Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MONETA
Apri Voce completa

pag.489


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» MONETA
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MONETA.
Definiz: Sost. femm. Pezzo di metallo, di forma, peso e valore, determinati, battuto per ordine d'un'autorità sovrana, e impresso d'un conio che lo distingue e qualifica; e serve per uso di spendere.
Dal lat. moneta. −
Esempio: Dant. Purg. 6: Quante volte del tempo che rimembre, Legge, moneta, e uficio, e costume Hai tu mutato, e rinnovato membre!
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 250: Deesi dunque.... discretamente considerare ogni pensiero, al modo che si considera la moneta dal banchiero, cioè, se ella è di vero metallo, se ha debita forma, se ha debito peso, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 90: Con quei che falsan le monete ha usanza (il Silenzio) Di ripararsi in qualche buca oscura.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 352: Fu necessario.... che quasi per securtà, o vogliam dire fideiussione, di tutto quel che faceva mestiero, s'ordinassero le monete, constituendosi il pregio d'ogni cosa, e ordinando che chiunque volesse commutare non ricusasse di pigliar tai monete per il prezzo limitato d'alcuna cosa.
Esempio: Dav. Mon. 443: Moneta si disse, perchè lo segno suo ci ammonisce di suo nome, pregio e bontà.
Esempio: E Dav. Mon. appr.: Moneta è oro, ariento o rame, coniato dal publico a piacimento, fatto dalle genti pregio e misura delle cose per contrattarle agevolmente.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 120: Dello stampar che i principi fanno nelle monete l'imagine de' lor volti.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 12, 11: Gli uomini e le monete nel medesimo Modo si stiman, si pesano e spendono.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 311: Il nome di moneta fu dato a' danari perchè l'officine e la zecca erano in Campidoglio dentro o vicino al tempio di Giunone Moneta.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 262: Usandosi allora da quasi tutti gli altri potentati di peggiorare continuamente le loro monete nel peso e nella lega, ne seguiva che i fiorini d'oro ec.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 281: I libri pubblici della nostra città non ci somministrano.... memorie sicure circa alle monete prima dell'anno 1296.
Esempio: Galian. Mon. 3: In tutti i paesi che la moneta usano, è questa da tre metalli costituita; l'uno di grande, l'altro di mezzano, e il terzo di basso valore.... Il terzo metallo ne' varj secoli è stato diverso. L'Europa tutta oggi usa il rame; usaronlo ancora gli antichi; ma i Romani talvolta usarono anche il rame giallo, o sia ottone, e il bronzo; e sonvi pure monete di piombo certamente antiche. Il ferro in Grecia, e nella Gran Brettagna a' tempi di Cesare fu in uso.
Esempio: E Galian. Mon. 68: Moneta sono pezzi di metallo, per autorità pubblica, fatto dividere in parti o eguali, o proporzionati fra loro, i quali si danno e si prendono sicuramente da tutti come un pegno e una sicurezza perpetua di dover avere da altri, quandochè sia, un equivalente a quello che fu dato per aver questi pezzi di metallo.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. −
Esempio: Dant. Purg. 11: Ito è così e va senza riposo, Poi che morì: cotal moneta rende A soddisfar chi è di là tropp'oso.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Indi soggiunse: Assai bene è trascorsa D'esta moneta già la lega e il peso. Ma dimmi se tu l'hai nella tua borsa. Ed io: Sì ho, sì lucida e sì tonda, Che nel suo conio nulla mi s'inforsa.
Esempio: Collaz. SS. PP. M. 11 t.: Le quali cose essendo tutte contrarie alla nostra salute e professione..., ingannano i non savj e i disavveduti, però che mostrano d'essere monete del verace Re...; ma elle non sono figurate da legittimi monasterj, cioè da provati e da cattolici padri.
Esempio: Segner. Mann. magg. 30, 3: Quei patimenti, che tu sopporti per Dio, sono, è vero, tante monete con cui ti comperi quell'alta gloria celeste; ma non sono però monete condegne;... perchè quantunque sieno monete condegne per lo valore, non sono però condegne per la materia.
Definiz: § II. E con la designazione di altre materie delle quali talvolta fu fatta. −
Esempio: Dav. Mon. 443: Dicesi oro, ariento, o rame, perchè avendo le genti questi tre metalli eletti per moneta fare; se un principe.... la facesse moneta di ferro, piombo, legno, sughero, quoio, carta, sale, come già si son fatte, o d'altro, ella non sarebbe fuor del suo stato accettata, come fuor della generalmente accordata materia; nè sarebbe moneta universale; ma una taglia particulare, un contrassegno o bullettino, o poliza di mano del principe lui obbligante a render al presentatore tanta moneta vera; come già s'è usato quando, per mancamento di essa, il ricorrere a simili spedienti è stato salute pubblica.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 493: Ma finchè non si rechino autori di maggiore antichità..., è a noi permesso di credere una ridicolosa favola quella moneta di cuoio, siccome ancora la ribellion de' Milanesi, di cui nulla scrivono gli antichi storici. All'incontro noi abbiamo il vecchio annalista Sassone che milita in contrario.
Definiz: § III. Moneta, prende diversi aggiunti, secondo il metallo o il valsente di essa, o il luogo o il tempo in cui fu coniata. −
Esempio: Vill. G. 69: Privilegiò i Lucchesi che potessero battere moneta d'oro e d'ariento, e però la loro moneta è imprentata del suo nome.
Esempio: E Vill. G. 157: Ellino promisero di fornire la moneta d'oro, chè prima si batteva moneta d'ariento.
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 34: Questi (Iano) primo di tutti si dice.... aver battuto mo¬neta di rame, segnata e stampata di caratteri.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 375: Per Francesco nostro fattore s'è ricevuto L. 26, in tante monete di soldi 40, per li dua barili d'olio.
Esempio: Dav. Camb. 428: Fu poi battuto il denario d'argento con questo segno X, perchè valeva dieci di quelle monete prime di rame dette assi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 159: Preme grandemente (a Sua Altezza) di averci di tutte le sorte di monete antiche de' tempi bassi.... Se a te desse alle mani qualche cosa, mi faresti un grandissimo piacere a procurarmela per danari, purchè il valore non fosse tale, che ec.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 542: A me inviò quante monete potè raccogliere di Ferrara il canonico Giuseppe Scalabrini.
Esempio: Ner. P. Prezz. Monet. 52: È superfluo che io avverta che tanto possan nuocere i tosatori e i falsificatori nello Stato, che fuori di Stato, e tanto nelle monete nazionali, che nelle forestiere.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 277: Oltre adunque alle monete lucchesi e pisane, che ebbero lungo corso in Firenze, egli è fuor di dubbio che la città nostra, fino dai primi tempi della ricuperata libertà, usò coniare ec.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 284: Ma soprattutto notabili sono le gradazioni di peggioramenti seguiti nelle monete genovesi, bolognesi, ec.
Definiz: § IV. Prende pure diversi aggiunti, indicanti l'autenticità, legittimità, validità, di essa, od il contrario; come moneta buona Buono, moneta vera Vero, moneta Leale, moneta Di peso, moneta vantaggiata Vantaggiato, moneta Corrente, ovvero moneta falsa Falso, moneta Calante, moneta bassa Basso, moneta erosa Eroso, moneta tosata Tosato, moneta scarsa Scarso, e simili; i quali aggiunti si dichiarano ai luoghi loro. −
Esempio: Sacch. Nov. 2, 87: In una casa sono una brigata che fanno moneta falsa.
Esempio: Ambr. Bern. 5, 5: Che sia moneta sbandita? B. No diavolo, Era tutt'oro.
Esempio: Dav. Mon. 453: Riempierassi la città di monete forestiere, basse, tose ec.
Esempio: Segner. Op. 4, 521: A guisa di moneta mal improntata ma non calante.
Esempio: E Segner. Pred. Pref. 3: Le ragioni vere son già tritissime, sì come quelle che, qual moneta di spaccio, son sempre in uso.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 293: Un creditore indiscreto vuol essere pagato in moneta scelta.
Esempio: E Segner. Sentim. Oraz. 42: Non li vuole in qualunque moneta; ma in moneta molto eletta e molto traboccante.
Esempio: Monet. Poes. 145: Aprire egli si fa tutte le casse, Pensando come può distribuire, L'oro e l'argento e le monete basse.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 442: Traboccante il diciamo al fiorin dell'oro e ad altre monete, quando vogliamo dire che sieno di bonissimo peso.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 448: Riprovato, rigettato, come si farebbe d'una moneta non giusta o adulterina.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 614: Molto di rado si scuopre moneta erosa dopo la declinazione del Romano Imperio.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 261: Fu rinnovata questa legge.... affine, cred'io, di tenere dentro alla città la moneta buona e vantaggiata, e smaltire la cattiva ne' pagamenti a' forestieri.
Esempio: Galian. Mon. 3: E molti popoli sono oggi, che una mistura di due metalli adoperano per bassa moneta.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 352: Principal cagione del caro che si provava, era il disavanzo dei biglietti e così ancora quello della moneta erosa.
Definiz: § V. E in locuz. figur. −
Esempio: Segner. Mann. febbr. 28, 1: Non può dirsi altro, se non che quella fede la quale hanno oggi i Cristiani è troppo calante.... corre ben ella qual moneta di peso, ma non è tale; è scarsa, è scema: i figli degli uomini l'han tosata.
Definiz: § VI. Prende pure altri aggiunti, come moneta Contante, moneta effettiva Effettivo, moneta Reale, moneta Ideale, moneta immaginaria Immaginario, e simili, indicanti la moneta materiale, o un valore convenzionale di essa; i quali aggiunti si trovano dichiarati ai loro luoghi. −
Esempio: Ner. P. Prezz. Monet. 49: Fu.... immaginato un compenso, che divise nei tempi successivi la moneta immaginaria in due classi, cioè in moneta immaginaria di banco, e in moneta immaginaria corrente.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 259: I fiorini d'oro sigillati dentro alle borse.... nella estimazione popolare mutavano natura, e di moneta reale diventava in certa maniera immaginaria o politica o ideale, come ec.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 260: I fiorini di questo sigillo divennero ben subito moneta di banco, colla quale si tenevano le ragioni, e si scritturavano i libri.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 262: Se i fiorini leggieri di camera si mettevano dentro alle borse del Sigillo, dovevano necessariamente essere moneta reale, e palpabile, non immaginaria.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 271: I fiorini del primo sigillo, o vecchio, divennero moneta interamente immaginaria e di banco.
Esempio: Galian. Mon. 67: Di due sorte è la moneta: ideale e reale; e a due diversi usi è adoperata, a valutare le cose e a comperarle.
Esempio: E Galian. Mon. 326: Per evitare le mutazioni delle moneta e la varietà de' prezzi, si è stabilito che il denaro si ricevesse secondo quella quantità di fino metallo ch'egli ha: donde è venuta varietà di prezzo fra la moneta del banco e la corrente.
Esempio: Capp. Econ. 356: Così cesserebbe la uscita di moneta contante fuori de' confini, e lo Stato basterebbe a sè medesimo.
Definiz: § VII. Moneta, senz'alcun aggiunto, vale anche Moneta d'argento o di rame, Moneta spezzata o spicciola, in contrapposto alla Moneta d'oro. −
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 139: Vorrei più presto avere oro o moneta.
Esempio: E Bern. Comm. Cap. Prim. 387: E se essi (i giocatori) per sorte avanzano li altri, con quanta avidità si vòtino innanzi il piatto della posta, tirino il resto d'ogni intorno, senza cercar se moneta o oro v'è da cambiare o da rendere indietro ad alcuno.
Esempio: Gell. Sport. 2, 1: Quando tu torni a desinare, recami la moneta a questo scudo; chè se ci venisse la tua mona Laldomine a riportarmi cert'accia che ell'ha di mio, io la possa pagare.
Definiz: § VIII. Quindi le maniere Di moneta, o A moneta, per In moneta d'argento o di rame, usate come aggiunto, valgono Spicciolato, In spiccioli. −
Esempio: Sacch. Nov. 2, 194: Si muove un dì con due fiorini di moneta in borsa, e va a tutte le gran chiese di Faenza.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 171: Fin qui avemo sempre tenuto che li 10 mila ducati depositati a questo effetto fossero d'oro in oro; ed ora troviamo che son di moneta, e che 'l mandato è stato tocco in margine, e detto di moneta, in loco d'oro.
Esempio: E Car. Lett. fam. appr.: Io non posso credere che la Camera in quel tempo sborsasse a moneta, tanto più che 'l calculo della spesa che si ha da fare è fondato sui mille d'oro.
Esempio: Grazz. Cen. 38: La prima cosa aperse la scarsella di colui, per vedere come v'era drento danari; e trovovvi quattro lire di moneta.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 204: Venerdì sera si ebbono, per mano d'Antonio Gondi, scudi 50 di moneta a vostro nome.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 159: Colla vostra gratissima s'è avuto li ducati dieci di moneta pel vitello di Quirico.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 375: Vi preghiamo siate contento di servirci di fiorini 65 e lire 5, cioè fiorini sessantacinque d'oro di moneta e lire 5 piccioli, per sei mesi.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 272: Vi era altresì il fiorino di camera, il fiorino di buoni, ed il fiorino di moneta, co' quali erano scritturati certi libri del Pubblico.
Definiz: § IX. Moneta, nel numero singolare, si usa pure per Denaro in generale, Ricchezza. -
Esempio: Liv. Dec. 1, 23: Tazio il re de' Sabini la corruppe (Tarpeia) per moneta, acciò ch'ella aprisse la porta alli Sabini.
Esempio: Nov. ant. S. 32: Allora lo padre s'aumiliò e disse: Non piaccia a Dio che l'anima di così valente omo per moneta in pregione stea. Comandò che fossero passati, e così fu fatto.
Esempio: Dant. Inf. 19: Però ti sta', chè tu se' ben punito E guarda ben la mal tolta moneta Che ec.
Esempio: E Dant. Conv. 235: Non per sapere studiano, ma per acquistar moneta o dignità.
Esempio: Stor. Fiorav. 413: I' ò tanta moneta che non curo niente.
Esempio: Vill. G. 153: Il fece a' detti medici, per moneta e gran promesse avvelenare in un cristeo.
Esempio: E Vill. G. 341: Volea che si rivedessero le ragioni del Comune da coloro che aveano avuta a ministrare la moneta e li uficj del Comune, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 35: E questo non è altro, se non che tutto l'universo è corrotto per la moneta, e per quello a ogni cosa si mette ciascuno.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 100: Offerendosi esse (le gentildonne) di contribuire la moneta da spendersi nella fabbrica.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 403: E ne' palazzi alteri Serva farà sua libertade a cenno D'aspro signor, per adunar moneta.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 388: Due ricche gentildonne torinesi somministravano la moneta, il governo toscano autorizzava il contratto.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 210: Avvezze in palco a far da principesse, Tirano alla grandezza e alla moneta.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 238: Gli opuscoli Cangio in moneta: Oh che delizia L'esser poeta!
Esempio: Capp. Longob. 167: Un tale impiego della moneta fu agli antichi ignoto sempre.
Definiz: § X. In locuz. figur., e figuratam. −
Esempio: Bemb. Lett. 3, 300: In questo mezzo proferitemegli per tutta quella poca moneta che io vaglio.
Esempio: Tass. Lett. 2, 195: A me pare che ciascuno il quale mi dimanda sonetti e canzoni..., mi chieda il più caro prezzo de la sua benevolenza, ch'io possa dare; e pare che me la voglia vendere a suo modo: perchè questa sola è quella moneta che mi rimane da spendere.
Esempio: Red. Lett. 3, 101: Vi ho speso in una bene attenta e ben continuata lettura tutta quanta la più preziosa moneta che io mi abbia, cioè a dire tutto quel tempo ec.
Esempio: Fag. Rim. 3, 34: Moneta ell'è (la cortesia) di cui può aver ciascuno, E più ne resta a chi viepiù ne spende.
Definiz: § XI. Quindi Far moneta, vale Mettere insieme, Accumulare, denari, ricchezze; Arricchire. −
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 29: E disse, non farei tanta moneta Se per trent'anni facessi il copista.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 13: A far moneta Badan, più che a correggere i quinterni Che affida loro un povero poeta.
Definiz: § XII. Moneta, chiamavasi Quella toscana d'argento, del valore di dieci paoli, corrispondente a L. 5,60; comunemente Francescone. −
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 74: Prete amabil, gentil prete, Ecco a te dieci monete, Che son quanto mi ha mandato Il Pisano Magistrato.
Definiz: § XIII. Moneta, si disse anche per l'Ufficio della moneta o la Zecca; e Signori della Moneta per gli Ufficiali che vi soprintendevano. −
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 357: Portino la vigilia di santo Giovanni ceri lavorati a somiglianza di quello della Moneta.
Esempio: Stef. March. Istor. 8, 126: E però diliberarono allato alla Moneta, e tolsero certe case.... e quelle feciono, con altre case..., disfare, e fare una magnifica loggia ec.
Esempio: Vill. M. 394: Feciono puntellare e tagliare da piè il nobile palagio e la torre della Moneta, ov'era la zecca del Comune.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 435: I Signori della Moneta erano gli Ufiziali della Zecca.
Definiz: § XIV. Moneta bianca, si usò per Moneta d'argento; e Moneta nera, per Moneta di rame. −
Esempio: Grazz. Comm. 71: Questi son tre scudi di moneta bianca, cioè d'arienti.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 19: Tanto importano quindici giulj di moneta bianca, overo uno scudo d'oro del peso vecchio, quanto importa uno scudo d'oro delle quattro stampe nuove.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 272: Di questi fiorini, i più forti, o di maggior valuta, sono sempre quelli che si pagavano in moneta d'argento a lega di popolino, e più deboli quelli che si pagavano in bolzonaglia o moneta nera. La ragione è fondata sulla bontà intrinseca della moneta, poichè in qualunque Zecca si osserva sempre una maggiore esattezza nel peso e nella lega delle monete d'oro, che in quelle d'argento, e più in queste, che nella moneta nera o bolzonaglia.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 274: Si vedrà in un altro colonnello della stessa Tavola il peggioramento successivo di taglio e di lega delle monete bianche e nere.
Definiz: § XV. Moneta picciola, o spicciola, spicciolata, spezzata, ed anche minuta, vale Moneta di minor valuta. −
Esempio: Vill. G. 332: Lo re di Francia..., per fornire sua guerra, sì fece falsificare le sue monete, e la buona moneta del tornese grosso.... tanto il fece peggiorare, che quasi tornò a metade; e così la moneta picciola, e così quella dell'oro, ec.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 23: In tasca.... ho sempre moneta spezzata.
Esempio: E Panciat. Scritt. var. appr.: Al quale chiedendogli centocinquanta scudi che aveva a avere, gli rispose il buon uomo: Non ve gli posso dare, perchè non ho moneta spezzata.
Definiz: § XVI. Moneta senza conio. −
V. Conio, § XX.
Definiz: § XVII. Carta moneta. −
V. Carta, § XXVIII.
Definiz: § XVIII. Diritto delle monete, e Rovescio delle monete. −
V. Diritto, § XXX, e Rovescio.
Definiz: § XIX. Batter moneta, o la moneta. −
V. Battere, § XIX.
Definiz: § XX. Cambiar le monete. −
V. Cambiare, § VI.
Definiz: § XXI. Figuratam., Cambiar le monete ad alcuno, vale Rendergli il contraccambio d'ingiuria od offesa ricevuta. −
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 50: Aspetta: chè non siam frati di chiostro, Che ti saprem cambiare le monete.
Definiz: § XXII. Correre una moneta, o Aver corso, una moneta. −
V. Correre, § L, e Corso, § LII.
Definiz: § XXIII. Pagare di pari moneta, o della stessa moneta, o della moneta che alcun si merita, o della maggior moneta che si può, e simili, vale figuratam., Comportarsi con altri com'egli si è comportato con noi, Rendergli il contraccambio, e simili. −
Esempio: Sacch. Nov. 2, 92: Per certo che io non gitterò fiorini cinquanta, come il vicino mio di qua; d'altra moneta pagherò costui.
Esempio: Machiav. Comm. 227: Tu mi servivi liberalmente, e per questo io ti pagai di quella moneta che io potetti.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 434: Ti so dire, che mi ha pagato di quella moneta ch'i' merito.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 103: Finalmente il medesimo Currado, pagato della moneta che egli al fratello e al nipote avea ingiustamente fatto pagare, dal fratello Manfredi fu insidiosamente fatto morire.
Esempio: Rondin. F. Relaz. Proem. 8: A chi ha riceuto benefizio, ed è sopraffatto dalla grandezza di quello, non rimane altro prezzo per potere sdebitarsi, che amare il benefattore; nè ha scusa chi di tal moneta non paga largamente e presto.
Esempio: Fag. Comm. 6, 393: Tu conculcasti le sante leggi d'un onesto reciproco amore: io pur le trasgredii; e se pigliai altro marito, pagai te dell'istessa moneta.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 142: Questa maladizione delle mie lodi potrebbe per avventura scoccarmi addosso quella trappola che mi vien tesa; ma paghisi la Dea di quella stessa moneta ch'ella spende.
Definiz: § XXIV. Pagare di moneta bianca, si disse scherzevolmente per Non pagare. −
Esempio: Cecch. Samar. 2, 7: Tu pensa a pagarmi Questo bestiame. M. Di moneta bianca.
Definiz: § XXV. Stampare monete. −
V. Stampare.