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1) Dizion. 4° Ed. .
GIOGO
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GIOGO.
Definiz: Strumento di legno, col quale si congiungono, e accoppiano insieme i buoi al lavoro. Lat. iugum. Gr. ζυγός.
Esempio: Bocc. g. 8. f. 2. Veggiamo, che, poichè i buoi alcuna parte del giorno hanno faticato sotto 'l giogo ristretti, quegli esser dal giogo alleviati, e disciolti.
Esempio: Dant. Purg. 12. Di pari come buoi, che vanno a giogo.
Esempio: Red. lett. 1. 147. Quel medesimo giogo è un bell'ornamento delle case villerecce.
Esempio: E Red. lett.appresso: Si può dare anco il caso, che quello stesso aratro, e quello stesso giogo stia ben posto in mostra ec.
Esempio: E Red. lett.appresso: Dove stava con tanta venerazione collocato quel famosissimo giogo.
Definiz: §. I. Per metaf. vale Servitù, e Soggezione.
Esempio: Tes. Br. 7. 43. E non avrebbero messo loro collo a giogo di signoría, se non fosse, che le malizie multiplicarono pericolosamente.
Esempio: G. V. 10. 144. 5. Si poteva ec. sotto il nostro giogo render lor pace.
Esempio: Petr. canz. 9. 5. I miei sospiri a me perchè non tolti Quando che sia? perchè no 'l grave giogo?
Esempio: E Petr. cap. 2. Indarno a marital giogo condotti.
Definiz: §. II. Per la Sommità de' monti. Lat. iugum, cacumen. Gr. κορυφή.
Esempio: G. V. 10. 203. 1. Si provide per lo detto comune di fare una grossa, e forte terra di là dal giogo dell'alpe.
Esempio: Dant. Inf. 27. Ch'io fui de' monti là intra Urbino, E 'l giogo, di che Tever si disserra.
Esempio: But. Purg. 5. 2. Giogo è lo colle del monte.