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Dizion. 3° Ed. .
CHI
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pag.324
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CHI.
Definiz: | S'usa nel numero del più, e del meno, e nel masculíno, e nel femminíno: e vale Colui che. |
Esempio: | Boc. Proem. 4. Ch'egli è usato di porgere a chi non si mette ne' suoi più cupi
pelaghi navigando. |
Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 5. Chi da diverse cose infestato sia oltre
alla speranza, ec. |
Esempio: | Lib. Sagr. E i taverniéri, e chi questo sostengono [cioè coloro, i quali]
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Esempio: | Boc. Nov. 80. 4. Le quali da chi non le conosce, sarebbono, e son tenute
onestissime donne. |
Esempio: | Boc. Nov. 13. 18. E chi tenea coll'uno, e chi coll'altro. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 80. 3. E ancóra chi sieno i mercatanti, che
l'hanno. |
Definiz: | §. Per Alcun che. |
Esempio: | Boc. Nov. 16. 6. Quivi non era chi con acqua fredda, o con altro argomento le
smarrite forze ricoverasse. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 2. 6. Non credi tu trovar qui, chi il battesmo ti
dea? |
Definiz: | §. Per Chiunque. |
Esempio: | Bocc. Introd. num. 44. Parli chi vuole in contrario. |
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