Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
IMPRENDERE
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IMPRENDERE.
Definiz: Imparare, Apprendere, Comprendere. Lat. discere, percipere. Gr. μανθάνειν, καταλαμβάνειν .
Esempio: Bocc. nov. 98. 3. Ad imprender filosofia il mandò ad Atene.
Esempio: Tes. Br. 1. 15. Dicono li savj, che 'l capo, ch'è magione dell'anima, ha tre celle; una dinanzi per imprendere, l'altra nel mezzo per conoscere, e la terza drieto per memoria.
Esempio: Amm. ant. 40. 4. 2. L'uso della diritta conversazione è, che non ardisca signoreggiare chi non ha impreso ad essere suggetto.
Esempio: Grad. S. Gir. 5. Imprendete da me com'io sono umile.
Definiz: §. I. Per Apparecchiarsi, Mettersi alla 'mpresa, Intraprendere, Pigliare a operare. Lat. aggredi, suscipere. Gr. κατάρχεσθαι, ἐγχειρεῖν .
Esempio: Nov. ant. 92. 2. Abbiendo onta ciascuno di rifiutare la battaglia, e dottando d'imprendere primo l'ultimo pericolo.
Esempio: G. V. 10. 198. 1. Pubblicò ec. come egli imprendeva di fare il passaggio d'oltre mare.
Esempio: Guid. G. 15. In verità, io ti hoe compassione alla tua insipienza, e intorno a te, che troppo imprendi (cioè: troppo t'arrischi)
Definiz: §. II. Per Cominciare. Lat. incipere.
Esempio: Dant. Purg. 25. Ed ivi imprende A organar le posse.
Esempio: But. ivi: Imprende, cioè piglia, e incomincia la forma attiva.
Definiz: §. III. Imprender briga; vale Entrare in quistione.
Esempio: Sagg. nat. esp. 30. Con animo di non imprender mai briga cogli impugnatori del voto.