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COTTURA.
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COTTURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto del cuocere o del cuocersi; ed altresì La maniera, od anche Il grado, della cocitura. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 428: Si vorrà questo con diligenzia osservare, dal dì della cottura infino a undici giorni.
Esempio: Ricett. fior. 82: I frutti forestieri e secchi, come i mirabolani e scorze, i legni e le radici secche hanno molta cottura; l'erbe ed i fiori hanno poca cottura.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 131, 1: Più e diverse sorte si trovano di cotture, come cuocere a lesso, cuocere a rosto ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 253: Quindi fattala cuocere (la pollastra) in sufficiente quantità di acqua comune ad una aggiustata ma non totale cottura ec.
Esempio: Magal. Mend. abol. trad. 101: Date.... all'Ufizio questa medesima quantità di pane, e datela in grano; voi v'avanzate subito la macinatura, lo spiano, la cottura.
Definiz: § I. Vale pure Proprietà di cuocersi, Disposizione a cuocersi; usato più spesso con gli aggiunti Facile cottura e Difficile cottura.
Definiz: § II. Si disse per Materia cotta, specialmente in fornace; onde Cotture di fornace si disse per Mattoni, Embrici e simili. –
Esempio: Benciv. Ras.: Poichè sarà scorticato ovvero partito via il cuoio delle verghe della cottura,... in tal maniera, che l'acqua non tocchi, e vada sopra le predette cotture.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Sassi conci, cotture di fornace, Calce, solaj, e coperte da tetti.
Definiz: § III. Trovasi detto anche per Decotto. –
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn. P. 233: Tolga d'un'erba chiamata aristologia, e la faccia bollire in vino bianco, e bea la cottura.
Definiz: § IV. Cottura, trovasi detto figuratam. per Ubriachezza. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 114: Tre giorni,... che tanto vogliono gli autori che duri una solenne cottura.
Definiz: § V. Cottura si disse anche per Scottatura o Bruciatura; ed altresì per Il segno che essa lascia nella carne. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 168: Fu la cottura tale, che lei.... costrinse a destarsi.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 2, 431: Aimè, che piaghe; cotture, come hanno quegli che con le tanaglie roventi sono attanagliati.
Esempio: S. Cat. Lett. 3, 331: Non più unguento, per amore di Dio! usate un poco la cottura, incendendo e cocendo il vizio per santa e vera giustizia, sempre condita con misericordia (qui in locuz. figur.).
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 212: Empiastrata insieme con uova, non lascia fare [l'acacia] le vesciche alle cotture del fuoco.
Esempio: Bart. D. Vit. Kost. 2, 37: Tormentatolo per tre giorni con istrettoj, con cotture di fuoco in diverse parti del corpo,... egli.... nè pur diede segno di sentir nulla più che se fosse un cadavero.