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Dizion. 2° Ed. .
CHI
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CHI.
Definiz: | S'usa nel numero del più, e del meno, e nel masculino, e nel femminino, e vale, colui che. |
Esempio: | Bocc. proem. num. 4. Ch'egli è usato di porgere a chi non si mette ne' suoi più
cupi pelaghi navigando. |
Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 5. Chi da diverse cose infestato, sia oltre
alla speranza, ec. |
Esempio: | Lib. Sagr. E i tavernieri, e chi questo sostengono [cioè coloro i quali]
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Esempio: | Bocc. n. 80. 4. Lequali da chi non le conosce sarebbono, e son tenute onestissime
donne. |
Esempio: | Boccac. n. 13. 18. E chi tenea con l'uno, e chi con l'altro. |
Esempio: | E Bocc. n. 80. 3. E ancora chi sieno i mercatanti, che
l'hanno. |
Esempio: | Petr. canz. 6. 4. Laqual piombo, o legno, Vedendo è chi non pave. |
Esempio: | Bocc. n. 16. 6. Quivi non era chi con acqua fredda, o con altro argomento le
smarrite forze ricoverasse. |
Esempio: | E Bocc. n. 2. 6. Non credi tu trovar qui, chi il battesmo ti
dea? |
Definiz: | L'usiamo anche in vece di CHIUNQUE: |
Esempio: | parli chi vuole in contrario. Bocc. Introd. n. 44. |
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