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1) Dizion. 5° Ed. .
LIBERTINO
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LIBERTINO.
Definiz: Add., che più spesso usasi in forza di Sost. Che ha abiti, costumi, soverchiamente liberi, disonesti; Che è dissoluto, licenzioso.
Dal lat. libertinus, che però aveva altro significato. –
Esempio: Segner. Incred. 219: Se le mentovate ragioni non compariscono di buon aspetto alle menti de' libertini così stravolte, non è discredito della verità, n'è trionfo. Come poteano risplendere fedelmente sì begli oggetti in tali specchi, tutti imbrattati di fango?
Definiz: § I. E per Che professa libere opinioni in materia di religione; Che non cura, o Che disprezza, le credenze e le pratiche religiose. –
Esempio: Magal. Lett. At. 9: Entrate a tavola in gran compagnia; ecco il discorso di religione.... Sentite un brutale discorrerne con poco rispetto; un altro, che ci fa del libertino, portar con derisione un luogo oscuro della Scrittura, ec.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 200: Il parlare il linguaggio de' libertini sul fatto de' miracoli, non è comunicare con la malignità de' libertini, ma pure una spezie di comunione è ella.
Definiz: § II. E per estensione, Che non osserva le regole stabilite in qualche arte, disciplina, o simile; detto, figuratam., anche della cosa stessa. –
Esempio: Salvin. Perf. Pitt. trad. Pref. 24: Hanno introdotto.... non so qual pittura, per così dire, libertina e interamente disimpegnata da tutte le suggezioni, che rendevano quest'arte altre volte sì ammirabile e sì difficile.
Esempio: E Salvin. Perf. Pitt. trad. Pref. 28: Michelagnolo.... ci fornirà pienamente, nelle sue stravaganti composizioni, della materia propria a discoprire l'ignoranza e la temerità de' libertini che, calpestando tutte le regole dell'arte, non seguono altre che quelle de' loro capricci.
Definiz: § III. Pur detto di persona, o riferito comecchessia a persona, trovasi per Libero, Franco, Di sensi liberi, o simile. –
Esempio: Segner. Mann. dic. 13, 1: Sei tanto inclinato a dir mal del prossimo, che te lo rechi non di rado anche a gloria, con affermare che tu sei uomo di genere libertino, leale, limpido, franco, ec.
Esempio: E Segner. Mann. appr.:dic. Non ogni verità che ti viene in bocca dee da te dirsi, sol perchè sei uomo di genere libertino.
Definiz: § IV. Si usò per Amatore, Fautore, di libertà politiche e del governo democratico. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 20: Quegli che per fare professione di desiderare la libertà si chiamavano volgarmente i libertini.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 25: Quei della parte del popolo, e libertini,... ridussono quello stato a popolare, ec.
Esempio: Nard. Stor. 2, 80: Era cosa possibile che.... la cosa non fusse andata più innanzi contro a costoro, nè contro agli altri, che erano chiamati universalmente libertini da coloro che singularmente facevano professione di supremi amatori dello stato de' Medici.
Esempio: Varch. Stor. 2, 231: Lodovico prese per suo compagno Dante di Guido da Castiglione, il quale solo si mise a cotal rischio veramente per amor della patria, come quegli che era libertino e di gran coraggio.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 153: E rimessi di nuovo a partito, restò di voti superiore il Cappone; con tanto dispiacere de'libertini (così chiamati volgarmente i più sviscerati di quella forma), quanto ne esultarono gli ottimati.
Esempio: E Pitt. I. Istor. fior. 165: Concorsero a questo ancora alcuni capi de' libertini.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 180: I libertini, chè così chiameremo con vocabolo antico coloro che amano o fanno professione di amare la libertà, procedettero più oltre e fecero sì che ec.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 123: Questi umori libertini, nati prima in Virginia e nel Massacciusset, appoco appoco si propagarono anche nelle altre provincie.
Definiz: § VI. Libertino, dicevasi, presso i Romani, per Fatto, Divenuto, libero, di schiavo che era; Affrancato dalla servitù. –
Esempio: Val. Mass. volg. V. 135: Gneo Flavio, nato di padre libertino, cioè di servo francato.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 149 t.: Si fecero anche certe compagnie di vecchi; ed i libertini furono descritti ed ordinati in centurie.
Esempio: Borg. V. Disc. 1, 383: Di certi Spagnuoli racconta Livio,... che per ordine del Senato essendo dal Pretore liberati o francati,... ne fu fetta una colonia,... e fu questa chiamata Latina, e di libertini.
Esempio: Bard. G. Grand. Som. 77: Or se ciò vogliono i plebei, de' bagni de' libertini che dirò?
Esempio: Dav. Tac. 1, 395: Esempio memorevole, che una femmina libertina volesse salvare con tanta agonia gli stranj..., quando gl'ingenui uomini, cavalieri, senatori, senza tormenti scoprivano i più cari.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 31: Più non s'ode parole fra noi de' servi, delle manumissioni, de' liberti, de' libertini, de' censiti, ec.
Definiz: § VII. Dicevasi altresì per Discendente da uomo, di schiavo, fatto libero. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 326: Orazio Fiacco fu di nazione assai umile e depressa, perciocchè egli fu figliuolo d'uomo libertino: e libertini si dicevan quelli li quali erano stati figliuoli d'alcun servo, il quale dal suo signore fosse stato in libertà ridotto, e chiamavansi questi cotali liberti.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 224: Dette la veste senatoria a un figliuolo d'un libertino, cioè d'uno, il padre del quale era stato figliuolo di servo.
Esempio: E Ross. P. Sveton. 225: A' tempi d'Appio, e dipoi per alcun tempo, libertini erano chiamati non quelli che erano fatti liberi, ma ancora i cittadini che da loro erano discesi.
Definiz: § VIII. E per estensione, Liberato da prigionia o schiavitù di guerra. –
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 1, 111: Ciò mosse la gelosia e lo sdegno singolarmente dei libertini di Cirene e di Alessandria.... Questi libertini erano di quegli Ebrei che, menati schiavi a Roma da Pompeo ed altri Romani, aveano comechessia raccattata la libertà.