Lessicografia della Crusca in rete

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CIPOLLA.
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CIPOLLA.
Definiz: Sost. femm. Pianta erbacea, che fa alla sua radice un bulbo di sapore forte, composto di più sfoglie l'una dentro all'altra; e adoperato per lo più per condimento di cibi, ed anche in medicina: è l'allium coepa dei Botanici. E dicesi così anche Il bulbo stesso di questa pianta.
Dal lat. caepulla. –
Esempio: Benciv. Mes.: Cosa molto giovativa è radere il capo nella commessura coronale, e fregarvi sopra molto bene una cipolla.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 101: Conciò sia cosa che quel terreno produca cipolle famose per tutta Toscana.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 4: Tre mazzi di cipolle, e una pelle.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 491: La piangente cipolla, l'aglio olente,... Ove il grasso e l'umor sian loro aita.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 587: Il succhio della cipolla mescolato con aceto ben forte, e tirato su per il naso, vi ristagna il sangue.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 109: Le cipolle, a chi ne mangia molte, fanno doler il capo.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 4: La natura v'ha formate, Donne mie vaghe, come le cipolle; Cioè di mille scorze v'ha cerchiate, Che non vien fuor quel che dentro vi bolle.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 73: Scopriron quattro misere cipolle.
Definiz: § I. Per similit., Radice o Bulbo di ogni erba o fiore, che abbia somiglianza con quello della cipolla. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 312: Le sue cipolle [del gruogo dimestico] si colgono del mese d'aprile.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 331: Il giglio, gli spicchj suoi, o vero bulbi, cioè cipolle.
Esempio: Segner. Op. 4, 404: Non sono simili a i fiori, son solo simili alle cipolle de' fiori.
Esempio: E Segner. Pred. 446: Però mirate quanto tempo rimangono, e i pomi attaccati al suo ramo, e i fiori alla sua cipolla, e le spighe al suo cesto.
Definiz: § II. E pure per similit. trovasi detto per La radice o Il bulbo dei capelli o dei peli. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 488: Rimessiticcio; virgulto, rampollo de i crini canuti, non bene strappati e diradicati dalle loro cipolle.
Definiz: § III. Cipolla dicesi volgarmente Il ventriglio de' polli e degli uccelli.
Definiz: § IV. Cipolla dicesi per similit. Un piccolo lume a olio, fatto di cristallo, e a guisa d'una cipolla, il quale si ferma per il suo gambo sopra un candeliere o un viticcio.
Definiz: § V. E pur per similit. Cipolla dicesi a quel Recipiente nei lumi a petrolio, ove stanno il liquido e la calza o lucignolo.
Definiz: § VI. E per ischerzo, Cipolla dicesi anche Un orologio da tasca piuttosto grosso, e per lo più non buono.
Definiz: § VII. E pur per ischerzo, il Capo, la Testa dell'uomo; usato oggi più spesso nella maniera Far la cipolla, per Tagliare la testa. –
Esempio: Morell. Cron. 291: A messer Donato del Ricco fu tagliata la cipolla, e a più altri loro seguaci.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 48: E benchè il maggioringo della bolla Gli abbia promesso, mentre ch'ei si mova, Di fargli porre a' piedi la cipolla ec.
Definiz: § VIII. Cipolla maligia. –
V. Maligia.
Definiz: § IX. Cipolla squilla. –
V. Squilla.
Definiz: § X. Doppio come, o più, che una cipolla; dicesi d'Uomo non schietto di animo, falso, essendo le cipolle composte di molte sfoglie l'una dentro all'altra. –
Esempio: Alam. A. Rim. 78: Perch'egli è doppio più ch'una cipolla.