Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
GAZZA
Apri Voce completa

pag.751


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» GAZZA
Dizion. 3 ° Ed.
GAZZA.
Definiz: Uccello di color bianco, e nero, della grandezza quasi d'un colombo, atto a imitar la favella umana. Lat. pica varia, et pica caudata. Gr. κίττα, e κίσσα.
Esempio: Nov. Ant. 32. 1. Un filosofo, che ebbe nome Pitagora, ec. fece una favola, ec. nella quale, ec. erano molte significazioni d'animali, ec. e delle ghiandaie, e delle gazze, e delle cornacchie.
Esempio: Cr. 10. 4. 3. Sparvieri, ec. Non si lascin prima alle gazze, ovvero perníci, imperocchè troppo son forti.
Esempio: E Cr. appresso. Ma se vuò, ch'e' pigli le gazze, abbine una presa, ec.
Esempio: Fior. Ital. D. Perchè non volle fare il suo volere, lo convertì in gazza.
Esempio: Morg. Quivi era lo sparvier, quivi la gazza, Che par, che si volesse inalberare.
Esempio: Cart. Car. Mattac. Tu, che in lingua di gazza, e di Merlotto Gracchi la parlatura a i gazzoloni.
Esempio: Segn. Pred. 20. Avvezzava a gran fatica i corvi, le cornacchie, le gazze, ed altri uccelli loquaci ad articolar queste parole.
Definiz: §. Dicesi in proverbio: Nido fatto, gazza morta: Quando l'huomo è accomodato in questo Mondo, ed ha acconcio tutti i suo' fatti, e e' si muore. Lat. cretense sacrum.
Definiz: §. Dicesi: Questa gazza ha pelata la coda: ch'è il medesimo di Putta scodata, dell'Essere astuto, e pratico, e da non si lasciare ingannare. L. callidum esse, veteratorem esse.
Esempio: Sport. Gell. Ma questa gazza avra pelata la coda.
Definiz: §. Pelar la gazza, e non la fare stridere: e vale Far belbello, con diligenza. Latin. tondere, non deglubere.
Esempio: Cecch. Esalt. 2. 8. Perchè sai tu, bisogna pelar la gazza, e non la fare stridere.
Definiz: §. Da gazza Agazzare: che è Ardentemente stizzarsi, per cagione di cosa, che si disidera: modo basso. Lat. ira aestuare, excandescere.