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Dizion. 5° Ed. .
FRECCIA.
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FRECCIA. Definiz: | Sost. femm. Arme da scagliare con l'arco, in uso presso gli antichi, e anche oggi presso i selvaggi; consistente in un'asticciuola, fornita in cima d'un ferro appuntato e per lo più guernita di penne dal lato opposto, donde si aggiusta sulla corda dell'arco: Saetta. |
Provenzale e spagnuolo, flecha flecha; portoghese, frecha e flecha; francese antico flesche, moderno flèche; olandese, flits; tedesco, flitz-pfeil. Probabilmente dal germanico. – Esempio: | Plut. Vit. 84: Un barbaro stette da lungi, e tirò una freccia con un arco sì forte, che gli passò la corazza. |
Esempio: | E Plut. Vit. appr.: Li medici primieramente cercaron la freccia, e da poi gli dispogliaron la corazza. |
Esempio: | Bocc. Ninf. fiesol. 1, 43: E un piccolo fantino in collo aveva, Ignudo tutto, ed un arco tenendo, E del turcasso una freccia traeva Per saettar. |
Esempio: | Vill. M. 353: Debbino [gli Ungheri] continovo stare apparecchiati.... di loro leggieri armi da offendere, cioè l'arco colle frecce ne' loro turcassi, e una spada lunga a difensione di loro persone. | Esempio: | Galil. Op. astronom. 4, 320: Ed io mi contento che, non con semplice arco a mano, ma con un robustissimo arco di acciaio di un balestrone caricato con martinelli e leve, che a piegarlo a mano non basterebbe la forza di trenta Mesenzi, voi tiriate una freccia, o dieci o cento; e se mai accade che non dirò che il ferro di alcuna s'infuochi o il suo fusto si abbruci, ma che le sue penne solamente rimangano abbronzate, io voglio aver perduta la lite. | Esempio: | E Galil. Op. astronom. 4, 327: Lascio star di dire che la freccia e la palla accompagnate dall'aria ardente, dovrebbono…. mostrar nel lor viaggio una strada risplendente, come quella d'un razzo, giusto nella maniera che scrive Virgilio della freccia di Aceste, che segnò il suo cammino colle fiamme. | Esempio: | Corsin. Stor. Mess. trad. 31: Furono assaltati da sedici canòe armate di soldati Indiani, che.... investirono la nave comandata da Alfonso Davila, e, attaccandola con una impetuosa pioggia delle loro frecce, tentarono, ec. |
Esempio: | Not. Malm. 1, 89: Gli antichi Etiopi e gli abitatori di Maiorca, ec., non solevano dar mangiare alli loro figliuoli, se questi colle frecce non facevano cascare dallo stile o albero il cibo, che vi era posto. |
Esempio: | Fag. Rim. 4, 217: Egli (Apollo) tirava, e poi cogliea: quest'era L'importanza; e tirava colla freccia, ec. |
Definiz: | § I. Figuratam. e in locuz. figur. – | Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 4, 6: S'alcun me ne chiedeva (de' danari), Io gli metteva in man la borsa aperta.... Uscito appena la mattina fuora, Inerme, imbelle, ignudo, Tutte quante le frecce Giugnean sicure a trapassarmi 'l petto (qui in doppio senso). | Esempio: | Bellin. Bucch. 34: Ei dell'uom non si ferma alla corteccia, Ma più tira la sua freccia. E tira tanto in su, Che ec. |
Esempio: | Magal. Lett. 156: Ho dato all'amico di Livorno un'ampla istruzione.... per trattar col Vormes, insinuatogli tutte le cautele, perchè ei non creda, che siano frecce tirategli dal vostro arco. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 513: Giovenale elegantemente: veniunt a dote sagittae. Le frecce di Cupido son la dote. |
Esempio: | Martin. T. V. 10, 28: Ha [Dio] teso il suo arco, e lo tien preparato. E con esso ha preparati strumenti di morte; le sue frecce ha formate per quelli che spiran fiamme. |
Definiz: | § II. Per estensione e poeticam., detto di una specie di Fiocina o Forcina. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 9, 69: Non altrimente nell'estrema arena Veggiàn le rane di canali e fosse Dal cauto arcier nei fianchi e nella schiena, L'una vicina all'altra, esser percosse, Nè da la freccia, finchè tutta piena Non sia da un capo all'altro, esser rimosse. |
Definiz: | § III. Per similit. dicesi del Finale, o Punta, di aste, bastoni, lancette, e simili, da servire a diversi usi, il quale abbia più o meno forma di freccia; e talora anche dell'Arnese stesso che abbia simile forma. – | Esempio: | Sassett. Lett. 411: La parte di tramontana della calamita tira l'ago per la lancetta della freccia, e la parte di mezzogiorno tira l'ago dalla parte opposta alla lancetta. | Esempio: | Buonarr. Descr. Nozz. 40: Essa (la poppa della galera), nella graziosa sua volta o cielo, ebbe tutti i ferramenti e righe e garidde, che si attraversavano tra di loro a guisa di una pergola, lustrati e dorati; e similmente la freccia, che va in mezzo, la quale tutta intagliata era di fine opera, e di fuori nella sua testa finiva in una bell'arme della regina. | Esempio: | Bellin. Bucch. 183: Al popol che tien tutta Vacchereccia Fino dell'orivol sotto la freccia. |
Definiz: | § IV. Term. militare. Piccola opera esterna di fortificazione, formata di terra, e fatta di due linee che s'incontrano ad angolo tagliente e sporgente verso il nemico: e differisce dal Dente nella lunghezza delle due facce. – |
Esempio: | Bott. Stor. Ital. 3, 222: Era.... il sito di Pastrengo e Bussolengo munitissimo per molte fortificazioni, che consistevano in ventidue ridotti, in frecce, trincee di campagna e teste di ponti. |
Definiz: | § V. Così diconsi anche Que' pali aguzzi posti orizzontalmente, o con la punta obliqua, le più volte all'ingiù, sulla scarpa de' terrapieni, per impedire la scalata. – |
Esempio: | Bott. Stor. Amer. 4, 326: I puntoni erano assicurati vieppiù da palizzate di freccie, e da abbattute d'alberi e di terra. |
Definiz: | § VI. Dar la freccia ad alcuno, o Tirare una freccia, ad alcuno, è maniera figurata e proverbiale, che significa Richiederlo che ti presti denari o robe, con animo di non glieli rendere; oppure Carpirgli, Cavargli di sotto, comecchessia, denari e robe: ed anche si disse Dar la freccia e il tizzo. Oggi, Dare una frecciata, o Frecciare. – | Esempio: | Cecch. Esalt. 2, 2: E ch'io non abbia A dar la freccia e 'l tizzo ogni dì al suocero. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 2, 202: Prestar sì,... Per non li riaver mai più, sì come Ho fatto già di me' che dieci lire; Sarà venuta a costei a raccontare Tutta questa incannata, e dato poi La freccia. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 2, 288: Le fan vista di crederlo, Perchè per altro verso le mi vogliono Dar la freccia. | Esempio: | Leopard. G. Cap. piac. 81: Qualche freccia qui (in prigione) si dà, Ma non passano il soppanno; Non si può chiamare inganno, Forse un dì si pagherà. | Esempio: | Lipp. Malm. 1, 57: Gente che si può dir, ch'abbia del forte, Poich'ella ammazza gli agli e le cipolle.... Va ben di mira, e colpo colpo imbreccia, Massime quand'altrui vuol dar la freccia. |
Esempio: | Not. Malm. 1, 88: E perchè questi contadini, abitando intorno a Firenze, praticano molto la città, dove è occasione di spendere più che nel contado; dice l'autore, che son genti che danno la freccia: che vuol dire Chiedono denari in presto: e par ch'ei voglia intendere, che son bravi tiratori di freccia e d'archibuso. | Esempio: | E Not. Malm. 1, 89: Dar la freccia. Come abbiamo accennato, vuol dire Chieder danari in presto: e s'intende d'uno che abbia poco modo e minor voglia di rendergli.... Il Monosino dice, che questo frecciare abbia origine dal latino ferire, che appresso loro aveva il medesimo significato, e lo cava da Terenzio nel Formione. |
Esempio: | E Not. Malm. appr.: Diciamo: I denari sono il secondo sangue; Il dar ferite cava il sangue, come il dar frecciate cava il sangue. E per questo dicendo Dar freccia, intendiamo Dar freccia alla borsa, e cavare questo secondo sangue, che è il danaro. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 392: Tirare una freccia, e Frecciare, si dice di chi richiede altrui i denari o robe in prestito. |
Esempio: | E Salvin. Annot. Fier. 513: Domandare ad alcuno danari in prestito, dichiamo bassamente frecciare, cioè tirare una freccia a uno. |
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