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CREPACCIO.
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CREPACCIO.
Definiz: Sost. masc. Forma peggiorat. di Crepa. Fessura, Apertura, Crepa o Crepatura piuttosto grande. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 26: Quando averanno preso similitudine quasi come di confezione d'unguento, si metta ne' crepacci e fessure [delle citerne] che gemono, e strettamente vi si calchi.
Esempio: Stor. Barl. 18: E' suoi piedi mise in uno crepaccio ch'era nella fossa.
Esempio: Bart. D. Giapp. 3, 31: Poco appresso, seguirono gli orrendi tremuoti, che altrove dicemmo, e l'idolo, alle grandi scosse crollandosi, si sdrucì, e menò crepacci e fessure grandi, fino a fenderglisi per mezzo il ventre.
Definiz: § I. Detto di animale, vale Rottura della pelle e della carne, Piaga. –
Esempio: Fav. Esop. S. 100: Fu [il cavallo] posto alla carretta; e per la continova fatica aveva grandi crepacci nelle spalle, ed aguzzato il dosso, e logorati i piedi, e quasimente tutto consumato.
Definiz: § II. E Term. de' Maliscalchi, è nome d'Una infermità che viene ne' piedi al cavallo, in forma d'una crepatura o fessura. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 407: Il cavallo, che ha in tutti i piedi crepacci, cioè rappe, e non ne può guarire, è di minor valuta.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 434: De' crepacci e lor cura.... Fannosi simigliantemente infermitadi tra la congiuntura della gamba, e l'unghia, che rompono il cuoio e la carne, a similitudine della rogna; che alcuna fiata fanno puzza, e, per l'ardore, molte volte fanno dolere il cavallo.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 435: Fassi ancora un altro crepaccio, grande e lungo, per traverso, nel bulesio, in tra la carne viva e l'unghia, il quale è peggio degli altri, e più affligge il cavallo.... Ed imperciò i detti crepacci nelle sue estremitadi si deono incuocere con ferro ritondo da capo infino alle radici: imperocchè, per lo beneficio del fuoco, il crepaccio non può crescere, ma piuttosto mancare.
Esempio: Libr. Mascalc. R. 64: L'altra maniera de' crepacci viene nelle giunture delli piedi del cavallo sopra l'unghie dinanzi.