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Dizion. 1° Ed. .
CASO
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CASO.
Definiz: | filosoficamente, cagione accidentale di quello, che accade di rado nelle cose, che si fanno dalla Natura: ma appo
di noi, caso, vale avvenimento, accidente, e simili. Lat. casus, fors. |
Esempio: | Bocc. proem. n. 9. Nelle quali novelle piacevoli, e aspri casi d'amore, e altri
fortunati avvenimenti. |
Esempio: | E Bocc. n. 15. 20. Dolente del caso cominciò a chiamare il
fanciullo. |
Esempio: | E Bocc. introd. n. 30. Non già da alcuno proponimento tirate,
ma, per caso, in una delle parti della Chiesa, adunatesi. |
Esempio: | E Bocc. n. 17. 57. Dal Re, e dalla Reina de' suo' casi
addomandata. |
Esempio: | E Bocc. n. 18. 46. Volle ogni cosa sapere di tutti i suo'
preteriti casi. |
Esempio: | E Bocc. n. 1. 16. Veggendo un'huomo in caso di morte
[cioè termine |
Esempio: | Dan. Par. 14. Nella mia mente fa subito caso [cioè genera avvenimento]
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Definiz: | Onde, La immaginazion non fa caso, cioè, non fa esser quel, che non è. |
Esempio: | Bern. rim. Così con questo io mi certificai, che l'immaginazion non facea caso.
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Definiz: | E Far caso d'una cosa, vale farne stima. L. pendere, facere,
aestimare. onde CASOSO: che d'ogni cosa fa caso. |
Definiz: | E CASO, appo gli Scolastici, vale figurazione del fatto, e 'l fatto stesso. Come sarebbe, caso di
coscienza, caso di legge. L. casus facti species. |
Esempio: | Pass. 166. Quattro sono i casi, ne' quali la persona è tenuta di riconfessarsi.
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Esempio: | Esempio del Compilatore E gli è il caso, in vece d'aggiunto, vale
acconcio, a proposito. L. idoneus, aptus. |
Definiz: | E Huomo a caso, e a casaccio: inconsiderato. Lat. inconsyderans,
inconsyderatus. |
Definiz: | E CASO, termine gramaticale, attenente al nome, quantunque appo di noi non si distinguano i casi per le cadenze,
ma per lo segno lor posto avanti. |
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