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Dizion. 3° Ed. .
STILO.
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STILO.
Definiz: | Stile. Lat. stylus. Gr. στῦλος. |
Definiz: | §. Stilo: Modo di comporre. Lat. forma dicendi, stylus. |
Esempio: | Dant. Pur. 24. E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall'uno
all'altro stilo. |
Esempio: | E Dan. Par. 24, E seguitai, come il verace stilo Ne scrisse.
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Esempio: | Boc. g. 4. p. 2. Le quali non solamente in fiorentin volgare, e in prosa scritte
per me sono, ma in istilo, ec. |
Esempio: | Br. But. Stilo non è altro, che modo di dire, lo qual si distingue in tre spezie: cioè
alto, mezzano, e infimo. |
Esempio: | Petr. Son. 296. Che stilo oltra lo 'ngegno non si stende. |
Definiz: | §. Stilo: Costume. Latin. mos, institutum, consuetudo. |
Esempio: | Boc. g. 8. f. 5. La Reina, per seguire de' suoi predecessori lo stilo.
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Definiz: | §. Stilo: Spezie di pugnale di lama quadra, stretta, e acuta. Lat. sica. |
Esempio: | But. E fu morto in Campidoglio da Bruto, e da Crassio, e loro seguaci cogli stili.
[Oggi più comunemente Stiletto] |
Definiz: | §. Stilo: diciamo anche a quel Ferro della stadera, dove son segnate l'once, e le libbre. |
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