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Dizion. 3° Ed. .
COZZARE
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COZZARE.
Definiz: | Il percuotere, e ferire, che fanno gli animali cornuti colle corna. Lat. cornu ferire,
cornu petere. Gr. κερατίξειν
κερατίζειν. Si adopera
nell'att. e nel neutr. e nel neutr. pass. |
Esempio: | Cr. 9. 61. 2. Si dee prender cura, che non istieno stretti, o che non si feriscano,
o che non si cozzino. |
Esempio: | Dan. Inf. 32. Come duo becchi, Cozzaro insieme, tanta ira gli vinse. |
Esempio: | Galat. Ma poi alla fine ognuno fugge il bue che cozza. |
Definiz: | §. Per metaf. Percuotere, urtare. Lat. urgere, percutere. |
Esempio: | M. V. 5. 78. Forniti di molte scale, e bolcioni ferrati, da cozzare le mura della
Città. |
Esempio: | Boc. Nov. 17. 17. Non avendo mai saputo con che corno gli huomini cozzano.
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Definiz: | §. Per Incontrare. |
Esempio: | Varch. St. 9. E più oltra cinque miglia si cozza in Cascina, e finalmente s'entra
nell'antica, e famosa Città di Pisa. |
Definiz: | §. Per simil. degli Huomini: Cozzare insieme: Quando vengono in dissensione, il che anche si dice
Urtare. |
Esempio: | Varch. St. 10. Cominciò come dappoco, invidioso, a cozzare, e gareggiar seco.
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