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DISPIACENTE.
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DISPIACENTE.
Definiz: Sost. masc.
Fu nome dato in Firenze a una Sorta di gravezza straordinaria, la quale consisteva nel far pagare quella delle vecchie imposte, o delle nuove, la quale fosse di maggior vantaggio al Comune, e per conseguenza di maggiore aggravio al cittadino, e perciò di suo dispiacimento.
Definiz: Contrapponevasi ad altra detta Piacente. ‒
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 120: Questi Signori.... vinsono per il Consiglio della balía la imposizione di uno dispiacente, cioè di una gravezza a pagare a piacimento del Comune e dispiacimento del pagante.
Esempio: E Rinucc. F. Ricord. 124: Vinsono la detta forma di gravezza, e feciono li uomini che la avessino a porre, cioè aggravare e sgravare; che la gravezza s'intendeva la sesta parte di uno dispiacente, e aveano a arrogervi fiorini 1000, e sgravarne fiorini 1500.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 964: Riferiscesi che il gonfaloniere Serragli insieme co' suoi Signori essere stati cotanto arditi, che volendo vincere, per le necessità che in que' tempi correvano, una imposizione di gravezza, che si chiamò poi dispiacente, e non volendo nè il Consiglio del Popolo nè quello del Comune acconsentirvi, che sostennero l'uno e l'altro per tanto spazio di tempo, che per istracca li costrinsero a far quello che essi volevano.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 371: Ci è dei modi più onesti da poterlo gravare in qualcosa più che il povero,... e si sono usati in questi anni, di ventine, di dispiacenti, e di arbitrj liberi.