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LUSSURIA
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LUSSURIA.
Definiz: Smoderato appetito carnale. Lat. concupiscentia, cupiditas, libido, luxuria, luxuries. Gr. ἀσέλγεια, φιληδονία, ἀκρασία.
Esempio: Com. Inf. 5. Lussuria è un amore di dilettazione disordinato, la qual è secondo il senso del toccare, siccome quello della gola secondo il gusto.
Esempio: But. Purg. 7. 2. Lussuria è immoderato amor di diletto.
Esempio: Albert. cap. 36. Lussuria è appetito di carnal dilettazione.
Esempio: Amm. ant. 25. 1. 2. Crudele stimolo tra gli altri peccati lussuria è, la quale mai non lascia l'affetto dimorare in pace; la notte bolle, lo dì angoscia.
Esempio: E Amm. ant. 34. 2. 12. Il vizio della lussuria leggiermente nasce d'ozio, che amore veramente è detto passione d'anima non occupata.
Esempio: Bocc. intr. 10. Ottimi vini temperatissimamente usando, ed ogni lussuria fuggendo ec. si dimoravano.
Esempio: E Bocc. nov. 2. 8. Trovò ec. tutti disonestissimamente peccare in lussuria.
Esempio: Dant. Inf. 5. A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fe licito in sua legge.
Esempio: Petr. son. 105. In cui lussuria fa l'ultima prova.
Definiz: §. Per Uso smoderato di cose deliziose, Superfluità, Lusso. Lat. luxuries, luxus. Gr. τρυφή, ἀκρασία.
Esempio: But. Purg. 7. 2. Lussuria non istà solamente nel coito, ma in ogni soperchio uso delle cose naturali.
Esempio: Dant. Par. 19. Vedrassi la lussuria, e 'l viver molle.
Esempio: Vit. S. Gir. E alcuna cosa cotta appo loro era riputata lussuria.
Esempio: Cr. 3. 13. 1. La lente è conosciuta; questa vuole aver luogo sottile, ec. imperocchè dalla lussuria, e umore si corrompe (cioè: rigoglio)
Esempio: Cas. lett. 51. Signorsì, che son troppi cento scudi di patto fatto, perchè non si scrive parte di essi a cortesía, ma tutto a vizio, e lussuria.