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1) Dizion. 5° Ed. .
MENA.
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MENA.
Definiz: Sost. femm. L'atto del menare, del condurre innanzi, un negozio; Maneggio, Trattato, Pratica. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 4: Quelli dentro, sì come bona gente, acordo nè mena col Saladino non volsero fare alcuna: onde esso assediò la città.
Esempio: Vill. M. 518: Con molta sagacità e astuzia feciono da molte parti muovere amici del comune di Firenze, e alcuno scrivere, e alcuni venire infino a Firenze a cercare convegna.... Il comune stando in queste mene,... arrivarono a Firenze ambasciadori ec.
Esempio: Vell. Cron. 49: Presi la possessione del podere, e allogai; di che vennono dietro a me, e vogliendo questionar meco, e andandomi infamando, e avendola più volte rimessa in altrui, e non volendo poi seguire nulla, stettono in queste mene da cinque anni o più; poi pure ultimamente.... rimase il podere a me.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 260: Spesso usa (il Boccaccio) la voce mena.... per andamenti e maneggi; e insomma la voce è comunissima.
Definiz: § I. Usasi oggi comunemente in mal senso, per Maneggio occulto e insidioso ai danni di alcuno; Raggiro, Intrigo. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 82: Essere sicuro che per le mene di costoro quello, che sette milioni valeva, sarebbe dato per due.
Definiz: § II. E per Grave impaccio, Briga, e simili. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 13: Ma 'l veder dar la volta, E tornar allo 'n qua diversa gente,... n'è segnale che la Fiera brighi e romoreggi. M. Buon per noi, che non siamo in quelle mene. L. Che non ci ritroviamo in quelle péste.
Definiz: § III. E per Travaglio. Angustia, Affanno. –
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Enz. Re. 33: Ch'Amor mi dà mena.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 26: Ove ci trarai mena Di morte angustiata.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 7, 33: A ciascun palese [fu] Come Mensola era acqua divenuta. E a molte ninfe gran pietà ne prese.... Rimase adunque le ninfe in tal mena, Sempre quel fiume Mensola chiamaro.
Definiz: § IV. E per Operazione fisica, faticosa o difficile; Fatica. –
Esempio: Febuss. Breuss. 22: Allora Febus vegendo quella mena (lo sforzo che il gigante faceva d'alzare una lapida pesante).... Disse al compagno: Io vo' gire a provare Se quella lapida io potesse levare.
Definiz: § V. E per Affare, Faccenda, Impresa; nel qual senso trovasi usato specialmente nella locuzione Esser lunga mena. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 82: E così tali v'ebbe si mutarono d'animo per li tempi, e di parte, che sarebbe troppa lunga mena a dire.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 40: Se si volessono porre a lavare le mani a ogni fetta di pane, troppo sarebbe già grande mena.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. ined. 84: A mettere mano in tutte queste diversificazioni, sarebbe lunga mena a dire.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 32: Or lunga mena sarebbe a volere ora innumerare tutti li comandamenti di Dio, li quali ec.
Esempio: Stor. Barl. 84: Molto sarebbe lunga la mena a contare ciò che Nacor disse al re.
Esempio: Vill. G. 920: Intese a riformar la terra e il reame,... rinovando uficj e signorie, e togliendogli a chi trovò colpevoli, e dandoli a chi l'avea servito, che sarebbe lunga mena a dire.
Esempio: Pallad. Agric. 116: Chi semina il seme delle pere, convien che nasca; e per natura si ritorna alla schiatta del suo primo nascimento. Ma aspettar questo è lunga mena agli nomini, perocchè tardi viene ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 249: Ma troppa lunga mena sarebbe, e forse anche rincrescevole, entrare a contare di tutte ad una ad una, e siano queste come un saggio a mostrare come prima s'introducesse questo uso.
Definiz: § VI. E per Condizione, Stato; detto propriamente di condizione o stato cattivo, doloroso, pericoloso, e simili: ed anche per Danneggiamento, Maltrattamento. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Acciocchè tutta piena Esperïenza d'esto giron porti,... or va', e vedi la lor mena.
Esempio: Pucc. A. Centil. 28, 39: E' Fiorentin.... tre castella Ebber per forza e misero al dichimo Infino a' fondamenti.... Gente degli Aretin,... Con gli sbanditi Fiorentin..., Per vendicarsi di sì fatta mena, Venner guastando insino al Ponte a Sieve.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 452: Or va', e vedi la lor mena; cioè condizione.
Esempio: Burch. Son. 1, 131: Che siam condotti tutti a una mena.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 260: Mena.... la voce è molto nostra.... diremo noi (nel passo di Dante) lo stato e qualità loro.
Definiz: § VII. E per Sorta, Qualità. –
Esempio: Dant. Inf. 24: E poi mi fu la bolgia manifesta; E vidivi entro terribile stipa Di serpenti, e di sì diversa mena. Che ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 623: Di sì diversa mena: cioè di sì diversa spezie.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 260: Nel 24° (dell'Inferno) disse (Dante) pure: Di sì diversa mena, che egli (un commentatore) espone bene, fazione.
Definiz: § VIII. E per Modo, Maniera. –
Esempio: Dat. L. Sfer. 3, 31: Poco vi piove: ma dalla gran vena Conducon l'acque molto da lontana, E rigan quel paese per tal mena, Essendo terra fruttuosa e piana, Che l'abbondanza è quivi cosa vera ec.
Definiz: § IX. Far mena di sè, si disse per Condursi, Portarsi, Vivere, nel modo espresso dall'aggiunto o dal compimento. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 87: La via che a ciò mena (all'acquisto dell'onore), È prodezza ed ardire, E dire e far ch'ai boni amico sia; Far di sè bella mena Con vita onesta e gente. E 'n gente tutta usar ben cortesia.
Definiz: § X. E Tenere mena di far checchessia, trovasi per Attendervi, Fare quella data operazione. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 114: Non tien d'amar gran mena Corpo a cui appena viver lice.