Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
GROSSO
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pag.680


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GROSSO.
Definiz: Add. Aggiunto a cosa materiale, vale Contrario di sottile; Che nel suo essere ha corpulenza. Lat. crassus. Gr. παχύς.
Esempio: Dant. Inf. 6. Grandine grossa, e acqua tinta, e neve.
Esempio: E Dan. Inf. 15. A tale immagine eran fatti quelli, Tutto che nè sì alti, nè sì grossi.
Esempio: Bocc. nov. 42. 15. Gli avversarj non potranno il saettamento saettato da' vostri adoperare per le piccole cocche, che non riceveranno le corde grosse.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 9. Avendone in quella dell'oste una veduta grassa, e grossa, e piccola, e malfatta.
Esempio: E Bocc. nov. 61. 10. Va' nell'orto appiè del pesco grosso.
Esempio: Tes. Br. 5. 9. Lo mezzano (astore) ha ale rossette, e piedi, e corpo, e unghie picciole, e malvage, e gli occhi grossi, e scuri.
Esempio: Nov. ant. 92. 5. L'uno era grande, e grosso ec. l'altro è di mezzana statura.
Definiz: §. I. Aggiunto a vino vino grosso è pur Contrario di sottile, e vale Non ben purificato, Troppo maturo, o Carico di colore.
Esempio: But. Quel delle gotti vuole li cibi dilicati, e' vin grandi, e grossi.
Definiz: §. II. Aggiunto a brodo brodo grosso, vale Di molta sustanza.
Esempio: Red. cons. 2. 65. Avvertendo, che detto brodo non sia grosso, sustanzioso, e viscoso.
Definiz: §. III. Aggiunto a voce voce grossa, vale Grave; Contrario d'acuto. Lat. vox gravis, tonans. Gr. φθόγγος βαρύς.
Esempio: Bocc. nov. 15. 24. Con una boce grossa, orribile, e fiera, disse ec.
Definiz: §. IV. Aggiunto a fiume fiume grosso, vale Più pieno d'acque del solito per le piove sopravvenute. Lat. tumens, tumidum. Gr. ὀγκώδης.
Esempio: Cron. Morell. 299. Passarono il ponte ec. che se l'avessono fatto tagliare, non potevano passare, che era Arno molto grosso.
Esempio: Varch. stor. 10. 251. Costei giunta all'Arno, il quale per cagione delle piogge era allora assai ben grosso ec. s'arrovesciò la vesta in capo, e così coperta, e inviluppata si gettò nel fiume, e annegò.
Definiz: §. V. Aggiunto di mare, vale Gonfio per le tempeste, o per flusso, e reflusso. Lat. turgidum, tumens.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 314. Quando è mar grosso, aggiungono tavole di sopra, secondo i fiotti.
Definiz: §. VI. Aggiunto dal Berni a sangue sangue grosso per denotare la gran quantità, che n'era stato sparso in una battaglia.
Esempio: Bern. Orl. 2. 15. 2. Era sì grosso il sangue, che la gente, Correndo, a galla ne portava morta.
Definiz: §. VII. Aggiunto pure a sangue, linfa, orina ec. linfa grossa orina grossa vale Tenace, Non iscorrente.
Esempio: Red. lett. 1. 130. Stagna la linfa non solamente copiosa, ma ancora renduta un poco troppo grossa dal calore ec.
Esempio: E Red. lett. 248. Il catarro, che si sputa, è assai grosso.
Esempio: E Red. cons. 1. 123. La natura ha tramandato fuora gran copia d'orine grosse, e sedimentose.
Definiz: §. VIII. Aggiunto a miglio, vale Lungo più della giusta misura.
Esempio: Bern. rim. 9. Era discosto più d'un grosso miglio L'abitazion.
Definiz: §. IX. Aggiunto a dito, vale il Primo. Lat. pollex. Gr. μέγας δάκτυλος.
Esempio: Ovvid. Pist. La quale mi rasciuga la vecchia balia col suo dito grosso tremante.
Esempio: Pallad. Apr. 7. Quando sarà nato simigliantemente al dito grosso di grandezza ec.
Definiz: §. X. Aggiunto a campana, vale la Maggiore, e in questo signific. spesso si tace il sust. Lat. *campana maior.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 221. Il famiglio forestiero aspetta il corbo, e aspetta tanto, che la grossa è sonata.
Esempio: Libr. Son. 16. Aspetta pur, che la grossa rintocchi.
Esempio: Bern. Orl. 3. 3. 40. Or vi so dir, che la grossa rintocca.
Definiz: §. XI. Aggiunto d'Animo, vale Mal animo, Inimico. Lat. malus, adversus, infensus. Gr. ἐχθρός, δυσμενής.
Esempio: Dic. Div. Ma di ciò dubbio, che tu non pensi, che egli abbia grosso animo contra la tua signoría.
Definiz: §. XII. Aggiunto, o riferente a Femmina, vale Gravida. Lat. praegnans. Gr. ἡ ἔγκυος.
Esempio: G. V. 10. 61. 1. Questi non lasciò nullo figliuolo, ma la reina sua moglie ec. rimase grossa.
Esempio: E G. V. 12. 50. 6. Rimase grossa d'infante di sei mesi, o là intorno, di cui si fosse ingenerato, diceva ella del Re Andreas.
Esempio: Vit. SS. Pad. Una giovane di quella contrada fece fallo, e ingravidò, ed essendo dimandata di cui era grossa ec. disse.
Esempio: Cr. 9. 80. 2. Tanta è la fecondità di questi quadrupedi, che spesso si truova, che, poichè hanno figliato, di novello incontanente son grosse degli altri, i quali hanno nel ventre.
Esempio: Libr. Son. 140. Russa Mugnone, e la pescaia sua moglie Destar lo vuole, e ad ognor si duole, Perchè nel letto è grossa, e colle doglie.
Esempio: Bern. Orl. 2. 27. 31. Mi sovvien or che d'una mora rossa Mi venne voglia, essendo di lei grossa.
Definiz: §. XIII. Per Grande, Copioso, Popolato. Lat. magnus, ingens, opulentus. Gr. μέγας, εὐμεγέθης, πλούσιος.
Esempio: Bocc. introd. 16. Da grossi salarj, e sconvenevoli tratti servieno.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 30. Ma grossa usura ne vuole.
Esempio: G. V. 7. 102. 2. E ragionando d'andarvi, grossi di gente.
Esempio: M. V. 2. 45. Entrarono nel castello della Badía, grosso castello, il quale era de' Perugini.
Esempio: Stor. Eur. 1. 28. Il Re Berengario ec. uscì sì grosso di gente, ed in luogo tale, che ec.
Esempio: Cecch. Servig. 2. 4. Mentre ei legge, Eccoti il Venezian vestito bene, Che pare un grosso mercante.
Esempio: Cas. lett. 73. Tuo padre mi ha liberato il segretariato ec. cosa, che io non aspettava, guardando alle mie grosse spese.
Definiz: §. XIV. Grosso, Contrario di gentile, o delicato. Lat. crassus. Gr. παχύς.
Esempio: Bocc. nov. 63. 5. Credendosi, che altri non conosca, e sappia, che i digiuni assai, le vivande grosse, e poche, ed il viver sobriamente faccia gli uomini magri, e sottili.
Esempio: E Bocc. vit. Dant. 41. Li delicati (cibi) lodava, e il più si pasceva de' grossi.
Esempio: Amet. 62. La fronte rugosa, e la barba grossa, e prolissa.
Esempio: Alam. Gir. 21. 49. Fu col scudiero a i grossi cibi accolto.
Definiz: §. XV. Per Denso, Spesso, Folto. Lat. densus. Gr. πυκνός.
Esempio: Dant. Inf. 16. Ch'i' vidi per quell'aer grosso, e scuro Venir notando una figura in suso, Meravigliosa ad ogni cuor sicuro.
Definiz: §. XVI. Grosso, o di Grossa pasta, per Rozzo, Semplice, Soro, Ingorante, contrario a Acuto, Sagace, Ingegnoso, e Accorto. Lat. crassus, rudis, rudis ingenii. Gr. ἄπειρος, ἀμαθής, ἰδιώτης .
Esempio: Bocc. introd. 16. Erano uomini, e femmine di grosso ingegno.
Esempio: E Bocc. nov. 24. 2. Perciocchè uomo idiota era, e di grossa pasta.
Esempio: E Bocc. nov. 28. 3. Uomo materiale, e grosso senza modo.
Esempio: E Bocc. vit. Dant. 246. Le quali cose non si poterono comodamente fare sanza l'officio de' poeti, li quali ec. con finzioni varie, e maestrevoli, male da' grossi oggi, non che a quel tempo, intese, facevano credere quello, che gli principi volevano, che si facesse.
Esempio: Pass. 282. Tra gli altri una fiata venne uno villano materiale, e grosso per vederlo.
Esempio: Dant. Par. 1. E cominciò: tu stesso ti fai grosso Col falso immaginar.
Esempio: Liv. dec. 3. Egli era grosso nel parlare, e aveva il cuor più franco al ben fare, ed egli non aveva lingua presta al dir bene.
Esempio: S. Ag. C. D. Ne giudicherebbe meglio lo 'ngegnoso, che 'l grosso.
Esempio: Dav. Scism. 14. Non era grosso il Re da non intendere, che questa era causa disperata.
Esempio: Lasc. Pinz. 2. 6. Tu se' più grosso dell'acqua d'Arno, che si cola tra' ponti.
Definiz: §. XVII. Diciamo Star grosso a uno, o Andar grosso a uno; e vale Essere alquanto adirato seco. Lat. alicui subiratum esse. Gr. διεχθρεύειν τινί.
Esempio: Cron. Vell. A Piero, nè a' suoi figliuoli non ne fece assapere nulla, anzi stette sempre grosso con lui fin presso alla morte del detto Piero.
Esempio: Pataff. 5. E vami grosso, e tutto m' ha storpiato.
Esempio: Tac. Dav. vit. Agr. 394. Ma dopo nulla di collera gli restava, nè era pericolo, ch'ei ti stesse più grosso.
Esempio: Bern. Orl. 2. 8. 51. S'egli ha quell'ira estinta, Ch'egli avea meco, e non mi va più grosso.
Esempio: Malm. 3. 16. E perch'ei vi patì spese, e disastro È stato sempre grosso con Galieno (quì in equivoco)
Esempio: Varch. Suoc. 1. 4. Benchè ora ci stanno un poco grossi per la cagione, che intenderete altra volta.
Definiz: §. XVIII. Fare il grande, e 'l grosso, vale Reputarsi, o Spacciarsi d'assai. Lat. tumere, superbire.
Esempio: Libr. Son. 59. Ben facevi per Pisa il grande, e 'l grosso.
Definiz: §. XIX. Al grosso, posto avverbialm. vale Grossolanamente, Presso a poco, Sommariamente. Lat. absque exacta cura, non adhibita peculiari cura, crassè.
Esempio: G. V. 11. 2. 7. Ritrarremo al grosso, e ricoglieremo dicendo alquanti veri, e chiari esempli.
Esempio: E G. V. 12. 83. 1. Albitrando al grosso, che altrimenti non si può sapere appunto in tanta città, come Firenze.
Definiz: §. XX. In grosso, posto avverbialm. vale lo stesso.
Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 20. Non ne siamo però tenuti se non in questo modo, cioè di dirli in grosso, in genero, non particulari.
Definiz: §. XXI. Di grosso, vale In grossa somma.
Esempio: G. V. 11. 87. 2. Fu la loro gran follía ec. mettere così di grosso il loro, e l'altrui in un signore.
Definiz: §. XXII. Ber grosso, vale Non la guardare così nel sottile, Chiudere gli occhi. Lat. connivere .
Esempio: Car. lett. 1. 171. Non vi posso dir altro, se non che mi risolvo con voi di ber grosso.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. Bisogna ber grosso oggi, e a mala pena ci si può egli vivere a far così.
Esempio: Malm. 7. 86. Ma io, che da' miei dì mai bevvi grosso, E le mosche levar mi so dal naso, Saprò ec.