Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
GHIOTTO
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GHIOTTO.
Definiz: Vizioso di vizio di gola, goloso, avido di cibi dilicati. Lat. gluto, gulosus, lurco, helluo.
Esempio: Dan. Par. 11. Ma il suo peculio di nuova vivanda, È fatto ghiotto.
Esempio: Cir. Calv. 2. Ma quel che vuolsi, sempremai non puossi, E più ne seppe il tavernier, che 'l ghiotto.
Definiz: §. Per Bramoso semplicemente. Latin. avidus, cupidus.
Esempio: Dan. Inf. 16. Che di lor abbracciar mi facea ghiotto.
Definiz: §. Per Vizioso, e di male affare. L. improbus, scelestus, facinorosus.
Esempio: Petr. Huom. Ill. Indegno, e ignorante di tutte le cose fatte, per quegli scellerati ghiotti.
Esempio: Lab. n. 221. Donando a ruffiane, e spendendo in cose ghiotte, ed in lisci (cioè vivande esquisite, e da ghiotti)
Definiz: §. Avere un certo ghiotto: vale Avere un non so che d'attrattivo. Lat. venustatem quandam habere, pellicere.
Esempio: Fir. Dial. Bell. Don. Si vedrà una, ec. che potrà meritamente esser giudicata bella da ognuno, nondimeno non avrà un certo ghiotto, come ha la sorella.
Esempio: E Trinuz. 1. 2. In fine costei ha un certo non so che di ghiotto, ch'io non mi posso saziare di guardarla.
Definiz: §. Due ghiotti a un tagliere: dicesi in proverbio di Due, che amino, e appetiscano la medesima cosa. Lat. duo unum expetunt palumbem.
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 61. Ch'ad un taglier non pon dui ghiotti stare.
Esempio: Burch. Quando due ghiotti sono ad un tagliere.