti ducati Si guasta il desinare (scherza con
colezione) |
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