1)
Dizion. 2° Ed. .
CAMBIO
Apri Voce completa
pag.144
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CAMBIO
Definiz: | verbale da cambiare, ma non si direbbe forse in tutti i significati di cambiare. Lat. permutatio. |
Esempio: | Bocc. n. 100. 28. La fanciulla era guardata da ogni huomo, e ognun diceva, che
Gualtieri aveva fatto buon cambio. |
Esempio: | Petr. cap. 2. Tal, ch'ella stessa lieta, e vergognosa Parea del cambio.
|
Definiz: | ¶ Per CONTRACCAMBIO, che è cosa eguale a quella, che tu ha' data, o ricevuta. Lat.
hostimentum. |
Definiz: | ¶ Render cambio, ricompensare, che anche diremmo. CONTRACCAMBIARE Lat.
par pro pari referre. |
Esempio: | Passav. 42. Rendati cambio di molti ammaestramenti, che desti a me. |
Definiz: | ¶ Cogliere in cambio, pigliare una cosa per un'altra. |
Esempio: | Passav. 283. Vanagloria, ec. si coglie in cambio, e prendesi l'una per l'altra.
|
Definiz: | ¶ Per termine mercatantesco. L. collybus. κόλλυβος. |
Esempio: | Bocc. n. 80. 4. Ragionano di cambi, di baratti, e di vendite, e d'altri spacci.
|
Esempio: | Passav. 126. I contratti usurai, ec. chi gli ricuopre, o scusa con nomi di cambio,
chi d'interessi, altri di depósito. |
|