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NIDIO, e NIDO
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NIDIO, e NIDO.
Definiz: Picciolo covacciuolo di diverse materie, fatto dagli uccelli per covarvi dentro le loro uova, e allevarvi i figliuoli. Lat. nidus. Gr. νεοττία.
Esempio: G. V. 5. 29. 2. Per gufi, che nelle bocche di quelle trombe fecero nido, si stopparo i detti artificj per modo, che rimase il detto suono.
Esempio: Cr. 9. 86. 6. E poichè son nati i polli, si deono da ciascun nidio torre, e sottomettergli a quella, che meno uova ha.
Esempio: Dant. Inf. 13. Quivi le brutte arpíe lor nido fanno.
Definiz: §. I. Per metaf. Luogo, o Stanza, dove posarsi. Lat. domicilium, nidamentum. Gr. οἰκητήρον, οἴκημα.
Esempio: Dant. Purg. 20. Certo non si scotea sì forte Delo, Pria che Latona in lei facesse il nido A partorir li du' occhi del cielo.
Esempio: Petr. son. 23. E 'l Vicario di Cristo con la soma Delle chiavi, e del manto al nido torna.
Definiz: §. II. Nidio, per similit. in modo basso si dice il Letto.
Esempio: Malm. 1. 14. Ella svegliata allora uscì del nidio.
Definiz: §. III. Nido fatto, Gazza o Gazzera morta; proverb. che vale, che In questo mondo, tostochè uno ci s'è bene accomodato, si muore. Lat. Cretense sacrum. v. Flos 264.
Definiz: §. IV. Esser cattivo di nidio, o Esser di nidio, diciamo dell'Essere astuto, e malvagio infin dalla fanciullezza. Lat. vafrum, et improbum esse a teneris unguiculis. Gr. πονηρεύειν ἀπὸ τῶν ἁπαλῶν ὀνύχων.
Esempio: Malm. 3. 55. Or perch'egli è di nidio, e navicello ec. Gli dà l'ufizio, e titol di bargello.