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Dizion. 4° Ed. .
MONDO
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pag.275
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MONDO.
Definiz: | Sust. Il Cielo, e la Terra insieme, e ciò che si racchiude in essi, Universo. Lat. mundus, universitas. Gr. κόσμος, πᾶν. |
Esempio: | Bocc. g. 1. f. 5. Conciossiacosachè dal principio del mondo gli uomini sieno
stati da diversi casi della fortuna menati. |
Esempio: | Lab. 148. Mirabil cosa, che in tante migliaia d'anni, quante trascorse sono, poichè
'l mondo fu fatto, intra tanta moltitudine, quanta è stata quella del femineo stesso, esserne diece solamente trovate
savie. |
Esempio: | Dant. Par. 2. Questi organi del mondo così vanno. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 17. 1. Colui, che pose nome piccol mondo All'uomo, ebbe d'ingegno un
ricco dono. |
Esempio: | Malm. 8. 4. Ed egli, che d'un mondo assai più vale, Sta fuori tutta notte, o
diacci, o piova. |
Definiz: | §. I. Mondo, per Parte di esso, cioè la Terra sola. Lat. terrarum orbis. |
Esempio: | Bocc. nov. 19. 35. Sei anni andata tapinando in forma d'uom per lo
mondo. |
Esempio: | Dant. Purg. 23. Nel qual mutasti mondo a miglior vita. |
Esempio: | Petr. son. 30. Nè nebbia, che 'l ciel cuopra, e 'l mondo bagni. |
Esempio: | E Petr. son. 262. Così nel mondo Sua ventura ha ciascun dal
dì, che nasce. |
Esempio: | E Petr.canz. 38. 5. Null'al mondo è, che non possano i versi.
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Esempio: | Tac. Dav. ann. 15. 214. Eranvi uccellami, e salvaggiumi di varj capi del mondo.
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Definiz: | §. II. Mondo, per Parte di essa terra, Paese, Regione. Lat. regio, orbis, gens.
Gr. χώρα, κόσμος,
ἔθνος. |
Esempio: | Bocc. nov. 26. 2. Alquanto è da uscire della nostra città ec. e ec. alquanto
delle cose, che per l'altro mondo avvenute sono, raccontare. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 3. 73. E per le gioie loro lo spandere i nostri tesori per le
mondora strane, o nimiche (il Lat. ha gentes) |
Definiz: | §. III. L'altro mondo, e Mondo di là, vagliono Paradiso, o Inferno, o Luogo
dell'altra vita. Lat. supera, infera. Gr. τὰ
ἄνω, τὰ κάτω. |
Esempio: | Bocc. nov. 70. 8. Sono a te tornato a dirti novelle dell'altro mondo.
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Esempio: | E Bocc. nov. 77. 49. Acciocchè tu del desiderio degli occhi
miei possi maggior certezza nell'altro mondo portare. |
Esempio: | Salvin. disc. 1. 103. Platone disse, che a volere le cose del mondo di là far
credere agli uomini senza contrasto ec. erano solo i figliuoli degl'Iddii sufficienti. |
Esempio: | E Salvin. disc. 410. Andare nel mondo di là pieno di bella
speranza, e francheggiato dallo scudo della sua coscienza. |
Definiz: | §. IV. E Mondo, figuratam. preso, vale il Genere umano. Lat. orbis. Gr.
κόσμος. |
Esempio: | Dant. Par. 10. Per soddisfare al mondo, che gli chiama. |
Esempio: | Petr. canz. 9. 2. Le qua' fuggendo tutto 'l mondo onora. |
Esempio: | E Petr. son. 210. Non la conobbe il mondo, mentre l'ebbe,
Conobbil'io. |
Esempio: | Bocc. nov. 8. 5. Gran vergogna, e biasimevole del mondo presente. |
Esempio: | E Bocc. nov. 65. 14. Non gli trarrebbe del capo tutto 'l
mondo, che per altro, che per male, vi venisse. |
Esempio: | Red. lett. 2. 268. Ho perduto molto più di quello, che il mondo può immaginarsi.
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Definiz: | §. V. Mondo, figuratam. per Quantità grande di checchessia. |
Esempio: | Vit. S. Ant. E tuttavia un gran mondo di gente pagana correva a stuoli al suo
eremitaggio. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 13. 179. Camerino ebbe pochi accusanti, e di crudeltà private più,
che di latrocinj; Silvano n'ebbe un mondo. |
Esempio: | Borgh. Orig. Fir. 27. Vogliono, che sia detto da Iano, il quale venuto in questo
paese ci collocasse un mondo di colonie. |
Definiz: | §. VI. Femmina di mondo, vale lo stesso, che Mondana. Lat.
meretrix. Gr. πόρνη. |
Esempio: | Bocc. nov. 72. 10. Alla fe di Dio non farete, ch'ella n'è divenuta femmina di
mondo pur perciò. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 7. 4. Colui, di chi sono le femmine di mondo, è ruffiano.
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Definiz: | §. VII. Essere al mondo, o Stare al mondo, vale Essere al secolo, Starsi
laico. Lat. *in seculari statu, vel habitu esse. Gr.
ἐν κοσμικοῖς
εἶναι. |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 7. Si dispose di non volere più essere al mondo, ma di darsi al
servigio d'Iddio. |
Esempio: | E Bocc. nov. 36. tit. La quale del tutto rifiutando di star
più al mondo, si fa monaca. |
Esempio: | E Bocc.nov. 50. 5. Se io non avessi voluto essere al mondo, io
mi sarei fatta monaca. |
Definiz: | §. VIII. Pigliare il mondo com'e' viene, vale Non si affliggere, o turbare di checchessia. Lat.
nulla in re angi. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 83. Chi vuol di scudi aver le casse piene, Chi stare allegro
sempre, e far gran cera, Pigliando questo mondo com'e' viene. |
Esempio: | Salv. Granch. 1. 2. Sanno accomodarsi a' tempi, E si pigliano 'l mondo com'e'
viene. |
Definiz: | §. IX. Questo mondo è fatto a scale, Chi le scende, e chi le sale; dettato, che vale che A taluno è
propizia, e a taluno contraria la fortuna. |
Definiz: | §. X. Un mondo, posto avverbialm. vale Un buondato, Assai, Dimolto. Lat. admodum, multum. Gr. λίαν,
σφόδρα. |
Esempio: | Bronz. rim. burl. 2. 243. Ma quant'altri pericoli nel mondo Fanno a' mortali
ognor paura e danno, Che stanno da costor discosto un mondo. |
Definiz: | §. XI. Diciamo Il più bello del mondo, Il migliore, ec. del mondo, e
simili; e vale Ottimo, Bellissimo, Il maggiore, o Il più eccellente in quel genere. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 15. E tu puoi, se tu vuogli, quivi stare il meglio del mondo.
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Esempio: | E Bocc. nov. 18. 36. Erano i più belli, e i più vezzosi
fanciulli del mondo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 16. Da poco in quà s'è messa la più folta
neve del mondo, e nevica tuttavia. |
Esempio: | Amet. 15. E di tortole ho preso una nidata, Le più belle del mondo piccoline.
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Esempio: | Red. lett. 2. 149. Se una volta io fossi fatto degno di quanto suo comandamento,
mi chiamerei il più fortunato uomo del mondo. |
Definiz: | §. XII. Esser tutto quel del mondo, o simili, vale Essere il più, che possa essere ec. |
Esempio: | Ambr. Cof. 5. 2. Quando mai lo forzassero ec. che una picciola Somma gli dia
per dota, fia, credetemi, Tutto quello del mondo. |
Definiz: | §. XIII. Al mondo, si usa anche in alcune frasi per ripieno, ma che dà forza. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 3. 2. Colui, il quale se ne ricorda, è grato senza una spesa al
mondo. |
Definiz: | §. XIV. In proverb. si dice Il mondo è di chi se lo piglia, e vale, che Gli arditi ottengono ciò,
che vogliono. Lat. audaces fortuna iuvat. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 2. 7. Altri affidati Dal fautor proverbio antico, e vero, Il mondo
esser di quel, che se lo piglia, Vi ponean su la mano. |
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