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Dizion. 4° Ed. .
MENARE
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pag.203
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MENARE.
Definiz: | Condurre da un luogo a un altro. Lat. ducere, ductare, minare. Gr.
ἄγειν. |
Esempio: | M. V. 9. 75. Messer Giovanni mandò di sua gente per prendere un de' Bentivogli, il
quale, essendo bene accompagnato, si contese, e non se ne lasciò menare. |
Esempio: | Dial. S. Greg. M. 1. 4. Mandisi, se vi piace, alcuno, che vel meni, e
rappresenti dinanzi. |
Esempio: | Bocc. nov. 18. Comandò ad uno de' suoi famigliari, che nella sua casa il
menasse. |
Esempio: | E Bocc. num. 39. Mentrechè la fortuna in questa guisa ec. il
Conte d'Anguersa, e i figliuoli menava, avvenne, che ec. (quì per metaf.) |
Esempio: | E Bocc. g. 4. p. 8. Perchè non mi menate voi una volta a
Firenze? |
Esempio: | E Bocc. nov. 89. 10. Perchè non t'ingegni tu di menarlo bene,
e pianamente? |
Esempio: | Amet. 44. Egli aveva d'intorno di se per tutto pianissima via non d'altra
larghezza, che quella, che noi quì dimoranti diritta mena al tempio. |
Esempio: | Dant. Purg. 23. Che quella voglia all'arbore ci mena, Che menò Cristo lieto a dire
Elì. |
Esempio: | Petr. son. 227. Menami a morte, ch'io non me n'avveggio. |
Esempio: | E Petr. 260. Ove ancor per usanza amor mi mena. |
Esempio: | E Petr. canz. 18. 4. Dolor, perche mi meni Fuor di cammino a
dir quel, ch'io non voglio? |
Esempio: | Tass. Ger. 17. 1. Gazza è città della Giudea nel fine Su quella via, ch'inver
Pelusio mena. |
Esempio: | Cas. lett. 61. Potrà menare il Barbadori, e chi altri le piacerà. |
Definiz: | §. I. Menare, Indur menagione. Lat. fluxum inducere. |
Esempio: | Cr. 5. 48. 16. Che procede ec. per acuità di medicina, quando menasse
disordinatamente. |
Esempio: | E Cr. 6. 4. 1. Certi lo cuocono al fuoco, e questo cotale è men
lassativo, e mena più dolcemente. |
Definiz: | §. II. Menare un pugno, o altro colpo, o Menare assolutam. vale Percuotere. Lat.
ictum, vel pugnum infringere, ducere. Gr. κονδύλους
ἐντρίβειν. |
Esempio: | Filoc. 2. 284. Ma non voglio, che tu però meni molti colpi. |
Esempio: | M. V. 9. 59. E menatogli un altro colpo in sul capo, l'abbattè del cavallo.
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Esempio: | Com. Inf. 20. Sì inimichevolmente si menarono, che amendue, rimasero morti in sul
campo. |
Esempio: | Ar. Fur. 12. 50. Nè mena botta, che non vada piena. |
Esempio: | E Ar. Fur. 39. 49. Mena la spada a un tempo
Sansonetto. |
Esempio: | E Ar. Fur. st. 50. Ad Olivier, che troppo innanzi fassi Menò
un pugno sì duro, e sì perverso, Che lo fe cader pallido, e esangue. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 17. 37. Tosto si volta ad Agramante, e mena. |
Esempio: | Fir. As. 69. Io gli menai con salda mano un colpo con tanta felicità, che io lo
distesi per terra. |
Definiz: | §. III. Menare di punta, vale Ferir di punta. |
Esempio: | Ar. Fur. 30. 63. Mena di punta, e drizzò il colpo crudo, Onde gittato avea colui
lo scudo. |
Definiz: | §. IV. Menare, per Agitare, Muovere, Commuovere, Dimenare, e simili. Lat. agitare,
commovere. Gr. σείειν,
συγκινεῖν. |
Esempio: | Ovvid. Pist. Questo non puoi tu negare, perciocchè la Dea Diana v'era presente, e
tenne a mente le tue parole, e parve, ch'ella menasse il capo, quando ricevette le tue promesse. |
Esempio: | M. Aldobr. La biacca, e l'aghetta sieno trite, e molto menate nel mortaio
coll'aceto, e coll'olio rosato. |
Esempio: | But. Purg. 18. 1. Dicea forse mormorando, o menando le labbra. |
Esempio: | Cr. 9. 14. 3. Non si deono menare i detti setoni, se non passati due giorni.
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Definiz: | §. V. Menare, per Generare, Producere. Lat. ferre, producere. Gr.
φύειν,
γεννᾶν. |
Esempio: | Cr. 5. 12. 6. Deesi proccurare, che 'l pedale si divida in molti rami, e i rami in
verghe, e vettucce, le quali menino, e producano il frutto. |
Esempio: | Tes. Br. 3. 2. E quelli pesci, ch'egli mena, non possono vivere in altro
lago. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 16. Così a questo corpaccio del mondo, Che per esser maggior più
feccia mena, Bisogna spesso risciacquare il fondo. |
Esempio: | E Ber. rim. 98. Ha presso un lago, che mena carpioni, E trote,
e granchi, e sardelle, e frittura. |
Definiz: | §. VI. Menare, per Condurre, Trattare, Tramare. Lat. tractare. |
Esempio: | Bocc. nov. 80. 6. Pensossi di volere molto cautamente menar questo amore.
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Esempio: | M. V. 6. 10. E non potendo menare eglino questo, perchè erano sospetti, il facieno
menare a un messer Andrea Giudice. |
Definiz: | §. VII. Menare a tondo, in vece di Menare la mazza tonda. |
v. MAZZA §. II.
Esempio: | M. V. 10. 102. Menarono a tondo, guastando, e consumando ciò, ch'era in quella.
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Definiz: | §. VIII. Menar donna, o moglie, vale Condur la moglie a casa, ed anche Pigliar moglie. Lat.
uxorem domum ducere, uxorem ducere. Gr. εἰς τὴν οἰκίαν
γυναῖκα
κομίζεσθαι,
γαμεῖν. |
Esempio: | Din. Comp. 1. 3. Ordinarono ucciderlo il dì menasse la donna. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 4. La quale il giudice menata con grandissima festa a casa sua
ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 41. 24. Diliberarono, che quello medesimo dì, che
Pasimunda menasse Efigenia, quello Ormisda menasse Cassandra. |
Esempio: | E Bocc. nov. 100. 6. La quale io intendo di tor per moglie, e
di menarlami fra quì a pochi dì a casa. |
Esempio: | Cron. Morell. 240. Era stato in matrimonio circa a dieci anni, e mesi sei; menò
moglie a dì 18. Gennaio 1363. |
Esempio: | Amm. ant. 35. 4. 3. In una contrada è usanza, che la nuora il dì seguente, che è
issuta menata, domanda la pentola in presto dalla suocera, e ella incontanente gliele niega. |
Esempio: | Circ. Gell. 5. 122. Doverebbesi piuttosto usare, e così vorrebbe il giusto, che il
marito, quando e' mena moglie, mettesse all'incontro tanti danari, quanti gli dà la moglie per
dota. |
Definiz: | §. IX. Menar via, vale Condurre alcuno altrove, levandolo dal luogo, ove si ritrovava. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 290. Dall'altro lato del fiume venendo un leone, menónne via
l'altro fanciullo. |
Definiz: | §. X. Menare smanie, vale Far pazzie. v. Flos 15. |
Esempio: | Bocc. nov. 72. 4. Ne 'nvaghì sì forte, che egli ne menava smanie. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 30. Dicendosi in questo modo molte cose da ogni lato, le
quali lui, che per troppo stimarsi menava smanie, concitavano, e mettevano su. |
Definiz: | §. XI. Menare orgoglio, fierezza, crudeltà, e simili, vale Inorgoglire, Divenire orgoglioso, fiero,
crudele ec. Lat. saevire, superbire, etc. Gr. χαλεπαίνειν,
ὀγκοῦσθαι. |
Esempio: | Rim. ant. M. Cin. 52. Quando è con voi quella, che orgoglio mena, Ferezza, e
crudeltà verso colui. |
Esempio: | Cron. Morell. 230. E già agli Ubaldini tolte assai delle loro fortezze, comecchè
ancora ne tenessono assai, e in spezialità Monte Accinico, per la quale fortezza menavano gran rigoglio. |
Esempio: | Nov. ant. 99. 5. E vide Tristano, che menava così grande duolo. |
Esempio: | Ninf. Fies. 339. Avrebbon fatto le pietre, e gli albóri, Sol per pietà di lei
menar dolori. |
Definiz: | §. XII. Menar buono, vale Approvare, Concedere, Far buono. |
Esempio: | Salvin. pros. Tosc. 1. 507. Mal fanno quei giovani, che rapiti in soverchia
ammirazion del maestro ec. manano buono ogni suo detto, senza niente aggiugner del loro. |
Definiz: | §. XIII. Menare sonno, vale Dormire. Lat. somnos ducere. Gr.
ὕπνον
σπάειν. |
Esempio: | Fiamm. 4. 148. Oh come è dilettevole, quanto è grazioso ec. sopra i nudi cespi
menare i lievi sonni! |
Definiz: | §. XIV. Menare i giorni, vale Passare i dì. Lat. dies ducere.
Gr. διαμερεύειν,
Demost. |
Esempio: | Fiamm. 2. 1. Mentrechè io, carissime donne, in così lieta, e gioiosa vita menava i
giorni miei, poco alle cose future pensando, la nemica fortuna a me di nascoso temperava i suoi
veleni. |
Definiz: | §. XV. Menar le calcole, figuratam. per Aiutarsi nell'atto venereo. Lat. ducere, Plaut.. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 13. Or che menar di calcole ec. faccian le tessitrici, lascerò io
pensar pure a voi. |
Esempio: | Ar. Len. 1. 1. Volendole Insegnare un lavoro il più piacevole, Che far si possa,
di menar le calcole, E batter fisso. |
Definiz: | §. XVI. Menar per lo naso, vale Aggirare, Dare ad intendere. Lat. decipere,
fucum facere. Gr. ἐξαπατᾶν,
φενακίζειν. v. Flos
105. |
Esempio: | Cavalc. Med. cuor. I quali il diavolo mena per lo naso di vizio in vizio, e di
male in peggio. |
Esempio: | Salv. Granch. 2. 4. Ella sare' la prima volta, ch'io T'ho menato pel naso, com'un
bufolo. |
Esempio: | Gal. Sist. 105. Vuol esso menar lui pel naso, e farlo dire a suo
modo. |
Definiz: | §. XVII. Menar per parole, vale Mandare in lungo. Lat. procrastinare, diem
de die ducere. Gr. ἀναβάλλεσθαι ,
ἀναβολὴν
ποιεῖσθαι. |
Esempio: | G. V. 6. 24. 2. Vedendosi il Papa menare per ingannevoli parole a danno, e
vergogna di se, e della Chiesa, divenne più nimico di Federigo. |
Esempio: | E G. V. 11. 136. 3. E così feciono dilatando, e menando il Re
per parole (così ne' T. a penna) |
Definiz: | §. XVIII. Menar parole, vale Fermare i patti. Lat. rem agere,
transigere. Gr. πραγματεύεσθαι. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 2. Che venga il canchero a chi me la diede, a chi menò le parole, a
chi ne fu inventore. |
Definiz: | §. XIX. Menare a fine, vale Condurre a fine, Mettere in esecuzione. Lat. ad
finem ducere, perducere. Gr. πρὸς
τέλος ἄγειν. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 3. 9. 41. Vuol con perfezion menare Ogni cosa al suo bel
fine. |
Esempio: | Alam. Gir. 4. 19. Così promett'io, disse, al terzo giorno Di ritornar, se menar
posso a fine Quel, ch'io disegno. |
Definiz: | §. XX. Menare a capo, vale Menare ad effetto, Finire, Effettuare. Lat.
efficere, absolvere. Gr. ἀποτελεῖν. |
Esempio: | Introd. Virt. Ed egli menerà a capo tutti vostri intendimenti. |
Esempio: | Bocc. nov. 27. 27. La quale con iusta bilancia tutte le sue operazion mena ad
effetto. |
Definiz: | §. XXI. Menar la vita, vale Vivere. Lat. vitam ducere. Gr.
βιοῦν βίον. |
Esempio: | Gr. S. Gir. 1. È Signore di tutti coloro, che buona vita menano. |
Esempio: | Alam. Gir. 19. 42. Potrete in questa selva derelitta Menar la vita in orbo stato,
e rio? |
Definiz: | §. XXII. Menar la danza, vale Guidare il ballo. Lat. restim
ducere. |
Esempio: | Bocc. g. 1. f. 6. Comandò la Reina, che una danza fosse presa, e quella menando
la Lauretta, Emilia cantasse. |
Definiz: | §. XXIII. Menar la danza, per metaf. vale Essere il principale in alcun trattato, maneggiandolo a suo senno.
Lat. familiam ducere. Gr. πρωτεύειν. |
Esempio: | Salv. Granch. 1. 2. In somma il Granchio Mena tutta la danza. |
Definiz: | §. XXIV. Menar le mani, vale Combattere. |
Esempio: | Alam. Gir. 8. 89. Quando sarete nella schiera folta, E che tutti verran per farvi
offesa, Menate ben le mani. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 4. 63. E fuora, e dentro si mena le mani. |
Definiz: | §. XXV. Menar le mani, vale anche Affrettarsi, Studiarsi in far checchessia. Lat. studere,
festinare, satagere. Gr. σπουδάζειν,
διαπονεῖν,
ἐξεργάζεσθαι. |
Esempio: | Cecch. Esalt. cr. 4. 6. Che s'egli impanca a desco, Mena le mani, come un
berrettaio. |
Esempio: | Malm. 10. 53. Mena le man, ch'e' pare un berrettaio. |
Definiz: | §. XXVI. Menare a braccia, vale Sostenere, o Reggere in sulle braccia chi non vuole, o non puote
reggersi da se medesimo. Lat. inter brachia correptum ducere. |
Esempio: | Ovvid. Pist. 15. E così ne fu menato a braccia dalli suoi
famigli. |
Definiz: | §. XXVII. Menar l'orso a Modana; proverb. che vale Mettersi a impresa da non ne trarre onore, nè
guadagno. Lat. oleum, et operam perdere. |
Esempio: | Fir. disc. lett. 322. Voglio, che entrambi noi ci ridiamo di costui, il quale, a
dirti il vero, mi par, secondochè si dice, che egli abbia tolto a menar l'orso a Modena. |
Definiz: | §. XXVIII. Menare il can per l'aia; vale Allungarsi nel discorso con mescolarvi cose, che non fanno
a proposito. Lat. erronem esse. v. Flos
319. |
Esempio: | Varch. Ercol. 94. D'uno, che favella favella, e favellando favellando con lunghi
circuiti di parole aggira se, e altrui senza venire a capo di conclusione nessuna, si dice: e' mena il can per
l'aia. |
Esempio: | Malm. 6. 94. Mentre costui a ogni cosa appella, E co' suoi punti mena il can per
l'aia. |
Definiz: | §. XXIX. Menare per la lunga, o simili, vale Mandare in lungo. Lat. differre, morari. Gr. ἀναβάλλεσθαι ,
ἀναβολὴν
ποιεῖσθαι. |
Esempio: | G. V. 11. 44. 1. Parendo a' Fiorentini, che messer Mastino, e messer Alberto della
Scala gli menassono per lunga. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 17. Postisi a cena ec. astutamente quella menò per lunga infino
alla notte oscura. |
Esempio: | Pallad. Febbr. 12. Questi, che sono troppo in sommo lasciati ec. menanla a
lunga. |
Esempio: | Cecch. Dissim. 4. 9. Ora veggendosi Costor menar da costui per la
lunga. |
Esempio: | Ar. Supp. 4. 8. E giorni, e mesi tanto in lungo il menino. |
Definiz: | §. XXX. Menar le gambe, vale Fuggire. Lat. fugere, celerrimo cursu
fugere. Gr. φεύγειν,
ἀποδρᾶν
ἀποδρᾶναι. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 5. 8. Vedeste voi, compagni, Che bel menar di
gambe? |
Definiz: | §. XXXI. Menar la coda, e Menare assolutam. in signific. osceno. Lat. manstuprare. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 216. Mascio mettendosi mano alle brache dice a costui: va mena
quà. Il giovane tutto vergognoso si volge d'altra parte, e Mascio dice: va, mena quà. |
Esempio: | Pataff. 7. La botte piena, e la mogliera Nanni, E menerem la coda
tuttavia. |
Esempio: | Bellinc. son. 228. Voi errate com'un, del qual dich'io, Che dormendo con un gliel
menò bene, Poi disse: io mi credea, che fosse il mio. |
Definiz: | §. XXXII. Menare alla mazza, vale Tradire. Lat. in malum
adducere. |
Esempio: | Ambr. Cof. 5. 3. Nè so, se quel tristo di Panurghio M'ha menato alla
mazza. |
v. MAZZA §. III.
Definiz: | §. XXXIII. Menare in servaggio, vale Condurre schiavo. Lat. captivum
ducere. Gr. αἰχμαλωτεύειν. |
Esempio: | G. V. 7. 128. 1. Giovani, garzoni, e pulcelle, e donne assai furono violate
villanamente da' Saracini, e menate in servaggio. |
Esempio: | E G. V. cap. 144. 5. Giovani, uomini, e donne menarono in
servaggio. |
Definiz: | §. XXXIV. Menar trattato, vale Aver segreta intelligenza con alcuno. |
Esempio: | G. V. 7. 137. 1. Essendo menato un segreto trattato per pigliare la città d'Arezzo
per tradimento. |
Esempio: | E G. V. appresso: E venía fornito il trattato, se non che uno,
che il menava, cadde d'uno sporto. |
Definiz: | §. XXXV. Menar delle calcagna, vale Correr velocissimamente, Fuggire. Lat. cursu quamcelerrimo abire. Gr. τάχιστα
δραμεῖν. |
Esempio: | Ar. Fur. 1. 17. Che quanto può menar delle calcagna, Colei lo caccia al bosco, e
alla campagna. |
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