1)
Dizion. 5° Ed. .
INCOMODO.
Apri Voce completa
pag.480
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
INCOMODO. Definiz: | Sost. masc. Cosa o Condizione incomoda, Ciò che reca disturbo, molestia, disagio. |
Dal lat. incommodum. – Esempio: | Parut. Soliloq. 1, 4: Ma nella puerizia, che alla infanzia successe, non come io dovea m'avvezzai a soffrire le fatiche e gl'incomodi, ec. | Esempio: | Borgh. S. Tertull. 388: A qual fine il Signore predisse egli: Guai a voi che siete pregne e che allattate, se non perchè ci fa sicurtà che gli impacci de' figliuoli, in quel giorno che si dovrà marciare, ci saranno d'incomodo? | Esempio: | Algh. Litot. 108: Quelle [fistole] finalmente, che sboccano nell'intestino retto, sono di minore incomodo, ma però incurabili. | Esempio: | Targ. Tratt. Fior. 254: Facil cosa adunque è il comprendere che grand'incomodo doveva esser questo per il maestro del saggio, e che gran perdimento di tempo per i mercanti nelle scadenze di grossi pagamenti, come si facevano allora. | Esempio: | Leopard. Pros. 2, 85: Il che vuol dire ch'è inutile che l'individuo si prenda nessun incomodo, poichè ec. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 56: Pur per me sprezzo gl'incomodi. Chi ha bisogno, e quel si scomodi. |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Ricett. fior. M. 9: I quali [segni] ci possono dimostrare agevolmente se [le piante] sono state colte ne' luoghi, tempi e modi convenienti, e conservate senza che elle abbiano patito pel tempo, o luogo, o viaggio, incomodo alcuno. |
Definiz: | § II. E per Cosa che reca impaccio. – |
Esempio: | Nell. Disc. Archit. 69: Fissi i telai, e posti gli sportelli delle invetrate, rimane che altri incomodi si lascino per di fuori, come anelli da assicurare scale, da fermare taglie, ec. |
Definiz: | § III. Incomodo, vale anche Disordine per lo più lieve nelle funzioni del corpo, Alterazione più spesso leggiera nella salute, Disturbo. – |
Esempio: | Red. Lett. 3, 182: Ha di già Sua Altezza Serenissima pigliati tre siroppi solutivi..., senza travaglio e senza incomodo veruno. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 95: L'inesattezza delle istorie dedotte dal deposto degl'infermi, o idioti, o trascurati nell'esame de' proprj incomodi, non sarebbe improbabile che ec. | Esempio: | E Bicchier. Bagn. Montecat. 186: Maddalena Nistri di Prato, in età di anni 41, di temperamento sanguigno, e di struttura assai forte, si presentò nel 1776 per curarsi dagl'incomodi che appresso. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 166: Non si rammenta mal, ch'ella non abbia; Parla ognor de' suoi incomodi, di sè. | Esempio: | Lambr. Elog. 150: Sopravvenne (molesto incomodo) la sordità, che annuvolò alquanto la serenità dell'animo suo e lo rinchiuse più in sè. |
Definiz: | § IV. Vale altresì Doglia, Pena, Dolore. – |
Esempio: | Bandin. Disc. econ. 120: Non basta il veder l'ammalato, ma giova molto il discorrere ancora con esso, fargli esporre dove senta il maggiore incomodo, riflettere se ec. |
Definiz: | § V. Dare incomodo, vale Recar noia, molestia, disturbo, e propriamente con la presenza, con la conversazione, col trattenersi in un dato luogo, e simili. – |
Esempio: | Ar. Comm. 2, 181: Ben m'incresce a quest'ora darvi incomodo. | Esempio: | Segner. Lett. 4: Confesso che con molta difficoltà do a Vostra Altezza Serenissima incomodi sì frequenti. | Esempio: | Red. Lett. 1, 329: Io son sempre a dargli degli incomodi. |
Definiz: | § VI. Levare l'incomodo ad alcuno, Togliere, l'incomodo ad alcuno, sono maniere che si adoperano, per cerimonia nell'atto del congedarsi, più che altro nelle locuzioni, Le levo l'incomodo, o Le tolgo, l'incomodo, con persona a cui ci siamo presentati o per fare ossequio, o per conferire intorno a checchessia, e simili. – |
Esempio: | Giust. Vers. 6: È morto Cecco; Gli è venuto il tiro secco; Ci levò l'incomodo (qui per similit. e in ischerzo). |
|