1)
Dizion. 1° Ed. .
DISCREZIONE
Apri Voce completa
pag.280
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
DISCREZIONE.
Definiz: | Quel distinguimento, che usano gli huomini ben costumati, nel procedere, dando a ciascuno amorevolmente quel che
gli si conviene, ne più volendo per se. Lat. aequitas, aequum et bonum, prudentia,
providentia. |
Esempio: | Coll. S. Pad. La discrezione è madre, e guardiana, e temperatrice di tutte le
virtudi. |
Esempio: | Bocc. nov. 24. 13. E con discrezione lungamente ne prese il suo piacere.
|
Esempio: | Lab. n. 35. Dov'è 'l tuo avvedimento fuggito, dov'è la tua discrezione?
|
Esempio: | G. V. 12. 42. 5. Idioti, ignoranti, e senza discrezione, e avvolontati.
|
Esempio: | Fav. Esop. Piaccia alla vostra discrezione, Madonna Aquila, di rendermi i miei
figliuoli. |
Esempio: | Passav. Prol. Quando è venuto gli anni di tale discrezione. |
Definiz: | ¶ Per divisione, e distinzione. Lat. discretio, distinctio. |
Esempio: | Dan. Par. 32. E sappi, che dal grado in giù, che siede, A mezzo 'l tratto, le
duo discrezioni, Per nullo proprio merito si siede. |
Esempio: | But. cioè le due differenze, e divisioni. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Pure ancora non sappiamo con che discrezione egli esamina i nostri
fatti [parla d'Iddio] |
Definiz: | Dicesi in proverbio. E' si da l'uficio, e non la discrezione, cioè. E' si può dare il carico, ma non
in tutto lo 'nsegnamento del maneggiarlo. |
|