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Dizion. 4° Ed. .
NUMERO
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NUMERO.
Definiz: | Raccolto di più unità. Lat. numerus. Gr. ἀριθμός. |
Esempio: | Bocc. intr. 3. Già erano gli anni della fruttifera Incarnazione del Figliuolo di
Dio al numero pervenuti di mille trecento quarantotto. |
Esempio: | Dant. Par. 29. Vedrai, che 'n sue migliaia Determinato numero si cela.
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Esempio: | Tes. Br. 1. 3. Arismetrica, che c'insegna ec. partire l'uno per l'altro, e numero
sano, e numero rotto. |
Esempio: | E Tes. Br. 2. 40. Dunque conviene elli come per necessitade,
ch'elli sieno fatti a numero, e a misura. |
Esempio: | Cronichett. d'Amar. 3. Lesse la scrittura in questa forma: a peso, numero, e
divisione. |
Esempio: | But. Purg. 25. 1. Quando Ercole si venne a partire, innumerò le sue bestie, e non
trovando lo numero, andolle cercando; non trovandole, partivasi. |
Definiz: | §. I. Numero, diciamo anche alle Figure aritmetiche, o d'abbaco. |
Esempio: | Borgh. Mon. 174. Faceva quell'effetto, che noi colle note dell'abbaco aggiungendo
a' primi numeri un zero, o due, o tre ec. facciam crescere le centinaia in migliaia. |
Esempio: | E Borgh. Mon. 176. Forse tutte le nazioni hanno avute alcune
proprie note, e figure per gli numeri, non gli volendo sempre distendere con tutte le sue lettere. |
Esempio: | E Borgh. Mon. 235. Nè altro l'ha di certi libri levato, che il
troppo multiplicare de' numeri, che risultava di quella maniera. |
Definiz: | §. II. Numero, per Moltitudine. Lat. vis, manus, multitudo, acervus. Gr.
πλῆθος. |
Esempio: | Serm. S. Ag. 52. Questa fortezza hanno gli eretici, e i falsi frati, del qual
numero per la grazia di Dio so, che non siete voi. |
Esempio: | Serd. stor. 10. 374. Si ritirarono con gran preda, e con gran numero di prigioni
nell'isola Bombaino. |
Esempio: | E Serd. stor. 10. 383. Tostamente vi concorse ancora il
governatore del luogo ec. con maggior numero di gente. |
Definiz: | §. III. Numero, diciamo anche all'Armonía del verso, e della prosa. Lat. numerus. Gr. ῥυθμός.
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Esempio: | Demetr. Segn. 12. La forma del periodo rettorico sia ritorta, e circolare ec. la
quale insieme col numero si rigiri. |
Esempio: | E Demetr. Segn. 22. Si vede chiaro in Tucidide, il quale ha
quasi tutta la magnificenza dalla lunghezza del numero. |
Esempio: | E Demetr. Segn. 23. S'innalza sopra 'l numero, e sopra
l'armonía della prosa. |
Esempio: | Varch. Ercol. 268. Il numero, che si ritruova ne' versi, come è di quattro
maniere, così s'appartiene a quattro artefici, e a tutti in diverso modo; al poeta, al versificatore, al metrico, e al
ritmico, che altri nomi per ora migliori, e più chiari di questi non mi sovvengono. |
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