Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Pronome primitivo singolare, e plurale, e di tutti i generi, che gli antichi talora dissero anche SENE. Non ha se non quattro casi; secondo, terzo, quarto, e sesto. Lat. sui, sibi, se, a se. Gr. οὗ, οἷ, ἕ.
Definiz: §. I. Nel secondo caso.
Esempio: Bocc. nov. 12. 9. E quivi ad instanzia di se la facea stare.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 35. Il duca queste cose sentendo, a difesa di se similmente ogni suo sforzo apparecchiò.
Esempio: Petr. son. 4. Di se, nascendo, a Roma non fe grazia.
Definiz: §. II. Il secondo caso riceve senza perdere il segno tutte queste preposizioni, FUORI, VERSO, APPRESSO, SOPRA, CONTRA.
Esempio: Bocc. nov. 1. 2. Manifesta cosa è, siccome le cose temporali tutte sono transitorie, e mortali, così in se, e fuor di se essere piene di noia, e d'angoscia.
Esempio: E Bocc. intr. 47. Ciascuna verso di se bellissima.
Esempio: E Bocc. nov. 3. 8. In grande, e onorevole stato appresso di se il mantenne.
Esempio: E lett. Pin. Ross. 269. Chi è sì fuor di se, che non conosca, in vano darsi conforti alla misera madre, mentre ella davanti da se il corpo vede del morto figliuolo?
Esempio: Fior. S. Franc. 6. Perciocchè egli era sì fuori di se, che delle tue parole non udiva nulla.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 24. 75. Accorta vede bene La bellezza, che tiene, Che la trae fuor di sene.
Esempio: Rim. ant. Guitt. R. Le sembra allora d'esser fuor di sene.
Definiz: §. III. Nel terzo caso.
Esempio: Bocc. nov. 15. 26. E a se medesimo dispiacendo per lo puzzo ec. su per una via chiamata la ruga Catalana si mise.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 10. Era sì abituato al servigio di Dio, che malagevolmente le cose del mondo a se il dovrebbono omai poter trarre.
Esempio: Petr. canz. 11. 6. Orsi, lupi, leoni, aquile, e serpi Ad una gran marmorea colonna Fanno noia sovente, e a se danno.
Definiz: §. IV. E senza segno pure nel terzo caso.
Esempio: Bocc. nov. 65. 22. Quando la gelosía gli bisognava, del tutto se la spogliò.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 9. Sel fece chiamare, e sì gli disse.
Definiz: §. V. Il terzo caso riceve le preposizioni RINCONTRO, DIRIMPETTO, CONTRO, e simili.
Esempio: Bocc. nov. 30. 7. Dirimpetto a se fece star lei.
Definiz: §. VI. Nel quarto caso.
Esempio: Bocc. nov. 13. 12. E se ad ogni suo servigio ec. offerse.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 38. Apertamente confessarono, se essere stati coloro, che Tedaldo Elisei ucciso aveano.
Esempio: E Bocc. nov. 33. 21. A così fatto partito il folle amore di Restagnone, e l'ira della Ninetta se condussero, e altrui.
Definiz: §. VII. Il quarto riceve le preposizioni INFRA, INTRA, FRA, TRA, che vagliono l'istesso; e IN, APPRESSO, PER, VERSO, e SOPRA.
Esempio: Bocc. intr. 40. Avien già più particolarmente tra se cominciato a trattar del modo.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 1. Sopra se recatasi, disse (cioè: in atto di pensare)
Esempio: E Bocc. nov. 27. 38. Ma ciascuno per se, e poi tutti insieme apertamente confessarono ec. (cioè: di per se)
Esempio: E Bocc. nov. 31. 10. Tirata sopra se la cortina ec. quivi s'addormentò.
Esempio: E Bocc. nov. 42. 19. Dando loro licenzia di fare intra se quello, che più fosse a grado a ciascheduno.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 5. Fra se ordinato, che dovessero fare, e dire, la seguente mattina vi ritornarono.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 48. Con le barbe più nere gli vedete, e sopra se andare, e carolare, e giostrare (cioè: colla persona diritta, e in sulla vita, che si direbbe anche: sopra di se)
Esempio: E Bocc. canz. 7. 2. Ciascun per se accese novo foco.
Esempio: Pass. 58. Santo Antonio, tornando in se, tutto confortato cognobbe la presenza di Dio in quella luce.
Esempio: Petr. cap. 2. Costui certo per se già non mi spiace.
Esempio: E Petr. cap. 6. Ma ciascuna per se parea ben degna Di poema chiarissimo, e d'istoria (cioè: nel suo essere, di sua natura)
Esempio: Dant. Inf. 3. Nè furon ribelli, Nè fur fedeli a Dio, ma per se foro.
Definiz: §. VIII. Nel sesto caso.
Esempio: Bocc. intr. 48. Non d'altra maniera, che se similmente tutti i suoi avesse da se cacciati.
Esempio: E Bocc. nov. 51. 4. Cominciò una sua novella, la quale nel vero da se era bellissima (cioè: di sua natura)
Esempio: Petr. canz. 18. 1. A cui rivolgo il mio debile stile Pigro da se, ma 'l gran piacer lo sprona (cioè: naturalmente)
Esempio: F. V. 11. 87. Bindo v'andò, e da se a lui aperto gli mostrò tutti i suoi errori (cioè: a solo a solo)
Definiz: §. IX. Il sesto caso riceve le preposizioni IN, e CON, ma la preposizione CON molte volte gli si pon dietro, e gli s'affigge facendosene una sola dizione, e per rispetto del suono gli si toglie la N.
Esempio: Bocc. nov. 26. 19. Ricciardo in se medesimo godeva di queste parole.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 5. Seco proposero di fargli di questa penna alcuna beffa.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 166. L'amico a pena era ancora in se, che cominciò a dire (cioè: a pena era rinvenuto dallo sbalordimento)
Esempio: Rim. ant. Guitt. R. E discorre con sene entro 'l suo core.
Esempio: Dant. Inf. 30. Sostenne ec. Falsificare in se Buoso Donati.
Definiz: §. X. Si pone avanti alle particelle IL, LO, LI, GLI, LA, LE, Scrivendosi talora in vece di Se il, Se 'l, o anche Sel.
Esempio: Bocc. nov. 29. 9. Sel fece chiamare, e sì gli disse.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 25. Appressatoselo alla bocca, il baciò.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 22. Quando la gelosía gli bisognava, del tutto se la spogliò.
Definiz: §. XI. Se, usato in forza di sust. significa l'Interno.
Esempio: Salvin. disc. 1. 371. Parmi, che nel suo se così dicesse Platone.