Lessicografia della Crusca in rete

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ACCONTARE.
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ACCONTARE.
Definiz: Neutr. pass. accontarsi Abboccarsi, Accozzarsi, Accompagnarsi, e anche Dimesticarsi; voce oggidì poco usata.
Dal partic. conto, per noto, conosciuto. Nel provenz. acointar. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 262: Poscia che la Filosofia m'ebbe insegnata la via, onde si poteva andare alle virtudi, e insegnata la casa dove mi poteva con loro accontare, disse ec.
Esempio: Vill. G. 934: Accontandosi [Sergio] con un giudeo simile rinegato di sua legge, famigliare di Maometto, molto savio e sagace.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 316: La seguente mattina messer Ricciardo veggendo Paganino, con lui si accontò, e fece in poco d'ora una gran dimestichezza ed amistà.
Esempio: Dav. Tac. 1, 361: Poichè no 'l poter fare, con lui s'accontarono cercando nuove speranze.
Esempio: Buonarr. Lez. II, 3, 94: Uscì fuori, e co' Franzesi.... si accontò per andare ad oste sopra Chiusi.
Esempio: Alf. Sallust. 48: Cicerone da Sanga informatone, ordina ai Legati di fingersi nella congiura caldissimi di accontarsi con gli altri congiurati, e di prometter bene di se stessi.
Definiz: § I. E attivam. Accontare alcuno, trovasi per Far conoscenza d'alcuno, Prender dimestichezza con esso. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 170: Fra gli altri uomini valorosi e da molto, che io accontai mai, egli è per certo un de' più.
Definiz: § II. Trovasi pure Accontar uno con un altro, o ad un altro, per Far fare ad alcuno conoscenza con un altro, Accompagnarlo con esso. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 261: Io dissi: pregoti che m'insegni andare a queste virtue, e che mi accompagni con loro.... Ed ella disse: figliuolo mio, non fa bisogno ch'io t'insegni andare alle virtudi, nè che io t'acconti a loro.