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MATTARE
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MATTARE.
Definiz: Att. Dare altrui scaccomatto nel giuoco degli scacchi; ma non è comune. Usato anche in locuz. figur. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 152: Il castellano lieto cominciò a ridere, reggendo ch'egli matterà Filocolo, dove Filocolo avria lui potuto mattare; e dandogli con una pedona pingente scacco, quivi il mattò.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 154: Ma se voi aveste ben riguardato il giuoco, primachè guastolo, voi avreste conosciuto che io era in due tratti matto da voi.
Esempio: E Bocc. Filoc. appr.: Io de' miei giorni con molti ho giucato, e mai non trovai chi a questo giuoco mi mattasse se non tu.
Esempio: E Bocc. Filostr. 7, 97: Nè credo in questa terra cavalieri, E siencen quanti voglin de' cortesi, Cui non mattasse in mezzo lo scacchieri Di cortesia e di magnificenza.
Definiz: § Figuratam., vale Vincere, Superare, e con più grave senso Confondere. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 68: Qui gli battè Cristo e vinsegli e mattògli; e però a questa quistione si partirono vergognosi.
Esempio: Barber. Docum. Am. 179: Poi fa' ragion ch'el non faccia i tuoi tratti, Se non come sai tue Le contenenze sue. Ma sempre guarda, ch'esso non ti matti.
Esempio: Collaz. SS. PP. 128: Disputando della natura di questo vizio coi filosafi alcuno de' padri, i quali il credeano mattare come uno villanello per la semplicità de' cristiani, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 160: E rimase quasi tutto smemorato, dicendo: Non trovai mai nessun uomo che mi mattasse, ed un fanciullo m'ha vinto e matto.