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Dizion. 5° Ed. .
FIOCO.
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pag.161
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FIOCO. Definiz: | Add. Che ha la voce abbassata o non chiara; Che ha perduto il natural tuono e la chiarezza della voce per infreddatura o per altra cagione. |
Probabilmente dal lat. fuscus, che detto di voce vale Non chiaro, quasi rauco; caduta la s, come in fiocina, e cambiata la sillaba fu in fio, come in essa voce fiocina e in fionda. – Esempio: | Dant. Inf. 1: Dinanzi agli occhi mi si fa offerto Chi per lungo silenzio parea fioco. | Esempio: | E Dant. Inf. 14: Raunai le fronde sparte, E rende'le a colui ch'era già fioco. | Esempio: | E Dant. Rim. 111: Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua. | Esempio: | Dolcib. Avem. 13: La bocca posi al fianco alla fedita, Fioca piangendo, ch'appena er'udita. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 210: Così m'ha fatto Amor tremante e fioco. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 375: A colui, ch'era già fioco; cioè arrocato per lo molto gridare. | Esempio: | Tass. Gerus. 12, 74: Stupido intorno ei guarda, e i servi e 'l loco Alfin conosce, e dice afflitto e fioco. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 27: Non
sentono, signori, ch'io son fioco? Faccia il piacere. Prego a dispensarmi. |
Definiz: | § I. E detto della voce stessa, del suo tuono, di grido, e simili, vale Basso, Non chiaro, Indebolito, per qualsivoglia cagione. – |
Esempio: | Giamb. Tull. Rettor. 98: Incomincierà questo a cantare con una boce fioca e con uno turpissimo modo, e sconciamente menerà l'anche e i piedi e le mani, quando verrà a ballare. | Esempio: | Dant. Inf. 3: Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 10, 99: E dopo alcun signozzi il parlar sciolto, Incominciò, con fioco suono e lasso, | Esempio: | Tass. Gerus. 4, 93: E, s'alcun mai con suon tremante e fioco Osa parlando d'accennar sue pene, Finge ec. | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 30, 204: Parlando, tutte le voci fioche, perochè anco i giovani son rantolosi. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 453: Erravan per l'oscuro aer tranquillo Fiochi gridi, ec. |
Definiz: | § II. E per similit., detto di cosa, strumento, e simili, vale Che manda fuori un suono smorto o sgradevole, e indistinto o non chiaro; e altresì Di debol suono. – |
Esempio: | Dant. Inf. 31: Ma io senti' sonare un alto corno, Tanto ch'avrebbe ogni tuon fatto fioco. | Esempio: | Ovid. Pist. 96: Ivi era presso uno poggio vestito di rade spine, il quale a guisa di scoglio pendea sopra le fioche acque (Il lat. ha raucis aquis). | Esempio: | Strat. Mor. S. Greg. 1, 4: Gli organi rotti non possono rendere il canto,... nè ancora 'l vento può rendere voce, se per alcuna fessura el cannone è fioco. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 786: Ma io senti' sonare un altro corno; quasi dica: Bench'io non potessi molto vedere, io potea udire, e però senti' sonare un altro corno, Tanto ch'avrebbe ogni tuon fatto fioco: fa comperazione del sono del corno al tuono; e dice che tanto era maggiore lo suono del corno che quel del tuono, che il tuono sarebbe paruto fioco; e qui usa l'autore la figura iperbole. |
Definiz: | § III. Figuratam. e con proprietà più che altro poetica, vale Debole, Fiacco, Languido, Smorto, e simili. – |
Esempio: | Dant. Inf. 3: Com'io discerno per lo fioco lume. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 96: Fioco lume, cioè oscuro; come è oscura ad intender la voce fioca, così si può dire lo lume fioco, quando non è chiaro; come la voce fioca quando non è chiara. | Esempio: | Tass. Gerus. 8, 25: Notte mi parve, ed allo sguardo fioco S'offerse il vacillar d'un picciol foco. | Esempio: | Guarin. Past. fid. 2, 1: Onde restar le membra Quasi senza vigor tremanti e fioche. | Esempio: | Leopard. Poes. 56: Vano dirai quel che disserra e scote Della virtù nativa Le riposte faville? e che del fioco Spirto vital negli egri petti avviva Il caduco fervor? | Esempio: | Niccol. Strozz. 4, 4: Un fioco lume Rischiara appena l'ultimo dei servi Che son fuggiti. | Esempio: | Capp. Longob. 77: Fidarsi di raccogliere da quei pochi e oscuri cenni tutto lo stato di due popoli,... sarebbe un volere troppa luce da troppo fioca lanterna (qui in locuz. figur.). |
Definiz: | § IV. Pure figuratam. e poeticam., detto di discorso, parole, e simili, vale Non bene intelligibile, Oscuro. – |
Esempio: | Dant. Parad. 11: Or, se le mie parole non son fioche,... In parte fia la tua voglia contenta. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 351: Se le mie parole.... non son fioche; cioè oscure e non intelligibili, come è la voce fioca. |
Definiz: | § V. E altresì per Manchevole, Difettivo, Inefficace. – |
Esempio: | Dant. Parad. 33: O, quanto è corto il dire, e come fioco Al mio concetto! |
Definiz: | § VI. E in forza d'Avverb., vale Fiocamente, Con voce o con suono fioco. – |
Esempio: | Strat. Mor. S. Greg. 2, 21 t.: Se la corda è tirata meno nella cetra che non si conviene, non suona; e se è più tirata, suona fioco. |
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