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1) Dizion. 5° Ed. .
MINACCIARE.
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MINACCIARE.
Definiz: Att. Tentare con minacce d'intimorire alcuno, Fargli, Rivolgergli, minacce. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 142, 3: Minacciava i rettori e gli uficiali, e profferevasi a mal fare con gran possa di uomini e d'arme.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 142, 10: Vedi: i giudici minacciano i rettori al sindacato, e per paura traggono da loro le ingiuste grazie.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 304: Questo è adunque.... il gran fallo adoperato da Gisippo...; per questo il lacerate, minacciate ed insidiate.
Esempio: Grazz. Comm. 336: Se mi fusse onore, o che io non avessi rispetto a quella figliuola, io ti concerei di sorte, che tu saresti esempio eterno a tutti gli altri pazzi.... G. Tu mi minacci ancora? non ti basta, ec.
Esempio: Buonarr. Rim. 203: A' soldati Dispietati Porre il tutto a fiamma e fuoco, Dare il guasto a ciò che c'è, Ferir te, minacciar me, È un giuoco.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 251: Quest'uomini.... minacciavano ancora i nemici ed incitavano i popoli ad armarsi in sostegno della Repubblica.
Esempio: Zannon. Vas. Lic. 17: La Furia, che esce dalla terra a minacciare co' serpi il matricida, sebbene abbia nere le carni, come le Furie d'Eschilo, pure nemmen essa ha sembianze deformi.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Gli orribili giganti cui minaccia Giove del cielo ancora, quando tuona.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 81: Narra (la fama) i lor vanti, e con terribil faccia Gli usurpatori di Sion minaccia.
Esempio: E Tass. Gerus. 2, 91: E in cotal atto il rimirò Babelle Alzar la fronte e minacciar le stelle.
Esempio: Bart. D. Vit. Kost. 2, 103: Due gran flagelli minacciarono al medesimo tempo, cioè l'anno 1623, quella nobil Metropoli della Russia, Leopoli; l'uno, la pestilenza, l'altro, il fuoco.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 68: La rettezza del suo cuore il riteneva nella lega co' Francesi, benchè la sua independenza e la sua corona ne fossero minacciate.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 98: Cresciuti (i sediziosi) di numero e di forze, minacciavano il cuore del Piemonte.
Esempio: Giust. Vers. 45: Da quella faccia Che lo minaccia Celarsi crede, Ma sempre vede ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 24: La terra crudele e l'odio fugga Che minaccia i suoi dì.
Definiz: § II. Si costruisce pure con un compimento indiretto, preceduto dalla prep. Di, e denotante ciò che si minaccia ad alcuno; pur figuratam. –
Esempio: S. Gir. Grad.: Il nostro Signore lo minacciò della morte, o ciò gli avvenne.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 169: Lei di morte con parole spaventevoli e villane minacciando.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 104: Tutti ci minaccia di far male.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 129: E non avrebbe osservata la fede (il Duca d'Atene), se dal conte Simone non fusse stato di ricondurlo in Firenze minacciato.
Esempio: E Machiav. Art. Guerr. 331: In ogni loro errore si minacciavano (i soldati antichi) non solamente di quelli mali che potessero temere dagli uomini, ma di quelli che da Dio potessero aspettare.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 37: Lo minaccia di far buttare in fiume.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 269: Una simil cosa si dice aver risposto una gran donna de' tempi nostri a chi la minacciava d'ammazzare i figliuoli, se ec.
Esempio: Grazz. Pros. 222: Si fecero il primo tratto venire innanzi maestro Manente, e cominciaronlo a minacciare aspramente di volergli dare della fune, se non dicesse loro la verità.
Definiz: § III. E costruito con un compimento verbale, retto dalla cong. Che o dalla particella Di, espresse o sottintese. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 141, 15: I grandi..., dove si trovavano, minacciavano squartare i popolani che reggeano.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 142, 33: Giano, più ardito che savio, gli minacciò farli morire.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 121: Parlò ad Andromaco dispettosamente, e con maniera barbaresca in fine minacciò, mostrando prima la palma della mano, e poi rivolgendola a contrario, che cosi sarebbe sossopra rivolta la sua città, se ec.
Esempio: Red. Lett. 3, 35: Se gagliardamente e con prontezza tu non obbedirai, ti si minaccia, che sarai condannato nel solo tempo d'un giorno a scegliere, ed a far tanti monti, quanti ei sono semi differenziati in tutto quel mescuglio di grano, d'orzo, di segale, di miglio, ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 264: Secondo l'uso malvagio di simili compagnie, che furono dette il vitupero della milizia, minacciarono di saccheggiare gli stati di Siena e di Firenze.
Definiz: § IV. E per Annunziare, Far presentire o temere, Promettere; riferito a danno, gastigo, vendetta, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Non vedi tu ch'ei digrignan li denti, E colle ciglia ne minaccian duoli?
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 4: Le pene erano minacciate a' trasgressori.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 92: La guerra accettiam che minacciate.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 226: Per frenar la licenza del volgo, che già, prese l'arme minacciava tumulto.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 456: Minacciando con le armi impugnate morte a chiunque incontanente non isloggiasse.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 118: Quando.... s'addomanda che morte minacciò Iddio alli primi uomini, se travalicassono e disubbidissono il suo comandamento, se dell'anima o del corpo, o di tutto l'uomo, o quella che si chiama seconda; è da rispondere, tutte.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 9: Ma l'indovino Teodoto consigliò Pirro a non giurare, dicendo che Iddio minacciava morte ad uno de' tre re.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 83: Se il tuo desio nel satollarti eccede, Si minaccia ai tuoi giorni alto periglio; Chè il tuo corpo satollo in modo alcuno Non passerà dove passò digiuno.
Definiz: § VI. E pur figuratam., detto di cose fisiche o materiali, e riferito ai loro naturali effetti. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 28: Entrò nel mar ch'era turbato e fiero, E gran procella minacciar parea.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 273: Il palazzo pubblico della Signoria cominciò a minacciare rovina, perchè alcune colonne del cortile pativano.
Esempio: Soder. Op. 1, 16: Se intorno (al sole), all'andar sotto, sarà d'essi (raggi) un cerchio bianco, minaccierà la notte leggiera tempesta.
Esempio: E Soder. Op. 1, 29: Se al nascimento del sole nel ciel sereno verrà qualche nebbia, come che piccola, minaccia vento tempestoso.
Esempio: Galil. Op. VII, 81: Io gli compatisco, non meno che a quel signore che.... fabbricò nobilissimo palazzo, e poi lo vegga, per esser stato mal fondato, minacciar rovina.
Esempio: Michel. Viagg. 366: In quel giorno il tempo minacciava acqua.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 378: Il fuoco rapidamente distendendosi minacciava generale incendio.
Definiz: § VII. E per similit. –
Esempio: Soder. Op. 1, 32: L'aghirone, quando che egli è uccello molto strepitoso, fuggendo 'l mare, come si disse delle folaghe, minaccia venti e scompiglio dell'aere.
Definiz: § VIII. E per Accusare alcuno, Fargli carico, di checchessia, con minacce. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 141, 13: I grandi cominciarono a parlare contro a lui, minacciandolo che, non per giustizia, ma per fare morire i suoi nimici, il facea.
Definiz: § IX. In forma di Neutr. Far minacce. –
Esempio: Dant. Purg. 12: O Roboam, già non par che minacci Quivi il tuo segno, ma pien di spavento Nel porta un carro, prima che altri il cacci.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 195: La donna, veggendo che il pregar non le valeva, ricorse al minacciare, e disse, ec.
Esempio: E Bocc. Amet. 96: Cupido..., venuto in perfetta età, ed avendo l'ali grandissime, cominciato a volare, con le sue saette minacciando e ferendo, come li parve, il mondo discorse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 16: Trasse la spada, e minacciando corse Dove poco di lui temea Rinaldo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 80: Martano, al minacciar tanto feroce Del cavallier, che si improviso il colse, Pallido triema ec.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 155: E poi monti sul pergamo più di uno Gambaro cotto, rosso, e rumor faccia, E un minacciar che ne spaventi ognuno.
Esempio: Bern. Orl. 50, 37: Vedendo il re che in tal modo minaccia, Tutti si guardan l'un all'altro in faccia.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 34: Ed eccoti, ansimante E di sudor già molle, Il villanello tristo, Del suo gran danno avvisto, Spuntar si vede, e minacciar da un colle.
Esempio: Pindem. Poes. 46: Va sotto il mar la Fata, e con Nettuno Si ristringe, ed or priega, ora minaccia.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Capp. Econ. 336: A tempo del caro si lamentavano i poveri, ora i ricchi; allora minacciava la fame per il presente, ora minacciano le teorie per l'avvenire.
Definiz: § XI. E nel medesimo significato, costruito con un termine retto dalla particella A, conforme a proprietà latina; anche figuratam. –
Esempio: Frez. Quadrir. 2, 1: E già la sua superbia al ciel minaccia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 6: Richiama il cavalliero, e gli minaccia, E Brigliadoro a tutta briglia caccia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 47: Il vento e la tempesta gli minaccia (a Ruggero), Ma più la conscienzia lo confonde.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 163: Ma la stessa notte i Luterani affissero.... l'intimazione,... la qual minacciava in primo luogo al Mogontino,... e poi.... a tutti gli altri superiori.
Definiz: § XII. Vale anche Dar segno, Fare atto, o mostra, di compiere checchessia. –
Esempio: Car. Apol. 4: Minacciano d'esser tanti a venirvi sopra in un tempo, che si credono di farvi anco pentire di stuzzicare i vespaj.
Esempio: Pindem. Poes. 323: Mentr'ei minaccia Di sfondar la rea porta, ed ecco uscirne L'anteposto plebeo drudo.
Definiz: § XIII. E nello stesso senso, costruito con un compimento verbale retto dalla particella Di, o dalla cong. Che. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 62: Poichè, quello (il lavoro fatto) di San Mauro, nelle passate piene, ed in quest'ultime ancora, è stato ritrovato da capo dalla corrente, la quale, cadendogli addosso dall'opposta rósa di San Colombano, ha minacciato e minaccia di nuovo di staccarlo dal continente, con pericolo ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 453: Nasceva in Roma un caso funestissimo, dal quale scorsero improvvisamente con precipitosa piena quelle acque che, già tanto soprabbondando, minacciavano di allagare (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XIV. Detto di schermitori, duellanti, combattenti, vale Accennar di offendere in un determinato punto. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 42: Or qui ferire accenna, e poscia altrove, Dove non minacciò, ferir si vede.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 12: Quel tenta aditi novi in ogni instante, Questi gli ha il ferro al volto ognor converso; Minaccia, e intento a proibirgli stassi Furtive entrate e subiti trapassi.
Definiz: § XV. Minacciare col dito, denota un atto speciale di minaccia, che si fa col brandire l'indice verso la persona minacciata. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Io vidi lui a piè del ponticello Mostrarti, e minacciar forte col dito.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 741: E minacciar forte col dito; menando il dito si minaccia, tenendol fermo si dimostra.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 33: Incollorito Il generale di cotanta fretta, Con occhi torvi minacciò col dito, Mostrando voler farne aspra vendetta.
Esempio: Not. Malm. 1, 261: Minacciò col dito. Coloro, che vogliono gastigare qualche delitto, o vendicarsi d'alcuna ingiuria, sogliono brandire il dito indice verso quel tale, che vogliono gastigare: e tal brandimento si dice Minacciare, dal latino minori o minitari.
Definiz: § XVI. Chi uno ne gastiga, cento ne minaccia; proverbio usato a dimostrare la convenienza, la efficacia e la esemplarità della pena. –
Esempio: Rondin. F. Relaz. Introd. 3: In tempo di peste è necessario, per non perderla (la pietà), farsi spietato, conciò sia cosa chi uno ne gastiga cento ne minaccia.
Definiz: § XVII. Tale minaccia che vive in paura; proverbio usato ad indicare che Gli spavaldi e minacciatori sono d'ordinario paurosi. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 186: Disse Daramis: Sempre ò udito dire, che tale minaccia che vive in paura.