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FUORA, FUORE, e FUORI, e FORA, FORE, e FORI
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FUORA, FUORE, e FUORI, e FORA, FORE, e FORI.
Definiz: Avverb. di luogo; Contrario di Dentro; significa Nella parte esterna, e vale quanto il Lat. foris, foras. Gr. ἔξωθεν, ἔξω.
Esempio: Dant. Inf. 10. Supin ricadde, e più non parve fuora.
Esempio: E Dan. Inf. 22. Stan li ranocchi pur col muso fuori.
Esempio: E Dan. rim. 1. Mostrando amaro duol per gli occhi fore.
Esempio: E Dan. rim. 10. E diceva a' sospiri: andate fore.
Esempio: E Dan. rim. 22. Distendi l'arco tuo, sì che ne esca Pinta per corda la saetta fore.
Esempio: Petr. canz. 44. 2. Iv'entro ogni pensiero Scritto, e fuor tralucea sì chiaramente, Che mi fea lieto, e sospirar sovente.
Esempio: G. V. 6. 35. 2. I cittadini di Parma, avendo ciò saputo per loro spie, come gente avvolontata, ma più come disperata usciron fuori tutti armati.
Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 62. Sì che bagnati di pianto escon fore.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 34. 48. Non mi lassa uscir di fore.
Esempio: Borgh. Rip. 41. Uscì fuore l'acqua in gran copia.
Esempio: Red. cons. 1. 156. Nulladimeno è necessario farsi ogni quattro giorni un serviziale, per cavar fuora degl'intestini quelle materie più grosse, che saranno state staccate dal medicamento.
Definiz: §. Furi, per Fuori, a cagion della rima, disse,
Esempio: Dant. Purg. 19. Se voi venite dal giacer sicuri, E volete trovar la via piuttosto, Le vostre destre sian sempre di furi.