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Dizion. 5° Ed. .
ASTIARE, e talora anche ASCHIARE.
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pag.800
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ASTIARE, e talora anche ASCHIARE. Definiz: | Att. Portare astio o aschio, Invidiare. – | Esempio: | Zibald. Andr. 19 t.: Mai non potè stare in pace, perchè la moglie sempre astiava la fante, perchè era più bella di lei. |
Esempio: | Firenz. Pros. 2, 11: E per quello astiandosi l'un l'altro, fu da lei convertito in una ranocchia. |
Esempio: | Dav. Tac. 1, 323: Astiava chi difendeva i cittadini con viva e reale eloquenza. |
Esempio: | E Dav. Tac. 2, 290: Credo che Calvo, Asinio e Cicerone stesso s'odiassono, astiassono. |
Esempio: | Salvin. Teocr. 28: E tu, cattivo, fin d'allora astiandomi Struggeviti. |
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