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1) Dizion. 4° Ed. .
CALORE.
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CALORE.
Definiz: Una delle prime qualità, attenente al tatto, ed è suo proprio il riscaldare, e l'attenuare. Lat. calor. Gr. θερμόν, θερμότης.
Esempio: Ovid. Pist. Il mio sangue si spartiva, il calore abbandonóe la mente, e 'l corpo, e diventai gelato nel mio novello letto.
Esempio: Maestruzz. 2. 15. Onde la carità in niuno modo puote peccare, siccome il calore non puote diventare freddo.
Esempio: Dant. Purg. 19. Nell'ora, che non può 'l calor diurno Intiepidar più il freddo della luna.
Esempio: E Dan. Par. 19. Così un sol calor di molte brage Si fa sentir, come di molti amori.
Esempio: Petr. canz. 16. 6. Dipinsi poi per mille valli L'ombra, ov'io fui, che nè calor, nè pioggia, Nè suon curava di spezzata nebbia.
Esempio: Bocc. nov. 14. 13. Tanto lo stropicciò, e con acqua calda lavò, che in lui ritornò lo smarrito calore.
Esempio: M. Aldobr. Il dormire temperatamente val meglio a' vecchi, che a' giovani, perocchè guarda gli umori, ove il calor naturale si nodrisce.
Definiz: §. E per metaf. Amor fervente. Lat. ardor. Gr. καῦμα.
Esempio: Dant. Par. 31. Bernardo come vide gli occhi miei Nel caldo suo calor fissi, ed attenti ec.
Esempio: But. Nel caldo suo calor fissi, ed attenti, cioè fermati, ed attenti a considerare l'ardente fervore, ch'egli ebbe inverso la Vergine Maria.